C’è già il mister con gli amici di Shawn e le varie persone che lavorano là ad aspettarci. – Mister, non frequentiamo più tutti la Raimon Junior High, sa bene che non possiamo restare qui a lungo. – dice Axel. – Già, abbiamo la scuola e il resto. – dice Silvia. Ha ragione.. la scuola. Non andiamo più tutti nella stessa scuola, come è possibile che abbiamo avuto tutti dei giorni di vacanze? – Com’è che a tutti noi sono stati dati dei giorni di vacanza? Tutti nello stesso periodo? – faccio notare. – Semplice, alle vostre scuole sono stati dati solo pochi giorni di vacanza sotto richiesta del signor Raimon, ma voi, sarete esonerati dalle lezioni per tutto il tempo che starete qui. – spiega il mister. – come faremo con le lezioni? – chiede Jude – per voi non ci saranno problemi, i vostri istituti sono stati già avvertiti di tutto. –
Finita la colazione andiamo fuori. Un'altra volta allenamento. In mattinata niente pallone, ancora esercizio fisico, così come il pomeriggio, o almeno quel poco che riusciamo a stare fuori di pomeriggio, perché in torno alle 17:00 inizia a piovere, a piovere veramente forte. Il mister Trevis non vuole farci allenare in palestra così il pomeriggio lo passiamo a studiare dei metodi per un allenamento di cui non capiamo la necessità. Shawn suggerisce di rifare l’allenamento con gli scii, ci avevamo provato la prima volta che siamo andati nell’ Hokkaido, quando abbiamo conosciuto Shawn, non ce la siamo cavati malissimo, ma non è nestato nemmeno un successo. Il mister è d’accordo, la neve c’è, quindi non c’è motivo per non provare a “sciare”. Per fortuna ci permettono di vestirci il più pesante possibile per non sentir freddo.
Si cena e poi tutti a nanna. Di nuovo in quella gelida stanza. Non appena entro notiamo subitissimo che fa molto più freddo della sera precedente. Sta sera nessuno parla, siamo tutti occupati a non congelare, se non fosse per qualche battutina qua e là, quella stanza questa sera sembrerebbe quasi vuota. – Ma che bella melodia. – dice ironico Caleb. – Possiamo fare delle dolci sinfonie e comporre ninna nanne per neonati. – replica Archer. - Chi si accontenta gode. – questo è Jordan con un altro dei suoi proverbi. Poi sento Xavier canticchiare una specie di ninna nanna. – Il ritmo si intona perfettamente a questa melodia intonata dai nostri denti. – ridiamo tutti, ma poi si ritorna al gelo delle coperte. Ci diamo tutti la buona notte e cerchiamo di dormire. Per me è ancora più difficile addormentarmi di quanto non lo sia stato la notte passata. Questa situazione non va bene, così perdo ore di sonno e non posso dare il massimo agli allenamenti. È più forte di me, i miei denti ricominciano a battere e non si fermano. Adesso sto anche tremando. È ormai un pezzo che mi giro e mi rigiro inutilmente, così esco dalle coperte, e cerco con le mani le mie calze nascoste sotto il sacco a pelo. Le trovo e le indosso. Sto per rimettermi sotto le coperte quando una voce molto lieve attira la mia attenzione. – non riesci proprio a dormire eh?! – è Nathan, sta parlando a bassa voce per non svegliare gli altri, ma è chiaro che parli a me. – Eem, non proprio. – gli rispondo anche io a bassa voce.
– Hai freddo? – chiede. – Beh, si, un po’ si. – mi fissa per un attimo. Poi parla – Vieni qui, avvicinati. – Le sue parole mi sembrano strane, ma mi avvicino comunque. Tira via la sua coperta e me la porge. – Prendila! – sgrano un attimo gli occhi incredula di ciò che ha appena fatto. – No, ma sei pazzo? Morirai di freddo. – Respingo con le mani la coperta, ma lui con l’accenno di un sorriso dice. – Beh, tu ci stai già morendo di freddo. – Non mi sono resa conto che stavo letteralmente tremando come una foglia, ma non posso comunque accettare quella coperta, ognuno di noi ne possiede una soltanto e se lui da la sua a me a coprirlo ci sarà solo lo strato del sacco a pelo. In altre parole sarebbe un suicidio. – Non è vero, sono apposto. – dico con l’espressione più sicura che riesca a fare. – Ah si? Beh, ieri notte hai battuto i denti per gran parte del tempo, e adesso, non solo stai battendo i denti, ma stai anche tremando come una foglia. Non c’è un solo muscolo del tuo corpo che non si muova. – sono sorpresa delle sue parole, delle suo osservazioni, questo può soltanto dire che si preoccupa per me. La cosa non mi dispiace, ma cerco comunque di cambiare argomento per distogliere la sua attenzione dal mio tremolio. – Cos’è?! La notte non riesci a dormire?! – Sorrido, ma subito mi accorgo di aver sbagliato a dire quelle cose, perché può darsi che sia io a tenerlo sveglio. Lui si alza in piedi e si mette di fronte a me e, difatti, come mi aspettavo, risponde. – Beh, con te che batti i denti in quel modo no, non riesco a dormire. – mi accenna un sorriso scherzoso, poi ritorna a porgermi la coperta. – Prendila dai. – la respingo nuovamente. – No, non se ne parla neanche, io sto benissimo. – Ritrovo di nuovo quell’espressione seria e sicura. – Si, lo vedo.. Jasmine, hai le labbra bianche. – il suo sguardo adesso è più serio e sono certa che lui stia dicendo la verità. Instintivamente porto le mie dita alle labbra per sfiorarle. Dopo una manciata di secondi Nathan porta la sua mano alla mia, l’afferra e continua – e hai anche le mani gelate – La mia mano si lascia trasportare dalla sua. Ha perfettamente ragione, le mie mani sono così gelide che hanno quasi perso la sensibilità. Mi accorgo però che anche lui è gelato, anche lui sente freddo, e magari non riesce a dormire proprio perché, come me, sente troppo freddo. – Beh, tu non sei nelle condizioni per dirmi che sono gelata. Anche tu senti freddo, e parecchio. – La sua presa si allenta fino a lasciare la mia mano libera, sa bene che ho perfettamente ragione. – Beeehh… - non riesce a dire altro, così abbassa leggermente lo sguardo. – Non se ne parla neanche torna a letto e dormi adesso, è tardi. – gli ordino come farebbe una mamma col suo piccolo bambino. – Si ok, sento freddo, ma tu non sei in condizioni migliori, anzi. – mi sta guardando dritto negli occhi e io guardo i suoi – Quindi? – chiedo. – Quindi… eemmh , quindi non lo so. – sembra aver perso le speranze, ormai certa di averlo convito dico semplicemente. – questa conversazione finisce qui, Buona notte Nathan. – Faccio appena in tempo a girarmi per tornare alla mia postazione quando la voce di Nathan mi ferma nuovamente. – una soluzione ci sarebbe.. – si ferma nell’attesa che io mi giri, e lo faccio. Quando il mio sguardo incrocia nuovamente il suo continua – Beh, si ecco.. potremmo dormire in un unico sacco a pelo. Il calore si accumulerebbe più velocemente e resterebbe imprigionato sotto le coperte e nessuno dei due sta notte morirà di freddo. -

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Inazuma Eleven - La storia continua!
FanfictionJasmine Blaze, sorella maggiore di Axel Blaze, una ragazze che di certo non passa inosservato. Ha un carattere decisamente particolare, aggressiva al punto giusto e niente affatto dolce, o almeno fino a quando non si innamora di un ragazzo, qui peró...