𝓁𝒶 𝓅ℴℯ𝓈𝒾𝒶 𝓈ℴ𝓁𝒾𝓉𝒶𝓇𝒾𝒶;

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sᴏɴɢ:ɴɪɢʜᴛs ɪɴ ᴡʜɪᴛᴇ sᴀᴛɪɴ, ᴛʜᴇ ᴍᴏᴏᴅʏ ʙʟᴜᴇs

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sᴏɴɢ:
ɴɪɢʜᴛs ɪɴ ᴡʜɪᴛᴇ sᴀᴛɪɴ, ᴛʜᴇ ᴍᴏᴏᴅʏ ʙʟᴜᴇs

Jimin sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato.
Il momento esatto in cui Wonho sarebbe tornato da lui per riaverlo.
Faceva sempre così, era sempre un tira e molla.
Solo che... beh, non si aspettava di ritrovarselo alla porta di prima mattina.
Era troppo presto, troppo presto per tutto.
Se solo suo padre non fosse stato così fissato ossessivamente con i soldi... forse l'avrebbe lasciato molto tempo prima uno come il suo ex.
Una settimana prima avrebbe pagato per poter riavere subito Wonho, ed anche molto, nonostante una piccola vocina dentro di sé gli dicesse che forse, infondo infondo, non aveva fatto niente di male per essere lasciato in quel modo.
Ma ora...
Ora perché si sentiva così?
Così depresso? Così ansioso?
Perché non riusciva ad avere il controllo della sua fottuta vita?
Avrebbe venduto un rene per avere Wonho alle sei del mattino fuori dalla porta della sua camera, come in un film, fino ad un mese prima.
Ed ora invece...
Ora aveva voglia di nascondersi nel fottuto armadio e di sparire per sempre.
Il panico, suo vecchio amico, tornò a palesarsi sotto la sua pelle, mozzandogli il respiro, stringendogli il cuore.
La porta era chiusa? Era chiusa, vero?
Non lo ricordava, non riusciva a concentrarsi.
E se Wonho l'aprisse da un momento all'altro?
E se lo vedesse con Jungkook?
Jungkook e Wonho si odiavano da una vita, lo sapevano tutti... eppure lui non aveva idea del perché.
E di certo quelle non erano le condizioni ideali per farli discutere o chiarire, se mai fosse stato possibile.
Se Wonho li avesse visti insieme lo avrebbe definitivamente lasciato, giusto?
E se suo padre lo avesse saputo?
Se suo padre e Wonho avessero di nuovo parlato a telefono?
E se Wonho lo prendesse a schiaffi come la scorsa volta?
Cazzo, aveva fatto così male.
Ancora ricordava il suono della mano di Wonho che scioccava sulla sua guancia piena.
Jimin non poteva permettere che succedesse di nuovo.
Era stato tutto un fottutissimo errore.
Lui doveva solo imparare velocemente come riuscire a farsi toccare senza andare in iperventilazione, tutto il resto non doveva accadere...
Che poi tutto il resto cosa?
Jimin non sapeva nemmeno spiegarselo, non sapeva nemmeno cosa fosse successo tra lui ed il corvino, cosa fossero lui ed il corvino.
Perché Jungkook aveva avuto così tanto effetto su di lui?
Perché doveva essere così dannatamente maturo da fottergli il cervello?
Wonho a confronto era un bamboccio gonfiabile che fa i capricci...
Jimin aveva capito che qualcosa stava nascendo per Jungkook... non era così stupido da negarlo.
Certo, era un idiota per essersi messo con un ragazzo solo per i suoi soldi pur di avere l'approvvazione del padre.
Era un idiota per essersi beccato degli schiaffi dal suo ragazzo senza dire nulla ai suoi amici.
Era un idiota perché Wonho non voleva fare l'amore con lui ma letteralmente cercava di prenderlo senza il suo consenso... e lui ancora che nascondeva tutto dietro la sua patetica scusa della fobia.
Quelle erano davvero azioni discutibili.
Ma Jimin non era così stupido da non accorgersi che quando Jungkook era intorno a lui si sentiva... bene.

THE POETRY BOY | JIKOOKOù les histoires vivent. Découvrez maintenant