CAPITOLO 26

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Ciao a tutte stelline, ecco i giorni in cui pubblicherò la storia:
-Lunedì
-Mercoledì
-Venerdì
Se volete darmi qualche consiglio scrivete pure✨❤️
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"UNA FAMIGLIA COME LA MIA"
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Conclusi le lezioni senza rivolgere la parola a nessuno, compreso Draco. La mia testa era altrove, ci tenevo davvero a fare buona impressione con il professor Lumacorno, e invece mi sono resa ridicola. Il mio prossimo obbiettivo è entrare a far parte del Lumaclub, perciò devo superare il test di domani.

Subito dopo il pranzo mi diressi in camera a studiare pozioni per tutto il pomeriggio.
La testa mi sta letteralmente scoppiando, non ho mai studiato così tanto in vita mia.
La porta della mia stanza si apre, sposto lo sguardo velocemente per vedere chi era, e poi riporto gli occhi fissi sul libro poggiato sulla mia scrivania, era Draco, ancora con indosso la divisa di quiddich, mi saluta e si sdraia esausto sul divanetto in pelle della mia stanza.
Resto in silenzio, e subito Draco imitando la mia voce dice "Ciao Draco, com'è andato il primo giorno di allenamento?", non rispondo e lo ignoro completamente,
"Stellina" e non rispondo.
"Piccola" e non rispondo.
"Y/n" e non rispondo.
"Signorina Piton" e non rispondo.
"Cazzo Y/n mi stai ascoltando?" subito mi saltano i nervi, "puoi fare silenzio sto cercando di studiare" dico sbattendo le mani sul tavolino in legno e voltandomi verso di lui.
"Mi vuoi dire che ti prende?!" si alza dal divanetto dirigendosi verso di me, faccio un bel respiro "sto solo cercando di studiare", Draco afferra il libro, "Draco smettila! Ridammelo!" mi alzo per afferrarlo, ma lui si allontana "ancora pozioni?" dice guardando la copertina del libro, sbuffo e mi siedo sul letto, poggiando le braccia sulle gambe mentre le mani sorreggevano la testa, "mi sta scoppiando la testa".

Draco si avvicina e abbassa la schiena fino ad arrivare faccia a faccia, "perchè sei così tanto fissata con pozioni?" inclina lo sguardo fissandomi con i suoi occhi gelidi, "non sono fissata".
Ridacchia e poi aggiunge "ho visto cosa è successo questa mattina a lezione", tolgo subito lo sguardo e cerco di evitare il contatto visivo, "volevo solo avere la felix felicis", mi afferra il mento voltandomi verso di lui, i suoi anelli freddi bruciano nella mia pelle, alza le sopracciglia perplesso come se non ci credesse, chiudo gli occhi e acchiappo tutta l'aria possibile "beh senti Draco, io non ho una famiglia come la tua, non posso permettermi di commettere errori, soprattutto con il professor Lumacorno, ho sempre sognato fin da piccola di essere sulla sua mensola".
Draco si allontana guardandomi con il suo solito sguardo maligno "cosa intendi per una famiglia come la mia", mi alzo in piedi fissando le sue labbra contorte in una smorfia "sai già cosa intendo Draco" dico con tutta tranquillità, "No. Non lo so. Sono curioso dimmelo tu...dai".
Sospiro "Draco...", rotea la lingua dentro la bocca, "No. Ora voglio saperlo", "Draco... dai smettila...", si avvicina pericolosamente, mi afferra il collo e mi sbatte al muro. Sobbalzo.
"Dimmelo" dice con cattiveria mentre la sua mano aumenta la presa sul mio collo, "Draco lasciami", quasi mi mancava il respiro, i suoi anelli incidevano il mio delicato collo.

Di colpo lascia la presa e appoggia le mani ai lati intrappolandomi al muro, "sei impazzito Draco" i miei occhi sono fissi sui suoi, "allora vuoi dirmelo?", "sei serio Draco! mi stavi per strangolare...sei solo un ragazzo viziato".
"Fanculo" esce dalla camera, "No. Aspetta Draco!" lo seguo fino davanti alla sua stanza, ma non esita a sbattermi la porta in faccia, "Draco!" busso alla porta, "Draco! Apri!" aumento i colpi sulla porta, "mi dispiace", sapevo di aver detto una stronzata è che ero arrabbiata.

Avevo bisogno di un caffè, così mi diressi verso la cucina, afferro la mia tazza e mi preparo un buon caffè macchiato, la sala comune era silenziosa, oramai erano le 19.30 e tutti stavano in sala grande per la cena.

Mi accomodai sul divanetto in pelle immersa nei miei pensieri, avevo davvero detto a Draco che era un ragazzo viziato? Aveva davvero cercato di strangolarmi? O mi stavo immaginando tutto? E poi perché abbiamo litigato? Sono gelosa del fatto che lui entrerà sicuramente nel lumaclub senza sforzi?

Fui interrotta dal rumore della porta della sala comune che sbatteva e il piagnucolio di una ragazza, che senza fermarsi salii le scale verso il dormitorio.

Dovevo distrarmi così la seguii e bussai alla sua porta. "Pansy sono Y/n, tutto ok?", lei singhiozzando mi rispose "vattene puttanella", sbuffai e aprii la porta, "ho detto di andartene puttanella", alzai gli occhi al cielo "si, e io ti avevo detto di non chiamarmi puttanella".

Il silenzio calo nella stanza, si sentivano solo i leggeri respiri di Pansy che piangeva mentre se ne stava lì seduta sul suo letto.
Ci fu una tensione di imbarazzo, "Pansy so che non siamo amiche, peró se ti va di parlarne...", subito mi interrompe "non ho niente da dirti puttanella", mi voltai e prima di andarmene conclusi "beh- se cambi idea sai dove trovarmi".

Uscii dalla stanza e raggiunsi la mia che era proprio in parte alla sua, chiusi la porta aprii il rubinetto dell'acqua per riempire la vasca da bagno, accesi delle candele al profumo di lavanda raccolsi i capelli per non bagnarli e mi feci un bagno caldo, proprio quello che ci voleva.

Mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte rimanendo a fissare il soffitto pensando, il bagno caldo avrà potuto calmarmi ma il senso di colpa mi divorava, avrei voluto studiare ancora un pochino per il test di domani, ma non ci riuscii.
Restai lì immobile sotto le mie soffici coperte in seta in una stanza buia illuminata da qualche candela mentre con la mano giocherellavo con la collanina che Draco mi aveva regalato. E mi addormentai pensando a lui.

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~Spazio autrice~

-Secondo voi Y/n ha fatto bene a chiamare Draco "ragazzo viziato"?

-Draco si sarà sentito offeso?

-Avete qualche idea del perché Pansy stava piangendo?

TOO TOXIC //Draco Malfoy//Onde histórias criam vida. Descubra agora