CAPITOLO 5

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"TOCCALA ANCORA, TOCCA ANCORA Y/N E SEI MORTO"

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DRACO POV:

Ero disteso sul letto a dorso nudo mentre leggevo un libro, mi reputavo una persona intelligente e colta, volevo essere il migliore in tutto.

Ad un tratto iniziai a sentire forti colpi sulla mia porta, e una voce esile, che riconobbi subito. "Draco! aprimi subito", e mentre i colpi si fecero più forti mi alzai dal letto e aprii la porta. Non feci neanche in tempo a dire qualcosa che iniziai a sentire le sue fredde mani strette a pugni colpirmi il petto violentemente, cercando di spingermi indietro mentre gridava "sei un pezzo di merda!" "fottiti".

Si stava agitando come una pazza, restai lì immobile mentre i suoi colpi sul mio petto rallentavano. Continuavo a guardarla, non riuscivo a togliergli gl'occhi di dosso, era bellissima, stupenda, aveva i primi 3 bottoni della camicia slacciata, con i capelli scompigliati, volevo afferrarla e spingerla direttamente sul letto mentre le mie labbra si scontravano con le sue, ne avevo bisogno. Ma non lo feci. Le afferrai le braccia per fermarla, stringendo la presa, si fermò a fissarmi con una lacrima che gli minacciava di scendere e scorrere lungo le guance arrossate, i miei occhi passarono dai suoi ai suoi polsi. Cazzo. Erano ricoperti da lividi. Lasciai la presa, e lei si allontanò da me cadendo sul pavimento freddo.

"cosa sono questi lividi?" domandai, abbassò la testa mentre tratteneva le lacrime per non mostrarsi debole hai miei occhi e non rispose.

"Y/N rispondi" alzai la voce, e lei piagnucolando a voce bassa tra un singhiozzo e l'altro disse "è tut-tutta colpa tua". Mi abbassai e strinsi la presa sul suo mento costringendola a guardarmi negl'occhi.

Mi persi nei suoi occhi offuscati dalle lacrime, si scurirono, potevo vedere il terrore, la paura, il dolore, mi faceva male vederla così, pensare che io ero la causa del suo dolore mi fece stringere la mascella, mi stavo lasciando andare, la parte tenera di me stava per mostrarsi, cosa che non potevo permettere. Lei si aggrappò al mio polso cercando di staccare la presa, al suo tocco sentii un brivido lungo la schiena, una sensazione mai provata. Prese un sospiro e poi alzando la voce disse "è colpa tua! Se non avessi detto niente in giro non sarebbe successo niente!".

"sta zitta!" urlai a mascella serrata, lei  strinse gl'occhi e poi fece uscire dalle sue morbide labbra una frase che mi fece incazzare.

Y/N POV:

I suoi occhi bruciavano nei miei mentre mi ordinava di stare zitta, ero quasi eccitata, ma non potevo permettermi di perdermi su di lui, sapevo che effetto mi faceva, cosi urlai "sono stata stuprata per colpa tua!", mi vergognavo a dirlo. Vidi i suoi occhi scurirsi dalla rabbia, "chi è stato?" fu l'unica cosa che disse, "che ti importa", lui ribatté ansimando con rabbia "chi è stato!?", e risposi "Anthony, Anthony Goldstein".

Lasciò la presa, "è stato lui a farti quei segni sui polsi!?" disse con voce furente, annuii. Vedevo il fuoco accendersi nei suoi occhi, era lì in piedi davanti a me, con i pugni serrati, "ti ha scopato?! è entrato dentro di te!?" domando. Ansimai piagnucolando "cazzo Draco cosa non capisci! Mi ha stuprato", la vergogna era passata l'unica cosa su cui ero concentrata erano i pettorali di Draco, volevo alzarmi e poggiare le mani sul suo petto mentre lo baciavo.

Le mie lacrime erano finite, fantasiavo ammirando il suo petto, fino a quando non si è voltato e si è messo una felpa uscendo dalla sua camera. Sapevo che sarebbe andato a cercare Anthony, così mi alzai in piedi per seguirlo ma la porta era bloccata. Mi aveva chiuso a chiave in camera sua. Cercai la mia bacchetta per aprire la porta e mi resi conto di averla lasciata nella mia stanza.

Mi sdraiai sul letto di Draco, mentro lo aspettavo. Sembrava non tornare.

DRACO POV:

La rabbia bolliva dentro di me, misi una felpa e uscii dalla mia stanza per cercare Anthony e fargliela pagare per quello che aveva fatto a Y/n. Chiusi la porta a chiave, lasciando y/n al suo interno, così perlomeno ero sicuro che non avrebbe potuto fermarmi e non mi avrebbe visto picchiare quello stupido corvonero.

Lo cercai ovunque, e lo trovai in corridoio a parlare con gli altri ragazzi rimasti ad Hogwarts, "Goldstein. Sei morto!" gridai con tutta la voce che avevo. Si voltò e mi guardò con sguardo confuso, gli tirai un pugno in faccia facendolo cadere sul pavimento ruvido. Salii sopra di lui e inizia a prenderlo a pugni finche non perse coscienza. Gli altri ragazzi stavano lì immobili a fissarmi senza dire una parola. I miei pugni si schiantavano sulla maschella di Anthony sempre con più forza, nella mia testa immaginavo lui che la stuprava, e così aumentai la potenza.

Mi alzai e prima di dirigermi verso la mia camera con le nocche delle mani che sanguinavano, dissi "toccala ancora, tocca ancora Y/n e sei morto". Dovevo tornare da Y/n che mi stava aspettando.

Aprii la porta della mia camera, lei era lì, sdraiata sul mio letto che dormiva. Chiusi silenziosamente la porta. Mi sdraiai in parte a lei, rimboccandogli le coperte. Si girò verso di me, stava ancora dormendo, e posò la testa sul mio petto. La avvolsi in un caldo abbraccio, era così bella, innocente, mi ero affezionato a lei. Tutto era cominciato al primo anno quando gli porsi la mano per essere suo amico, e lei la rifiutò. E da lì partirono i nostri 5 anni di continue battuttine idiote che facevo solo perchè non era mia.

Iniziai ad accarezzargli i capelli, erano così soffici e morbidi, la guardai dormire e poi sussurai "ci sono io, nessuno ti farà più del male." Non avrei permesso a nessuno di toccarla.

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TOO TOXIC //Draco Malfoy//Where stories live. Discover now