Il nostro Piccolo Infinito || The Maze Runner (IN REVISONE)

3. La Festa

~"Faded" -Alan Walker~

Mentre Gally si avvicina al falò io mi fermo poco prima di arrivarci. Mi giro e vedo un tronco lasciato orizzontalmente per terra che si affaccia verso la porta principale e non è molto lontano dal falò. Così mi dirigo verso d'esso a passo spedito per lasciare quel branco di ragazzacci. Mi siedo per terra appoggiando la schiena sul tronco. Non è che sia molto comodo, il legno è duro e la corteccia mi fa male alla schiena ma sempre meglio che stare lì al falò.

Sento dietro di me i ragazzi che fanno festa, il fuoco che scoppietta e il fumo che si alza su in cielo. Bevono, mangiano e ridono senza pensare ad altro che divertirsi. Sembrino così...liberi. Felici. Come fanno
un quadrato mi di mura?

Alzo la testa per vedere le stelle: sono davvero belle. Come luccicano nel cielo scuro della notte. E poi la luna, c'è la luna. Un'enorme palla bianca che risplende sovrastando il resto della luce prodotta dalle piccole stelle.
Mi fanno sentire così libera, piena di vita. Tutto l'opposto di come sto adesso.

Ma il momento viene spezzato dai passi di qualcuno che si avvicina e si siede accanto a me.

M: A quanto pare ti piacciono le stelle.

V: Non so se mi piacciono ma mi fanno sentire libera. Comunque -dico per evitare il discorso- ti ho visto tornare dal labirinto. Perché tu e Ben potete entrarci e gli altri no?

M: Perché io sono un velocista. I velocisti sono gli unici che possono entrare nel labirinto e tutti i giorni ci entriamo per mapparlo per trovare una via di uscita

V: Ah, allora non siete degli sfaticati come pensavo. Da quanto tempo lo mappate?

M: Simpatica. Gli mappiamo da poco più di tre anni

V: E non avete ancora trovato una via di uscita? -dico sorpresa spalancando gli occhi fissandolo-

N: No Fagiolina, perché il labirinto cambia tutte le notti

M: Hey, ciao Newt -dice alzandosi per salutare l'amico-

V: Ciao Newt -dico senza rivolgergli lo sguardo-

N: Finalmente mi rivolgi la parola senza aggredermi

V: Sta zitto e non rompere se non vuoi ritrovarti senza un braccio

N: Okay, okay ma sta tranquillo

Gli faccio una linguaccia e torno a guardare le porte del labirinto.

Anche Newt si unisce a noi sedendosi sempre accanto a me ma a sinistra. Entrambi i ragazzi hanno un piatto e un barattolo con dentro una bevanda puzzolente in mano che mi disgusta e anche non poco. Sembra piscio mischiato a uova marcie.
All'improvviso sento una specie di urlo proveniente dal labirinto e, senza pensare a quello che stavo facendo, afferro il braccio di Minho e mi stringo a lui spaventata. Sento subito il suo battito che mi rassicura, mi sento... Protetta.

M: Hey Pivella ti senti al sicuro con me, vero? Almenno ti piace stare vicino a me -dice con un piccolo sorrisetto soddisfatto stampato in faccia-

Dopo quella frase mi accorgo di essergli completamente appiccicata a lui. Mi stacco e mi rientro a posto come se nulla fosse successo.

N: Quello era un dolente -spiega il biondino- Non ti preoccupare non ti può fare niente. Nella radura sei al sicuro.

V: Cosa sarebbe un dolente? -chiedo iniziando a mostrare un pò di interesse-

N: Mi pareva strano che facessi così poche domande. Probabilmente eri troppo spaventata, dico bene?

Guardo Newt con gli occhi spalancati come per fargli intendere che volevo una risposta. Poi Minho mi guarda.

M: Eh si Newt non si risponde ad una domanda con un'altra domanda -dice come per aiutarmi-

Capisco solo poco dopo che il suo tono era ironico e mentre sto per dire qualcosa i due ragazzi scoppiano a ridere.

V: Cavolo, siete proprio dei rompi balle

Mi alzo scansando da me Newt che si era appoggiato alla mia spalla con la sua. Faccio per andarmene verso la capanna ma Minho mi afferra saldamente il braccio costringendomi a girarmi.

V: Che vuoi Minho? - lo guardo scocciata

M: Ma dai Victoria non te la prendere volevamo solo sdrammatizzare la situazione

V: Si sdrammatizzare la situazione prendendomi in giro, bella mossa, complimenti -dico tirando via con forza il braccio dalla presa di Minho- Scusate ma ora me ne vado a dormire

Con passo veloce e braccia incrociate al petto cerco di raggiungere la  capanna prima che qualcun'altro possa fermarmi.

G: Pivella dove pensi di andare. Non è ancora ora di coricarsi -mi urla ridendo- Quei due sono stancanti vero? Vieni da me allora dai

V: Non ti ci mettere pure te, Gally. Già Minho e Newt hanno rotto abbastanza. Io vado a letto, punto. Non rompete -mi giro dall'altra, dando le spalle a Gally, per dirigermi alla capanna-

G: Eddai non fare la permalosa, non sono carine le ragazze facendo così

V: Ah ma davvero? Sai cosa ti meriti adesso?

Mi giro di scatto e vado diretta da Gally, alzo il braccio e li tiro uno schiaffo in faccia così forte da lasciargli il segno. Un coro di ragazzi esulta e fischia.

X:  Ma Gally, da quando ti lasci picchiare da una bambina

V: Non sono una bambina!

G: State tutti zitti e lasciatela andare

Gally non mi guarda neppure negli occhi ma si vede che sapeva di meritarselo. Non aggiungo altro e vado via.
Mi stendo sulla mia amaca e chiudo gli occhi.

Delle luci. Computer. Gente che gira per una stanza. Una voce che dice "Wicked è buono". Una donna mi fissa. Urlo dallo spavento e capisco che è solo un sogno ma ormai è troppo tardi, ho svegliato tutti. Noto che Newt si avvicina a me ma io mi stendo di nuovo e mi giro dall'altra.

N: Tutto bene Fagiolina? -dice appoggiando una mano sul mio braccio-

V: Si non ti preoccupare, torna pure a dormire -dico scocciata ma infondo quel contatto con Newt mi ha fatto stare meglio-

Come con Minho ieri sera, anche se sono antipatici mi sento a sicuro con loro.
Sento Newt allontanarsi da me e solo in quel momento chiudo di nuovo gli occhi per poi finire in un sonno profondo.

Angolo autrice
Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Come state? Allora, che dire, finalmente una donna che si faccia rispettare. Comunque la storia mi piace, devo dire la verità e mi diverto pure a scriverla. Spero che piaccia pure a voi. Alla prossima Radurai👋♥️.
~blackpeach🖤