XXXII

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«Ma chi me l'ha fatto fare...» sospirò Jimin mentre si abbottonava con attenzione la camicia di seta blu che aveva scelto di indossare per la serata che li aspettava.

Jungkook aveva proposto al minore di uscire, andare in discoteca e divertirsi come dei sedicenni, non che Jimin fosse poi così tanto grande. Inizialmente aveva rifiutato ma quando il corvino iniziò a mettere il broncio gli fu praticamente impossibile dire di no, e accettò.

Più pensava alla sua prima volta in una discoteca e più si sentiva male, non era una cosa che voleva ricordare eppure quei momenti erano impressi nella sua mente.
Quel signore che gli ballava praticamente addosso, mentre si strusciava su di lui.
Jimin rabbruvidì al solo pensiero.

«Ehi...tutto oke?» gli domandò Jungkook che era poggiato allo stipite della porta.

«Oh si si...tranquillo» Jimin dovette sforzare un sorriso per tenere calmo il corvino, ma quest'ultimo aveva imparato a riconoscere i sorrisi veri e falsi del minore.
Quello era uno falso.

«Dai dimmi che hai» si mise seduto sul letto mente lo guardava aspettando che il problema che tormentava Jimin sarebbe venuto fuori.

«Aish...devo proprio?» chiese il minore mettendosi seduto proprio davanti al ragazzo che annuì.

«Non ho un bel ricordo delle discoteche...la prima volta un signore sulla trentina si strusciava su di me, la seconda volta per poco non finivo in ospedale, la terza volta mi ruppi il polso perché un cretino mi spinse contro il muro...e oggi, non lo so» sospirò Jimin facendo sospirare anche il corvino.

«Allora facciamo così...ti sto vicino vicino...cioè no che ballo con te eh, se trovi un bel ragazzo balla con lui ma prima presentamelo, ci parlo io» gli fece l'occhiolino prima di alzarsi.

[...]

«Allora come ti sembra?» domandò Jungkook al minore una volta che furono dentro la discoteca. 

«Rumorosa...» disse il biondino guardandosi attorno. Troppa gente per i suoi gusti e soprattutto troppo caos. La musica alta, gli schiamazzi delle persone, Jimin non voleva restare lì per troppo tempo.

«Mh...allora vai a cercare qualche bel ragazzo con cui ballare, poi fammelo conoscere e vedrò se va bene o no. Va bene?» 

«Mh...va bene Kook» disse Jimin prima di sparire tra la folla che ballava senza un vero e proprio ordine di passi.

Jungkook avrebbe negato ogni tipo di ragazzo per Jimin, quindi si era messo seduto su una poltroncina mentre guardava il suo bicchiere piano di alcool. Ci stava mettendo troppo tempo il biondino per i suoi gusti.
Mezz'ora...troppo tempo.

«Ehm...si è come il mio fratellone» la voce soave del biondino giunse all'orecchio di Jungkook che posò il bicchiere sul tavolino per poi alzarsi.

«Ecco è lui Jungkookie» disse Jimin presentando il maggiore al suo nuovo amichetto.

Il ragazzo che aveva trovato il minore era simile al corvino -di corporatura-. Aveva le spalle grandi e le braccia muscolose, proprio come le gambe e il petto che si intravedeva dalla camicia rosa di seta che indossava. Labbra decisamente meno carnose rispetto a quelle di Jimin.
Del resto era apposto.

«Come ti chiami? Quanti anni hai? Sei gay, bisessuale?» il corvino iniziò a fargli mille domande ma il biondino lo fermò in tempo.

«Mi chiamo WenJun, ho vent'anni e non ho un vero e proprio indirizzo sessuale» disse il ragazzo dai capelli rossicci, sicuramente tinti.

«Mh...e sentiamo lavori?» disse Jungkook mostrando una faccia poco convinta. In realtà non voleva lasciare Jimin in altre mani che non fossero le sue.

«Lavoro in un'agenzia di moda» sorrise.

«Cosa ti piace di Jimin?»

«Bhe ci ho parlato solo dieci minuti...ma è molto simpatico e gentile»

«Non posso darti torto su questo...ma tu non vai bene per il mio Jiminie»

ma tu non vai bene per il mio Jiminie»

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Quanto è bello Jungkook geloso?💁

𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora