06.

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CHAT DI WHATSAPP

Amine
Ehi Gio, come stai?

Tu
Ciao! Che piacere sentirti
io tutto bene, te?

Amine
Non mi lamento

Amine
Che si dice a Roma?

Tu
                                            Solite cose

                                                                                 Tu
                                             È sempre bello tornare

Amine
Ti capisco

Amine
Con Mattia?

Tu
Non mi scrive dal giorno che me ne
sono andata da Londra

Tu
Perché me lo chiedi?

Amine
Perché c'è una cosa che devi sapere

                                         Tu
                                            Okay, dimmi pure

Amine
Non posso dirtela qua

Amine
Quando pensi di risalire a Milano?

               Tu
       Credo Giovedì

Amine
Perfetto, ti va se ne riparliamo Giovedì?

Amine
Magari davanti ad un caffè?

                                                         Tu
                         D'accordo, va bene

VITA REALE

Arrivata nel luogo dell'appuntamento con Amine presi posto in uno dei tanti tavolini al di fuori del bar, era una bella giornata, raro vederne una così a Milano, questo era forse uno dei pochi e unici difetti che ritrovavo nella città, iniziai ad ordinare qualcosa da mettere sotto i denti dato che la mattina stessa, per la troppa fretta non avevo fatto colazione così ora avevo la pancia che brontolava e un leggero malditesta che iniziava a farsi sentire.

"Mi dispiace averti fatta aspettare, sei qui da molto?" Mi chiese il moro attirando la mia attenzione, sorrisi per poi scuotere la testa e alzarmi dalla sedia per salutarlo.

"No tranquillo, non ti preoccupare, come stai?"

"Tutto bene te? Ti vedo bene"

"Si, sto bene, super impegnata ma meglio così, quando tutto è troppo tranquillo mi annoio"
Affermai per poi ringraziare il cameriere che arrivò con il mio caffè e i miei pasticcini.

"Posso portarle qualcosa?" Domandó il cameriere rivolgendo lo sguardo verso il ragazzo seduto alla mia sinistra.

"Il suo stesso ordine andrà benissimo"

"Allora, di cosa mi vuoi parlare?" Chiesi curiosa portando la tazzina bianca alle labbra bevendone il contenuto.

"So che mi dovrei fare i fatti miei, la vostra storia non mi riguarda, ma sei una ragazza seria e credo che tu abbia il diritto di sapere la verità"

"Non ti sto seguendo, parli di Mattia?" Chiesi per poi vederlo acconsentire.

"Si, qualche giorno fa mi ha chiamato, erano le tre di notte, era ubriaco marcio e la tua amica era lì con lui" Affermò guardandomi con dispiacere, aveva sganciato una bella bomba, non mi interessava più di tanto di Mattia, infondo la nostra storia era agli inizi, anche se per esserlo avevamo corso un po' troppo, il problema era Alessandra, la mia migliore amica dalla culla, eravamo praticamente cresciute insieme, sapeva tutto di me, i miei genitori la consideravano come una seconda figlia e io beh, come una sorella.

Questa notizia mi aveva destabilizzata, continuavo a tormentarmi di domande da minuti ormai, non sapevo cosa dire, così restai in silenzio incassando i colpi, decisi di utilizzare l'unica arma che mi riusciva meglio, l'indifferenza.

Instagram | Rondodasosa Where stories live. Discover now