CAPITOLO 16

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"DAMMI LA MANO"

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Era partito.

Dovevo raggiungerlo, "No, io vado a villa Malfoy" esclamai, ripresi a correre, e Gemma mi afferrò il polso, "Y/n non andare!", staccai la sua mano delicata dal mio polso violentemente, e ripresi a correre, raggiunsi la stazione, ma l'ultimo treno della giornata era appena partito.

Indietreggiai scontrandomi con il muro di mattoni ruvido dietro di me, non c'era nessuno, ero sola in una delle stazioni più belle, eppure tremavo, volevo piangere, ma fui colta da un attacco di panico improvviso. Mi sentivo soffocare, non riuscivo a respirare, non potevo chiedere aiuto, ero sola nel buio, mi accasciai sul pavimento tenendo la testa poggiata sul muro dietro di me, il freddo invernale mi congelava, sentivo una pressione sul mio torace, come se qualcuno si fosse seduto sopra schiacciandomi.

Cercai di fare respiri profondi, ma non riuscivo a controllarmi, strinsi le mie mani in 2 grossi pugni, inserendo le unghie nel polpastrello, causando dei tagli. Se solo avessi ascoltato Hardin, mi avrebbe insegnato a comunicare con lui attraverso la mente, e lo avrei potuto contattare. 

Anzi NO. 

Non avrei dovuto lasciare quella pista da ballo dopo che Draco mi ha sbraitato addosso, non avrei dovuto dirgli tutte quelle orribili cose.

Ogni secondo che passava era sempre peggio, mi sentivo morire, non riuscivo a smettere di pensare a lui, e così peggiorai la situazione sempre di più.

Vidi un ombra avvicinarsi, strizzai gli occhi, e gli riaprii solo quando sentii le sue labbra sulle mie. Un bacio passionale mi fermò l'attacco di panico, riaprii gli occhi e mi ritrovai lui, Draco era lì davanti a me. "D-Draco tu sei partito", mi afferrò i fianchi alzandomi, "sono qui stellina, non avrei mai potuto lasciarti", concluse avvicinandomi a lui, appoggiai le mani sul suo petto, e scontrai di nuovo le mie labbra sulle sue. Mi mise le mani nei capelli, avvicinandomi sempre di più a lui con un bacio violento e passionale. "Dammi la mano", gli afferrai la mano e ci smaterializzammo nella sua camera a Villa Malfoy. Mi staccai da lui curiosando tra i suoi oggetti nella sua camera, ero sbalordita, impressionata, "cos'hai?" mi domandò Draco fissandomi attentamente, mi girai verso di lui sorridendo, "non mi sarei mai aspettata una camera così banale da Draco Malfoy" dissi sarcasticamente, sbuffò in un sorriso avvicinandosi a me, iniziò ad accarezzarmi i capelli delicatamente, poi senza dire una parola poggiò le sue mani sui miei fianchi, mi alzò e io incrociai le gambe attorno al suo busto e gli afferrai il viso a coppa guardandolo nei suoi occhi splendidi e tendenti al grigio, nei suoi occhi vedevo dolore e speranza, feci scontrare le mie labbra con le sue.

Mi tolse il vestito in seta rovinandolo, e spingendomi sul letto che sostava dietro di noi, si tolse la giacca nera e la camicia, salì sopra di me baciandomi il collo e spingendosi sempre di più verso il basso, mi tolse il reggiseno nero in pizzo, e iniziò a baciarmi il seno, mentre le mie mani erano costantemente attaccate hai suoi capelli biondo platino, gli spinsi la testa verso le mie mutandine fradice dall'eccitazione che provavo.

Con il naso sfiorò il mio intimo, sentivo il suo respiro caldo che mi fece ansimare, con le sue mani raggiunse i miei fianchi afferrando le mie mutandine in pizzo nero e togliendole, mi aprii le gambe violentemente e col la lingua inizio a giocherellare con il mio clitoride, gemetti di piacere, mentre lo fissavo, mi guardava negl'occhi mentre continuava a roteare la sua lingua sul mio 'pulsante'. Di colpo si fermò, e si slaccio la cintura legandomi le mani, "che vuoi fare Draco?" ansiami leggermente, "stai a vedere" rispose con un sorriso maligno, si tolse i pantaloni e i boxer, entrando dentro di me violentemente senza farmi adattare alla sua misura, gemetti con un gridolino, "sta zitta" disse a mascella serrata tappandomi la bocca con la sua grande mano. Spingeva dentro di me, e io ansimavo dal piacere insieme a lui, inarcai la schiena per prenderlo dentro tutto.

Raggiusi il mio orgasmo e lasciai sfuggire un gemito di piacere che lo fece sorridere malignamente mentre continuava a spingere sempre più forte dentro di me raggiungendo il suo orgasmo, poggiò la testa nell'incavo del mio collo, sentivo i suoi respiri caldi e profondi sul mio collo, e mi facevano rabbrividire, si sdraio affianco a me, "sei bellissima cazzo", lo guardai sorridendo sensualmente, "potresti slegarmi", il suo volto tornò impassibile "No", imbronciai il volto, "Draco Lucius Malfoy slegami subito" esclamai diretta, mi afferrò il mento stringendolo con una mano, "non sei tu che dai gli ordini qui!" disse a denti stretti, i suoi anelli sul mio volto mi facevano rabbrividire,  iniziai a ridere guardandolo negl'occhi, "perchè ridi?" esclamò con uno sguardo perplesso e innocente, "tu credi di avere il controllo Malfoy" dissi alzandomi dal letto, e mostrandogli la cintura che in precedenza mi aveva legato hai polsi. Mentre parlavamo mi ero slegata i polsi, ho avuto un'infanzia difficile e so come cavarmela con questi giochetti.

Draco mi guardò sbalordito per qualche secondo e poi tornò con il suo orgoglio "sicuramente non l'avevo stretta abbastanza", lo guardai e gli sorrisi prendendo posto con la testa sul suo petto nudo.

Chiusi gli occhi stringendolo in un forte abbraccio, sentivo il suo fiato soffiare sulla mia testa, le sue mani accarezzarono la mia schiena nuda, "Io mi fido" sussurrai dolcemente, "cosa?" rispose lui, "Draco io mi fido te" dissi diretta, le sue labbra si contorsero in un sorriso stretto con una leggera risatina, "ti faccio ridere?!" esclamai con un leggerlo volto imbronciato, alzandomi dal suo petto. Sono permalosa, e qualsiasi atteggiamento sbagliato mi faceva arrabbiare, "ti ho appena detto che mi fido di te!? E tu ti metti ha ridere".

Mi afferrò il polso spingendomi sul suo petto nudo e muscoloso, "smettila di fare la bambina" disse a denti stretti, "lo sai che Ti amo", lo guardai sorridendo, aveva davvero detto 'Ti amo', per me era una parola importante, non l'ho mai detta ha nessuno.
"Non ho capito. Cosa hai detto?!" dissi ridendo, Draco sbuffò con uno sguardo severo "non lo ripeterò", sbuffai in un broncio guardandolo con occhi dolci, tolse lo sguardo da me, sapevo che effetto gli facevo, poggiai di nuovo la testa sul suo caldo torace, e pronunciai parole che non avrei mai pensato di dire, "anche io ti amo".

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TOO TOXIC //Draco Malfoy//Where stories live. Discover now