4. Resta con me

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C: Hey, Eve, come va? - chiese avvicinandosi alla ragazza alle prese col raccolto -

E: Hey, Chuck, sto cercando di ambientarmi...

C: Tranquilla, è normale sentirsi un po' spaesati all'inizio.

Eve abbozzò un sorriso.

C: Ieri ti ho visto entrare nella tenda dei velocisti con Newt. È strano, di solito non ci porta nessuno lì.

E: Oh, mi ha semplicemente spiegato come funziona qui e i lavori da fare, niente di che. Non so perché mi abbia portato lì... - mentì piuttosto bene -

C: Capisco. - annuì -

D'un tratto si sentì un forte rumore, era il labirinto che iniziava ad aprirsi. Quella mattina era entrato uno dei velocisti, Minho, per continuare quella farsa architettata con Newt. Probabilmente stava solo rientrando alla radura.

Un urlo di dolore riecheggiò nell'aria facendo sobbalzare Eve. Quasi tutti i ragazzi si avvicinarono e accorse anche Newt.

Minho era ferito ad una gamba e non riusciva a correre. Il panico si impossessò di ogni ragazzo davanti al labirinto.

C: Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo lasciarlo lì! Un dolente lo prenderà! - urlò -

Newt, senza pensarci due volte, corse nel labirinto e istintivamente anche Eve lo fece. I due muri che la affiancavano si stringevano sempre di più e lo sbocco era ancora lontano. Tutti i ragazzi gridavano di tornare indietro, ma la ragazza vedeva solo il biondo davanti a lei che correva, e faceva lo stesso.

Per qualche strano motivo, sentiva che avrebbe dovuto seguirlo. Avrebbero provato a salvare Minho e avrebbe anche potuto dare un'occhiata al labirinto.

Newt continuava a correre, ignaro che Eve fosse dietro di lui. E solo quando fu in salvo da quei muri sempre più stretti vicino a Minho, si accorse di lei.

All'inizio non realizzò, ma quando Eve si aggrappò a lui stremata, tutto gli fu chiaro. La resse aiutandola a rimettersi in piedi.

N: Cosa diavolo ci fai qui, Eve? - esclamò arrabbiato -

E: Io... non potevamo lasciarlo qui.

N: Cavolo... - sussurrò portando una mano sulla fronte -

E: Morirà se... - venne interrotta -

N: Morirà in ogni caso! E anche noi due! - la bloccò tra il muro e il suo corpo urlando - Non abbiamo possibilità qui.

E: E allora perché sei corso anche tu? - urlò di rimando - Come me, è stato un istinto. Ora, se mi facessi il favore di smettere di urlare, potrei aiutarlo!

Newt la squadrò sempre più vicino a lei per poi spostarsi e farla passare.

La ragazza si avvicinò a Minho, perdeva tanto sangue ed era poco cosciente.

E: Minho, Minho, guardami. Resta con me. - gli prese la testa tra le mani -

Tolse la maglietta per strapparne un po', e rimane stupita quando Newt si girò di spalle. Poteva anche essere arrogante e perennemente arrabbiato, ma portava rispetto a chiunque avesse affianco.

Dalla stoffa strappata ricavò una benda che strinse attorno alla ferita, facendo gemere di dolore Minho.

Indossò di nuovo la maglietta che le lasciava scoperti fianchi.

E: Okay, ora puoi... girarti. - mormorò ancora attenta sulla ferita del ragazzo -

Newt si tolse la giacca per darla a Eve. All'inizio la ragazza non capì, ma poi la prese e la indossò ringraziandolo con lo sguardo.

I: La ferita non è molto profonda. Credo abbia avuto uno scontro con un dolente... - suppose - Ad ogni modo, dobbiamo andare via di qui, insieme riusciremo a trasportarlo per trovare una sezione con i muri adiacenti alla radura aperti.

Newt annuì.

N: Proviamo questo suicidio, allora. - alzò un sopracciglio -

Your mess, Newt || Maze RunnerМесто, где живут истории. Откройте их для себя