Harry si svegliò con ogni muscolo estremamente intorpidito dal sonno ed un mal di testa lancinante dovuto alla sbronza della notte precedente: no, non si era ancora del tutto ripreso.
Aveva dei ricordi non proprio precisissimi degli eventi,ma fortunatamente nella sua mente non vi giaceva il vuoto più totale.
Ricordava la sua iniziale riluttanza nell' accettare l'invito di Niall ad uscire, ricordava i numerosi alcolici che aveva ingerito e ricordava l'improvvisa voglia di lasciarsi Louis alle spalle: se n'era andato e non sarebbe ritornato mai più, lo aveva lasciato definitivamente e doveva accettarlo punto.
Le ultime immagini che Harry aveva impresse nella testa erano quelle di lui che ballava e si faceva palpare da un perfetto sconosciuto del quale non riusciva a rammentare il nome: Xavier o Xanax... forse... bah.. chissenefrega, tanto non lo avrebbe mai più rivisto.
O almeno, questo era quello che pensava fino a che non sentí bussare alla porta.
All'inizio non se ne preoccupò più di tanto, probabilmente era un nuovo cliente, che andasse quel folletto di Niall ad aprire, lui era troppo stanco.
Fu quando udí il suo amico biondo urlare un "Harry testa di merda è per teeeee!!!! Svegliati bella addormentata nel bosco e muovi il culo!!!" che Harry fu costretto ad abbandonare la comodità del suo letto: dovette farsi della vera e propria violenza fisica e psicologica per riuscire ad alzarsi.
<<Ma chi stracazzo potrà mai essere? C'è sul serio qualcuno che reclama la mia presenza alle 11:53 del mattino!?>>
"Ehi bellezza! Ma buongiorno!" Escalamó una voce vagamente familiare.
Mistero risolto.
Era Xanax, la piovra dalle mani lunghe della notte precedente.
"Hazza! Ma non mi vuoi dire chi è questo baldo giovane!?" S'intromise Niall ammiccante.
"Piacere sono Xander, io ed Harry ci siamo conosciuti ieri". Rispose probabilmente il ragazzo.
<<Ahhh! Ecco come si chiamava: Xander, non Xanax come gli antidepressivi!>>
"Allora Harry" proseguí Xander "mi chiedevo se ti andasse di uscire per fare colazione assieme!"
"Un momento! Come hai avuto il mio indirizzo!?"
"Me lo hai dato tu ieri sera sciocchino! Non dirmi che non te lo ricordi!"
<<Se me lo ricordassi non te lo avrei chiesto, giusto razza di ebete?>>
Questo era quello che il riccio pensava, ma era fin troppo educato per dare voce ai suoi reali pensieri, per cui:
"Oh sì! Giusto scusami! Che sbadato" decise di dire.
Harry si diede dell'idiota mentalmente per aver fornito la propria residenza ad un individuo mai visto prima, senza minimamente ricordarsene, per giunta.
"Quindi bellezza per questa colazione?"
"Oh... ehm... sì ... va bene ... perché no... fammi solo mettere qualcosa di decente e arrivo."I due erano seduti all'interno di un baretto in centro a Derry.
Xander sorseggiava un latte macchiato, mentre Harry aveva di fronte a sè un milkshake al cioccolato,otto pancakes guarniti con panna montata , sciroppo d' acero , granella di nocciola, sprinkles e frutti di bosco (grande fonte di vitamina A per mantenere la linea e restare sani).
Il riccio doveva ammetterlo: ora che era sobrio la compagnia di Xander non era affatto male.
Il ragazzo seduto di fronte a lui scherzava, faceva battute (anche se un po' squallide), rideva ed era davvero simpatico.
L'unico problema era che fosse più che palese che ci stesse provando, che aveva intenzione di andare ben oltre che una semplice amicizia, ma Harry non era sicuro di volere la stessa cosa.
In fondo, se avesse deciso di intraprendere una relazione con Xander lo avrebbe fatto solo e soltanto per rimpiazzare Louis, il quale ,ovviamente, era ancora il legittimo padrone del cuore del riccio.
Era inutile mentire a sé stessi: non è che Harry dopo appena cinque giorni avesse già dimenticato tutto quello che c'era stato fra lui ed il liscio.
Era anche vero , però che Harry era stanco di soffrire come un cane a causa di storie serie con gli uomini e voleva lasciarsi tutto alle spalle spassandosela un po' e dedicandosi a storielle senza impegno.
Non aveva forse sofferto abbastanza?
Prima Nick che... beh ... quello che aveva fatto era incontentabile, imperdonabile e deplorevole (il riccio era fermamente convinto che senza il supporto di Louis le violenze di Nick avrebbero lasciato in lui un trauma ancora più profondo ed indelebile di quello che già erano riuscite a lasciare).
E poi Louis, il viaggiatore nel tempo, l'uomo-orologio, il conquistatore di galassie... chiamatelo come cazzo vi pare, fatto sta, che anche lui era riuscito a farlo soffrire, non fisicamente ovvio, ma sentimentalmente.
Dopo che il ragazzo dagli occhi azzurri se ne era andato lasciandogli come ultimo ricordo oli un biglietto, il cuore di Harry aveva cominciato a sanguinare dal dolore, si era sentito martoriato e dilaniato dalla sofferenza.
E volete sapere qual era la cosa più ironica?
Niente di quello che era successo era colpa di Louis, a dire la verità, non era colpa di nessuno.
Era solo colpa di quello stronzo del Destino che aveva deciso di mettere al mondo due anime gemelle così potenti in grado di far esplodere le stelle, in grado di regalare a questo pianeta un po' più di bene, ma che aveva anche deciso di precludergli ogni tipo di possibilità di vivere felicemente il loro amore.
Ed Harry era esausto: non voleva più essere succube del Destino e dell' Amore.
Doveva lasciarsi un po' andare, per una volta, doveva essere egoista, doveva pensare un po' a sè stesso.
Così, quando Xander gli propose l'ennesima uscita, una cena, il riccio decise di mettere in chiaro le cose una volta per tutte.
"Senti Xander, sono stato davvero bene con te oggi, ma mi sento in dovere di dirti che sono appena uscito da una relazione difficile ed è per questo motivo che non sono ancora pronto ad impegnarmi in un qualcosa di serio. Volevo solo essere onesto."
Xander annuì pensieroso, la mano appoggiata sul mento.
"C'entra un certo Louis non é vero?" Chiese ad un certo punto.
"C'entra un certo Louis." Confermò Harry.
"Senti bellezza, facciamo così: tu mi hai fottuto il cervello e non ho intenzione di rinunciare a te così tanto facilmente, quindi, che ne dici di accettare io mio invito a cena cominciando con il definirci... uhm... amici con benefici?
Niente di serio o ufficiale, insomma.
Se poi il mio irresistibile fascino ti farà cambiare idea , sappi che io ci sarò ben volentieri."
Amici con benefici.
La risposta era davvero allettante: un toccasana per lasciarsi per sempre alle spalle l'amore della propria vita.
Harry Non poté non accettare.
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Yesterday don't mean never.
FanfictionLouis/Harry ¡switch! Accenni Ziam Presenza di smut. AU E se la tua anima gemella vivesse nel passato?Se il Destino fosse stato così crudele da separarvi e farvi vivere in due epoche diverse?L'amore vince su tutto, giusto? Ma come può contrastare il...