Capitolo 36;

2.2K 114 0
                                    

Alzo lo sguardo che poco prima era abbassato sullo schermo del mio cellulare e mi guardo attorno. Mi è sembrato di sentire una voce, qualcuno che mi salutava, ed era una voce così familiare. Mi giro e mi guardo attorno, probabilmente sto impazzendo. Torno con lo sguardo sullo schermo.

“Ciao!” La stessa voce. Mi guardo di nuovo intorno, non c'è nessuno qui oltre a me. Guardo all'interno del parcheggio ma non ci trovo nessuno.

“Di qua” Credo di non stare più immaginando, no, sono convinta sia davvero qui, credo sia reale la voce che sto sentendo. Mi giro e vedo dall'altro lato della strada delle macchine parcheggiate, guardo dietro ad esse ed arrivata ad un punto il mio cuore inizia a battere più forte del dovuto.

Attraverso di corso la strada e corro.

“Papà! Cosa ci fai qui?!” Gli salto tra le braccia e lo stringo fortissimo. Scorgo solo in quel momento alle sue spalle mia madre e Robert.

“Siete venuti insieme?” Chiedo correndo tra le braccia di mia mamma. Non riesco a trattenere le lacrime, stanno attraversando il mio viso. Non posso crederci, non riesco a crederci. Sono davvero qui. Abbraccio Robert e noto alle sue spalle una figura femminile.

“Ellie, lei è la mia fidanzata..si chiama Georgia” è papà a parlare, la donna dai capelli rossi mi si avvicina e mi stringe la mano mostrando uno dei suoi migliori sorrisi. Mi asciugo le lacrime e mi obbligo a smettere di piangere. Mi sembra impossibile, tutto perché loro sono davvero qui.

“Allora, non sei felice?” Dice mamma prendendomi sotto il suo braccio. Mi stringo forte a lei.

“Da morire, non mi aspettavo tutto ciò” Dico. Mi accarezza i capelli.

“Non credi manchi qualcuno?” Chiede poi Robert. Lo guardo spalancando gli occhi.

“Non può essere qui, lui lavora al mattino e finisce all'ora di pranzo, sono appena le due, non può essere qui”

“Ne sei sicura?” La sua voce. La sua voce è qui e non dietro ad uno stupido telefono. Mi giro e lo noto avvicinarsi superando la macchina. Mi piego sulle mie ginocchia, so che sono passate solo tre settimane ma non sono abituata a non vederlo per così tanto tempo. Le lacrime non smettono di scendere. Si avvicina a me e mi tira su stringendomi tra le sue braccia, il suo odore riempe le mie narici, ora si che mi sento a casa. Ci stringiamo così forti che i nostri corpi potrebbero diventarne uno. Lo guardo negli occhi, quegli occhi che tanto mi sono mancati e mi ci perdo dentro. Vorrei parlargli, dirgli che mi è mancato ma non mi escono le parole. Appoggia entrambe le mani sulle mie guancia e fa toccare le sue labbra alle mie, lasciando piccoli baci. Copre le nostre labbra con le mani, come per nascondere questo gesto agli occhi dei miei genitori. E' qui, è realmente lui. Stringo le mani dietro al suo collo e il vuoto dei suoi capelli mi sembra così strano. Non mi aveva fatto vedere cosa aveva fatto ai capelli e pur avendolo davanti non me n'ero ancora accorta. Stacco le nostre labbra e lo guardo negli occhi. Mi stringo ancora al suo petto e guardo gli altri che ci guardano sorridendo.

“Cosa hai fatto ai capelli?” Gli chiedo poi ridendo in mezzo alle lacrime guardandolo negli occhi.

“Avevo bisogno di un taglio” Dice ridendo. Ha gli occhi lucidi anche lui. Gli asciugo le lacrime e gli do un altro bacio a stampo. Il taglio non mi piace particolarmente, sono rasati ai lati e solo la pate superiore dei capelli è rimasta, sono tutti tirati indietro e legati in un codino, ma lui è sempre bellissimo. Mi piacerebbe anche con un casco di banane in testa.

Tu il sole, Io la luna || Zayn MalikWhere stories live. Discover now