Do you want me like I want you? {Bakugou KatsukixReader}

#24

Skipe time

T/n pov

Le lezioni erano finite.

Io riordinai la mia cartella, salutai i miei compagni e mi diressi con Katsuki verso l’uscita.

Dopo essere arrivata insieme a lui vicino al cancello d’uscita della scuola lo salutai, dandogli un veloce bacio e dicendogli che ci saremo visti dopo.

Lui era un po’ titubante sull’lasciarmi andare.

Probabilmente voleva passare più tempo con me.

Ma io avevo dei doveri da rispettare.

Però devo ammettere che mi dispiaceva vederlo così.

Lui voleva fingere che non gliene interessasse più di tanto, ma io lo conoscevo bene…

Quella era solo una maschera.

“Tsk, vedi di fare in fretta…” disse lui.

“Certo…il mio turno finisce alle 16.30…dopo di che sarò tutta tua…” dissi io sorridendogli.

Lui annuì.

Dopo di che mi avviai verso il bar dell’signor Amane.

….

Una volta arrivata, entrai, andrai nell’retro dove c’erano gli armadietti ed indossai la divisa.

Quell’giorno non c’eravamo solo io e il signor Amane.

C’era anche una mia collega ad aiutarmi…

Carla.

Lei era una donna di mezza età…

Da quello che sapevo aveva due figli maschi, che andavano alle elementari.

E il marito invece faceva l’impiegato in un’azienda.

A volte mi chiedeva di prendermi cura dei due bambini, quando lei e il marito non potevano.

Loro erano molto educati…

E non mi davano particolari problemi.

Mi vedevano come una specie di sorella maggiore.

Era una signora molto gentile e simpatica e andavamo molto d’accordo.

Uscì dall’retro dell’bar con la mia divisa addosso…

E affiancai la mia collega.

Il signor Amane mi sorrise.

Lui era sempre dietro il bancone degli alcolici a pulire i bicchieri.

I clienti quel giorno non erano tanti.

E l’atmosfera era abbastanza tranquilla.

Mentre Carla finiva di servire un tavolo io mi misi a pulire per terra…

….

Il mio turno di lavoro finì.

Il lunedì di solito il signor Amane mi lasciava andare prima.

Di solito non c’erano mai molti clienti.

Mi rivestì e andai a salutare Carla e il mio capo…

“Io allora vado…se domani ha bisogno di me non si faccia problemi a chiamarmi…” dissi.

“O cara, come sei giudiziosa, ma domani è il tuo giorno libero…e qui ci sono già Rioko e Carla ad aiutarmi…questo vecchietto non avrà problemi…” disse.