Capitolo 19 - Strani presagi.

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Come di parola, Nathan alle nove è davanti la porta di casa mia, ad aspettare me e Axel. Salutiamo la piccola Julia che non si vuole scollare dal fratello. Mio padre è già andato via.

A volte mi meraviglio di quanto indifferente e freddo possa essere nei nostri confronti.

Davanti una decappottabile nero brillante c’è Nathan ad attenderci. Indossa una camicia semitrasparente bianca, e dei pinocchietti di jeans. È davvero carino!

Saluto ovviamente il ragazzo e saliamo in macchia. Il viaggio è più o meno breve e quando arriviamo restiamo a bocca aperta. Altro che parco aquatico, qui c’è un vero e proprio villaggio turistico. È immenso, pieno di piscine gigantesche, con tre sala giochi, due ristoranti, un hotel con tantissime camere, quattro zone dove puoi osservare il panorama mozzafiato, due discoteche, un cinema con 3 sale, una sala di intrattenimento, una palestra super attrezzata e un campetto tutto fare(come l’ho soprannominato io) dove poter giocare a calcio, a palla a volo e a tennis.

Dopo gli attimi di meraviglia una voce ci fa tornare coi piedi per terra.

–ragazzi, finalmente siete arrivati! – è Lukas, e con lui ci sono anche Ryan e Peter.

–ciao. Grazie per l’invito. – commento io. Axel sorride e ringrazia anche lui.

–che fate ancora lì? Forza entrate. – Lukas ci invita ad entrare e noi lo seguiamo. Ci guardiamo tutti e tre attorno meravigliati. – waw! Certo che qui è tutto così… – inizia Nathan. Dopo pochi attimi completo io la frase. – esagerato! –

I tre ragazzi ci fanno strada verso il grande hotel dove alloggeremo per mostrarci le stanze. Strano, ma abbiamo una stanza ciascuno. Per prima mostrano la mia camera. È semplicemente meravigliosa!

È grande, spaziosa, luminosa, ha una grande porta in vetro che da ad una terrazzina altrettanto meravigliosa. Poso tutto, mi consegnano la chiave e vanno via. Mentre io inizio a sistemare le mie cose i tre proseguono con Axel e Nathan. Dopo circa un’ora qualcuno bussa alla mia porta.

–posso entrare? – chiede gentilmente Nathan

–ma certo. – rispondo mentre esploro meglio la stanza. – allora, la tua stanza com’è? – chiedo non appena entra. – è davvero bella. Molto grande come questa e soprattutto.. è attaccata alla tua. – dice con un mezzo sorriso. Io ridacchio semplicemente. Mi volto per andare a prendere la tuta sul letto, ma mi ritrovo Nathan quasi addosso. Sgrano gli occhi sorpresa, lui, invece, ha uno sguardo intenso, magnetico. Mi immobilizza stingendomi all’armadio e mi bacia. Poi. Però, lo respingo. Non voglio che Axel ci veda così. Come se me lo sentissi dopo circa 2 minuti entra Axel. – Ei Jasmine, ti v… - si interrompe nel vedere che in camera non sono da sola. – ah, ci sei anche tu.. – dice quasi imbarazzato. – beh, vi va di scendere giù in piscina? – dice alla fine. Senza battere ciglio rispondo di si. – certamente. Adesso fuori! – ordino ai due nella stanza. – cosa? Perché? Non scendi? – chiede Nathan. – certo, ma dovete andarvene adesso. – insisto. – ma quanto siamo aspre oggi. – dice quasi sarcastico Axel. – andate, devo cambiarmi. – dico ridacchiando un po’. I due diventano rossi e vanno via. Dopo circa 10 minuti esco, loro mi aspettano nella stanza di mio fratello.

Scendiamo giù, dove ci aspettano già gli amici di Nathan, stendiamo i telo mare e tutti iniziano a spogliarsi. Cambio idea, non voglio più fare il bagno.

Sono terribilmente imbarazzata, c’è Nathan e i suoi amici che mi guardano e non mi va di mettermi in costume. – dai Jasmine, manchi solo tu. – fa notare Nathan. – non ti sfugge proprio niente. – rispondo sarcastica. – allora? Che aspetti? – dice Peter. – non mi va di fare il bagno adesso. – dico timida. – dai perché? Su vieni con noi. – dice Ryan con uno sguardo da cucciolo. Abbasso gli occhi. – no, andate senza di me. – rialzo lo sguardo e sorrido. – voi iniziate ad andare. – dice ai presenti Nathan. Loro fanno come dice l’amico, tutti meno che Axel. – come mai hai cambiato idea? – chiede Axel. – sono… io, ecco… mi.. – inizio a farfugliare giri di parole, fino a quando Nathan non perde la pazienza. – allora? Ce lo dici o no? –

Inazuma Eleven - La storia continua!Where stories live. Discover now