Ubriaco di spirito natalizio

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AUTORE: WyattChoiNan

PACCHETTO: giorno 4

GENERE: drammatico, introspettivo, angst


Nicholas tirò lo sciacquone, pulendosi con una mano la barba finta sporca di vomito. Uscì dal bagno e si avvicinò ad uno dei lavandini, aggrappandosi ad esso con entrambe le mani. Provava un forte dolore alla testa e la stanza sembrava girare vorticosamente. Si guardò allo specchio e vide che i suoi occhi erano arrossati e gonfi. Scoppiò a ridere, cercando di mettere a posto il cappello che stava indossando. «Venite bambini!» disse, aprendo le braccia per chiamare a sé una folla immaginaria «Venite da Babbo Natale!»

Si appoggiò nuovamente al lavandino mentre il suo sorriso si trasformava in una smorfia sofferente. Si guardò allo specchio e pensò: «Babbo Natale: occhiali tondi e un sorriso nascosto sotto una folta barba bianca.»
Scosse il capo, distrutto.
«Questo non sono io.»
Voltò il capo verso la porta del bagno. Anche se era chiusa, riusciva comunque a sentire delle urla e delle barelle che correvano lungo il corridoio. Nicholas si fece coraggio e uscì da quello che era diventato il suo rifugio. Una volta fuori, il suo sguardo cadde su una bambina che piangeva tra le braccia della madre e subito dopo su un uomo che premeva un sacchetto di ghiaccio su un occhio. Si sedette su una delle sedie attaccate alla parete, sperando di non essere riconosciuto. Purtroppo qualcuno lo vide e, avvicinandosi a lui, gli disse:
«É inutile che cerchi di nasconderti. Quel costume non ti aiuta.» Nicholas alzò la testa, sospirando. Riconobbe subito quella figura, che ora lo guardava con aria affranta. Gli disse:
«Sei qui per arrestarmi, John?»
L'altro si sedette accanto a lui, scuotendo il capo.
«Sono solo un vigilante.» gli rispose, indicando il distintivo attaccato alla camicia «Non ho l'autorità per farlo.»
John chiuse gli occhi e si appoggiò allo schienale della sedia. Sul suo volto era visibile la stanchezza e lo stress provocati dagli ultimi

avvenimenti. Socchiuse leggermente le palpebre e scrutò la persona che era seduta al suo fianco. Gli chiese:
«Come siamo arrivati a questo?»
Nicholas sospirò, chiudendo a sua volta gli occhi. Rispose:

«È stato il teatro a tradirmi...»
Tutto era cominciato un paio di settimane prima: dodici dicembre. Nicholas era uscito di casa con il suo amato cappotto di velluto blu e una valigetta. La strada era imbiancata di neve e i bambini giocavano felici in mezzo alla strada. Lui però non aveva nulla per cui sorridere. Quel giorno, infatti, aveva deciso di dire addio alla sua carriera teatrale durata sessant'anni.
Aveva cercato di resistere per diversi mesi, convinto che prima o poi un regista avrebbe visto la sua vecchiaia come un pregio e non come un difetto. Le bollette però non erano disposte ad aspettare e per non finire in mezzo ad una strada, aveva accettato di vestirsi da Babbo Natale in un negozio di giocattoli. La paga non era alta, ma gli avrebbe permesso di sopravvivere per qualche altro mese.
«Cos'ho fatto di male?» continuava a chiedersi durante il tragitto «Perché la mia buona stella mi ha abbandonato?»
Ad un certo punto intravide l'entrata del negozio e sentì una stretta al cuore. Una parte di lui avrebbe voluto andarsene ma sapeva bene che quel lavoro era la sua ultima occasione. Aveva fatto l'attore per tutta la sua vita e non sapeva fare nient'altro. Era troppo vecchio per fare il commesso e non aveva il fisico per poter fare il cameriere.
Nicholas fece un respiro profondo ed entrò. Il padrone del posto sembrava prendere molto sul serio il Natale e aveva speso molti soldi per le decorazioni. Sul soffito erano state appese delle stelle dorate e lungo le pareti c'erano molti scaffali pieni di giocattoli. Al centro della stanza, inoltre, era stata montata una struttura a forma di albero di Natale. L'uomo si avvicinò ad essa e si accorse che in realtà si trattava di una poltrona dalla forma improbabile. Allungò una mano verso uno dei braccioli, non riuscendo a capire di che materiale fosse fatta. Prima che potesse farlo però sentì qualcuno urlargli:
«Ehi, tu! Giù le mani!»
Nicholas si girò spaventato e vide un vigilante dalla corporatura robusta correre verso di lui, con un'espressione piuttosto arrabbiata. L'attore si

Dodici giorni di NataleWhere stories live. Discover now