5.

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Mi fermai ad "ammirare" quella porta, finché Bob mi prese il braccio costringendomi ad entrare, inutile dire che mi stavo cagando addosso.

La porta si aprì. C'era una cattedra con una sedia, quadri, e altri comodini, era tutto nero. Ammetto che era bello tutto quel nero opaco, sembrava uno studio...suppongo quello del capo? Fatto sta che dentro non c'era nessuno a parte l'aria fredda che mi fece venire la pelle d'oca.

<< dove cazzo è? >> disse il pelato, Bob.
<< non lo so dovrebbe essere qui...dai lasciamola abbiamo fatto come ci ha chiesto, noi abbiamo finito >> disse la voce un po' incazzata di Jack.
<< MA VI PARE? MI METTETE DENTRO UN FOTTUTO SACCO CHE PUZZA DI MERDA E ADESSO MI LASCIATE QUI SENZA UNA SPIEGAZIONE?!!! >> a quel punto scoppiai. Mi misi a gridare e diventai un pomodoro.
<< si proprio così ragazzina, mi piace il tuo caratterino ma adesso dobbiamo andare >> disse Bob toccandomi il viso con quelle mani putride.
<< non sta a noi darti spiegazioni, a noi danno solo i soldi poi il resto non ci importa, ciao bambolina. >> disse serio Jack, non gliene importava nulla.

Mi lasciarono lì, con la porta chiusa a chiave...da sola.

Sbuffai pensando a quello che fosse successo, ero ancora incredula. Sobbalzai dal nulla pensando al mio cellulare, era ancora in tasca?
Lo presi al volo ma era spento..
<< ecco perché me l'hanno lasciato...grandioso >> dissi ironicamente sbuffando.

Mi misi a girare per la stanza ammirando l'arredamento moderno, devo ammettere che era davvero tutto molto bello, e sicuramente costoso.

Iniziai a vagare con la mente pensando che dal nulla qualcuno avesse aperto quella dannata porta, che mi prendesse i fianchi e che mi baciasse violentemente e appassionatamente...diciamo che stavo facendo film mentali con questo presunto "capo" come nel film 365 giorni. Si ero abbastanza annoiata ad arrivare a questo punto.

Mi sedetti sulla sedia in pelle nera, era molto comoda, però faceva puzza di droga...

Mi alzai di botta appena sentii una serratura aprirsi, impallidii...avevo paura. Sarei morta?

La porta di aprii ed entrò un ragazzo alto, biondo con occhi grigi e verdi, mi guardò anzi mi studio attentamente prima di aprire bocca.

<< Ei guarda chi abbiamo, il capo non scherzava...sei da scopare >> disse malizioso con le mani sul mento.
Non sapevo che fare, scappare? C'era lui davanti alla porta...non era molto muscoloso però sapete...era più forte di me ugualmente.

Dopo qualche minuto decisi di aprire anch'io bocca non volevo sembrare una bambina indifesa troppo impaurita per parlare.
<< adesso mi spiegato che CAZZO STA SUCCEDENDO ?! >> dissi spruzzando veleno e cattiveria per farlo intimorire almeno un po'. Inutile dire che non funzionò...si avvicinò in modo violento, me lo trovai faccia a faccia...mi sbatté nel muro bloccandomi.

<< senti piccola troietta calma gli ormoni con me, o non ti finisce bene. >> disse con tono minaccioso e come sempre..malizioso.
<< comunque sta tranquilla, non sarò io a farti del male. >> disse allontanandosi da me, con un tono tranquillo. Beato lui, io ero terrorizzata.
Che voleva dire "non sarò io" ? Qualcuno mi avrebbe fatto del male?
<< mi stai ascoltando?! Non mi piace la gente che mi ignora. >> disse riavvicinandosi pericolosamente. Io annuii soltanto,non volevo dire nulla di sbagliato...mi avrebbe alzato le mani addosso, ne ero sicura.
<< bene...il capo arriverà tra due ore, adesso andiamo. Non possiamo stare qui dentro o ci farà il culo ad entrambi >> disse prendendomi il polso e uscendo dalla porta nera dello studio.

Ero confusa, stavamo camminando non so dove, ma una domanda mi frullava la testa...chi cazzo era questo capo?!

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SCUSATE GLI ERRORI MA IL CORRETTORE AUTOMATICO COMPLICA LE COSE, SPERO VI PIACCA.

~ Giorgia 💋

~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨~ Dylan O'brien Where stories live. Discover now