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@giofoglietti96 ha aggiunto qualcosa alla sua storia

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rondodasosa
Sei tornata quindi

             giofoglietti96
        Si, ho uno shooting questo pomeriggio

rondodasosa
Dove?

giofoglietti96
Che ti interessa?

rondodasosa
Voglio esserci per la bambina, le ho fatto un regalo, vorrei darglielo

giofoglietti96
Non ha bisogno di regali

rondodasosa
Che ne sai tu di cosa ha bisogno eh?

rondodasosa
E poi ho tutto il diritto, sono suo padre

    giofoglietti96
  Te lo ricordi solo quando ti fa più comodo

rondodasosa
Ti avviso Gio, non ho voglia di discutere

rondodasosa
Dimmi dove hai lo shooting

giofoglietti96
Ti mando la posizione su whatsapp

VITA REALE

"Che ci fa lui qui?" Mi chiese sorpreso Ludovico facendomi voltare lo sguardo, rivederlo dopo così tanto tempo era stato strano, aveva i capelli racchiusi in delle treccine, una tuta blu, probabilmente della sua collezione, che gli fasciava perfettamente il corpo e in entrambe le mani teneva due buste bianche.

"Gio, tra cinque minuti riprendiamo" Mi informó Elena, la mia segretaria, la ringraziai per poi avvicinarmi alla sua figura, poggiata sullo stipite della porta d'entrata, intento a guardare il telefono.

"Alla fine sei venuto" Affermai attirando la sua attenzione.

"Già, credo proprio che ne sia valsa la pena" Ammiccò guardando il mio petto leggermente scoperto così fui costretta a stringermi di più nella mia vestaglia in raso.

"Non serve che ti copri, ti ho vista in ogni sfaccettatura" Rise.

"Sei venuto solo a portarmi il regalo, non farti strani film in testa"

"Perché non la smetti di essere così acida e ne parliamo?" Scossi la testa.

"Non abbiamo nulla da dirci, devo tornare a lavoro, lascia pure il tuo regalo lì" Dissi indicando il tavolino per poi ritornare al lavoro, quando mi voltai per vedere l'orologio appeso al muro lo vidi, era rimasto lì, seduto sul divano ad aspettarmi.

"Non dovevi tornare a casa?" Domandai retorica uscendo dalla sala.

"Ci stiamo andando" Mi bloccai sul posto guardandolo corrucciata.

"Che significa?"

"Ho comprato una casa, per me, per noi"

"Io ho già una casa Mattia" Affermai dura.

"Lo so ma pensaci bene, la bambina potrebbe vivere meglio se stiamo insieme" Affermó aprendomi la portiera della macchina.

Eravamo in macchina da un'oretta circa, avevamo fatto una leggera sosta per prendere la bambina dalla babysitter, il viaggio era stato tranquillo, mi piaceva vedere il paesaggio cambiare, avevamo lasciato i grigi palazzi di Milano per dare spazio ad un verde che non avevo mai visto.

"Allora? Come ti sembra?"

"È molto bello, sembra piacerle" Affermai con un dolce sorriso sulle labbra vedendo la bambina correre nel piccolo giardino, Mattia la raggiunse prendendola per mano.

"Ti abbiamo fatto un regalo, mamma"

"Davvero?"

"Ma è bellissimo" Esclamai alla vista della margherita per poi scompigliarle i capelli facendola ridere.

"Ti piace stare qui amore?" Le chiesi dolcemente stringendola tra le mie braccia, lei in tutta risposta sorrise.

"Quindi è un si?"

"Si, credo proprio di sì" Sorrisi per poi sentire le sue labbra sulle mie.

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