Capitolo 32;

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"Eleonor!! Non mi aspettavo mi chiamassi davvero" cerco di trattenere le lacrime. Non so cosa dire, cosa dirgli. Ho tanti dubbi, incertezze, paure.

"Eleonor ci sei?" Chiede dopo poco.

"S-si" dico a mezza voce.

"Oh..meno male. Deduco tu abbia ricevuto il mio mazzo di fiori voglio davvero scusarmi con te e..senti ci vediamo domani pomeriggio, ti va? Così avrò modo di spiegarti meglio le cose e..beh ovvio se ti va"

"Si va bene"

"Ti vengo a prendere a scuola ok?"

"Sai dove vado a scuola?!" Chiedo con tono acido.

"Si..ci vediamo domani, se cambi idea ti capisco, ma voglio cambiare, sul serio" dice. Sento come un singhiozzo provenire dalla cornetta, probabilmente sta piangendo.

"A domani" chiudo la chiamata e scoppio a piangere, ho ansia, paura tutto di tutto. Mando un messaggio a Zayn.

*Domani non vengo da te, mi viene a prendere mio padre a pranzo. Ci vediamo sul tardi pomeriggio.*

Mi chiama subito, ma non ho voglia di rispondere. Tenta di chiamare più di una volta, ma poi mi invia un messaggio.

*Capisco che non vuoi parlare, ma stai attenta, ti prego.*

*Sto attenta, tranquillo.*

*Ti amo tanto, a domani amore <3*

*A domani picci <3* invio il messaggio e spengo il telefono, mi metto subito a dormire.
La giornata successiva a scuola passa velocemente per tutte le interrogazioni che ci fanno. Sono davvero agitatissima, lo nota anche Jason che sembra piuttosto preoccupato per me. Gli dico che è tutto ok. Esco da scuola e lo cerco nel parcheggio difronte ma non lo trovo. Ho il cuore il gola, sto sudando freddo.

"Eleonor!" Riconosco il tono di voce, mi giro e lo trovo poggiato all'angolo. Mi fa un grande sorriso e di colpo mi vengono in mente i momenti in cui stavamo insieme quando ero piccola, mi strappava sempre un sorriso. Sbozzo un piccolo sorriso e gli vado incontro, tengo le distanze, non mi avvicino troppo. Sembra che vuole abbracciarmi, ma poi si limita a darmi una piccola carezza sul braccio.

"Come stai?" Mi chiede poi. Sembra essere imbarazzato.

"B-bene" dico, abbassando lo sguardo.

"Andiamo a pranzo?" Lo guardo e accennò un sorriso. Ci incamminiamo verso il bar vicino al centro, nessuno dei due parla ed io sono davvero tantissimo in imbarazzo. Arriviamo al bar e mi apre la porta per farmi entrare, mi siedo al tavolo e lui si mette davanti a me. Ordiamo due panini, e poi, finalmente, scioglie il silenzio.

"Mi dispiace tanto Eleonor..non volevo farti ciò. Ero fuori di me, incazzato nero con il mondo perché mi ha tolto tutto ciò che avevo di bello dalla vita, l'unica cosa bella che mi era rimasta. E quando ti ho visto ho capito quanto ho perso, ho perso i tuoi migliori anni a causa..a causa dell'alcool. E voglio smetterla, cazzo voglio smetterla Eleonor. Voglio farlo per me stesso ma in primis per te. Sto cercando di cambiare.." Abbassa lo sguardo e fa un singhiozzo, si asciuga una lacrima che gli percorre il viso. Mi accorgo solo in quel momento che sono in un mare di lacrime. "Ho deciso di cambiare dal giorno in cui ho fatto quella cazzata enorme con te, settimana scorsa. H-ho..sto cercando un lavoro, ho inviato un sacco di curriculum in tutte le aziende qui vicine e spero mi prendano. Sto andando da uno psicologo che mi sta curando da questa 'malattia' che è l'alcool. Non voglio perderti ancora Eleonor..scusami, perdonami, ti chiedo scusa per tutto, per le parole rivolte a tua madre per tutto boh, scusami" non riesco a smettere di piangere, sembra così sincero, così..così il mio papà di sempre. Gli credo.
Non realizzo nemmeno i miei movimenti che mi ritrovo tra le sue braccia. Lo sto abbracciando, stiamo piangendo insieme abbracciati. Lo sto stringendo così forte, il mio papà.

Tu il sole, Io la luna || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora