08.

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@giofoglietti96 ha aggiunto qualcosa alla sua storia

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⤵️ @rondodasosa ha risposto alla tua storia

rondodasosa
Sono in aeroporto, mi sto per imbarcare

rondodasosa
Dovrei arrivare a Milano tra qualche ora

giofoglietti96
Non sono a Milano
e non ho voglia di vederti

rondodasosa
Lo so, ho bisogno di parlarti

giofoglietti96
Ma ci leggi?

giofoglietti96
Non ho voglia né di vederti né di parlarti

               giofoglietti96
                     È tutto molto chiaro

               giofoglietti96
           Ti sei scopato quella che credevo
                         fosse la mia migliore amica

rondodasosa
Ero incazzato con te
e lei mi provocava

                             giofoglietti96
     Ah quindi ora la colpa è mia
se te la sei scopata?

rondodasosa
No, non ho detto questo

rondodasosa
Senti, non voglio litigare con te

rondodasosa
Mandami l'indirizzo
così domani ti passo a prendere

              giofoglietti96
      Io non ti mando proprio un bel niente

VITA REALE

Mi strinsi un po' di più nel mio plaid in lana rosso per poi uscire fuori dal balcone a godermi il paesaggio, aveva da poco smesso di nevicare e i sentieri erano innevati proprio come le strade principali, abbellite da allegri pupazzi di neve e festoni natalizi.

"Non riesci a dormire nemmeno tu?" Mi chiese mio fratello interrompendo i miei pensieri, facendomi sobbalzare.

"Giusè! Mi hai fatto prendere un colpo, non farlo mai più, piuttosto, tu che ci fai ancora sveglio?"
Domandai preoccupata, in risposta alzó le spalle per poi prendere posto accanto a me sul divanetto in vimini, qualcosa non andava, lo avevo capito dal suo sguardo perso nel vuoto, infatti, dopo qualche minuto, ruppe il silenzio con una domanda.

"Tu credi che nostra madre e mio padre risolveranno mai?"

"Non lo so, ma lo spero davvero" Affermai sincera prendendo posto sulle sue gambe, dopo poco sentimmo la porta di casa aprirsi e nostra madre venire diretta verso di noi.

"Ragazzi ma che ci fate qui fuori? Forza rientrate si muore di freddo"

"Allora? Avete parlato?" Chiese impaziente mio fratello.

"Certo amore, non è andata nel migliore dei modi, ma non vi preoccupate"

"Ah Gio, quasi dimenticavo, c'è un ragazzo qui fuori dalla porta che chiede di te, è stato molto insistente e per di più sembra anche ubriaco" Continuò mia madre per poi dirigersi insieme a mio fratello al piano superiore, scossi la testa e come un fulmine mi diressi verso la porta d'entrata, con quale coraggio si presentava qui, in casa mia e per di più ubriaco marcio?

"Gio" Affermò entusiasta cercando di buttarsi tra le mie braccia ma di colpo mi scansai, facendo comparire sul suo volto uno sguardo triste, quasi deluso.

"Che ci fai qui? E come ti è venuto in mente di ubriacarti?" Chiesi con voce dura incrociando le braccia al petto.

"Te lo avevo promesso, mi sei mancata molto" Biascicò per poi scoppiare in una fragorosa risata ed entrare in casa.

"Vado a prenderti un bicchiere d'acqua, non muoverti da qui" Affermai facendolo sedere sul divano ma lui mi afferrò la mano scuotendo la testa.

"Non andare via, resta qua" Mi sorrise sincero trascinandomi sulle sue gambe, cercava conforto ma io non avevo intenzione di compatirlo, mi aveva ferita.

"Scusami Gio, non volevo farti del male, perdonami"

"Non volevi ma lo hai fatto, non si può tornare indietro, Mattia" Affermai risoluta guardandolo negli occhi ma lui in risposta scosse la testa per poi sorridermi sghembo, stavo per incazzarmi.

"Cosa c'è ora?"

"Sei l'unica che mi chiama Mattia, a parte mia madre" Rise.

"È il tuo nome, perché non dovrei farlo?"

"Io sai cosa vorrei fare?" Chiese ovvio facendo scorrere entrambe le mani sui miei fianchi, cercai con tutta me stessa di allontanarmi da lui ma questo mi fu praticamente impossibile, così ricambiai con le sue stesse mosse, sfilandogli la maglietta, la sala era buia, gli unici rumori percepibili erano i nostri respiri e lo scoppiettare del legno all'interno del caminetto, che rendeva la situazione ancora più calda, con le dita percorsi i lineamenti del suo tatuaggio alla bocca della pancia fino a scendere sull'elastico dei pantaloni ma lui ribaltó la situazione facendomi ritrovare stesa sul divano, con il suo busto tra le mie cosce, afferrò dalla tasca dei pantaloni il portafogli contenente il condom per poi guardarmi corrucciato.

"Che succede?" Domandai in un sussurro baciandogli la schiena.

"Domani te ne pentirai?" Chiese indicandoci.

"No, dovevo esserlo già dall'inizio, ma non lo sono" Affermai per poi vederlo acconsentire e con una mano sistemarmi qualche ciocca ribelle dietro l'orecchio, lo baciai facendomi spazio tra le sue gambe mentre in lontananza il cielo iniziava a colorarsi di rosa.

Instagram | Rondodasosa Where stories live. Discover now