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Strizzai gli occhi pronta a morire...ma quello sparo non arrivò mai..(?)

Riaprii lentamente gli occhi e vidi la guardia a terra in una pozza di sangue e Davis in piedi con una pistola in mano.

<< R-RACHEL. >> corse ad abbracciarmi.
<< stai bene? >> mi ispezionò il corpo preoccupato.
<< si Davis sto bene grazie...tu come mai sei in questa parte? >> domandai curiosa.
<< avevo sentito urlare e quindi sono corso qui. >> rispose ovvio.
<< D-Davis...io non ho urlato? >> lo guardai confusa a preoccupata.
<< allora quella era..>> bisbigliò.
<< GRETA! >> gridammo all'unisco.
<< merda da dove l'hai sentita? >> chiesi gesticolando nervosamente.
<< veniva da questa parte...tu non hai controllato i camerini? >> chiese spazientito.
<< ho controllato quelli del corridoio di destra, quelli di sinistra non ci sono riuscita...SARÀ LÌ! >> urlai a bassa voce.
<< cerchiamola! Subito! >>

DYLAN'S POV.

<< ok Jack siamo sopra la stanza 5B adesso scendiamo silenziosamente e iniziamo a controllare tutto il reparto ok? >> cercai di spiegare cosa dovevamo fare al mio amico.
Lui annuì.

Andai giù con il busto e mi dondolai con le braccia ancora attaccate al condotto, poi scesi il più silenziosamente possibile.
Jack fece la stessa cosa e si affiancò a me.

La stanza era un reparto di laboratorio, c'erano strumenti da scienziati, marchingegni strani e altre cose varie. Tutto era interamente bianco, mi sentivo in un'ospedale.
In questa grande stanza c'erano altre tre porte che suppongo erano quelle che portavano al resto del reparto meccanica.

<< allora Jack adesso con molta cautela cerchiamo ovunque il pezzo...sai com'è fatto vero? >> chiesi a quella zucca vuota.
Lui annuì poco convinto e cominciò a cercare facendo un casino tremendo.
<< Ei JACK JACK STAI FERMO! >> urlai a bassa voce.
<< qual è il problema?...non dobbiamo cercare? >> chiese ingenuamente.
<< si ma se fai tutto questo baccano ci troveranno in meno di un secondo testa di cazzo! >> gesticolai nervoso per la sua stupidità.
<< oh si scusa. >> rispose ricominciando a cercare silenziosamente.

Iniziai a cercare anch'io, dentro cassetti, armadi, scaffe....ma niente non c'era traccia del pezzo.

<< qui non c'è niente. >> sbuffò seccato.
<< ok allora andiamo ad aprire quelle tre porte una alla volta e cerchiamo anche lì. Sta sempre dietro di me ok? >> presi la pistola e la misi pronta a sparare.
Jack aprì molto lentamente una delle porte, sbirciai puntando sempre con la pistola, e non appena mi accertai che non ci fosse nessuno, entrai.

<< via libera. >> informai il mio compagno.

Appena entrai rimasi a bocca aperta...la stanza era piena di robot...spenti fortunatamente.

Ce n'erano più o meno una decina

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Ce n'erano più o meno una decina...erano fatti molto bene ma erano disattivati, quindi suppongo che Thomas non aveva ancora aggiustato il pezzo.

<< cazzo Dylan...>> sussurrò sbarrando gli occhi.
<< Jack se fanno un minimo movimento...scappa. >> dissi serio.

Se uno di quei robot si sarebbe acceso quella stanza sarebbe diventata una carneficina.
Quei robot non erano robot normali o voci metalliche come Siri, noooo quelli ti infilzavano lo stomaco con una lama e ti uscivano tutte le budella. Ma cosa potevamo aspettarci da dei robot usati per la GUERRA? Che si guardassero Cenerentola? Non credo proprio.

Cominciammo a cercare ma del pezzo nessuna traccia...

<< Ei Dyl...guarda. >> mi richiamò jack osservando da dietro uno dei robot.
<< che c'- >> mi interruppi non appena trovai il pezzo all'interno la schiena di quel rottame.
<< lo prendo? >> chiese jack avvicinandosi lentamente.
<< NO! Non lo toccare, una mossa sbagliata e questo coso ci stacca la testa. >> urlai a bassa voce.
<< e come facciamo a prenderlo allora? >> chiese preoccupato.

In realtà non ne avevo la più pallida idea, ma toccare uno di quei cosi sarebbe stato fin troppo pericoloso.
Erano spenti si, ma se il pezzo fosse stato completo c'era la possibilità che quel robot fosse acceso pronto ad attaccarci.

<< Dyl! Non possiamo stare qui a guardalo e basta! Dobbiamo prenderlo! >> jack mi risvegliò dal mio stato di trans.

Nella vita bisogna rischiare...

RACHEL'S POV.

Cercammo in tutti i camerini ma di Greta neanche l'ombra.

<< abbiamo cercato ovunque...>> sospirò affranto Davis.
<< no non può essere lei è qui! L'hai sentita anche tu! È qui me lo sento...è solo nascosta. Insomma pensaci in un edificio così grande pensi veramente non ci siano nascondigli segreti?! >> chiesi nervosa.
<< hai ragione ma non sappiamo più dove controllare! >> urlò a bassa voce.

Stavo per rispondergli ma un urlo femminile mi fece gelare il sangue.

<< ERA GRETA! >> urlai.
<< cazzo cazzo cazzo dov'è?!! >> chiese tra sé e sé Davis tirandosi i capelli.
<< credo di sapere dov'è...ti ricordi la stanza principale? Quella dov'eravamo all'inizio prima di entrare nei corridoi? Non l'abbiamo controllata! >> ricordai gesticolando.
<< cazzo è vero, ANDIAMO! >> cominciammo a correre per tutti i lunghi corridoi.

Sentivo l'adrenalina in me crescere sempre di più, era incontrollabile.

<< Davis qui già siamo passati...>> mi fermai in mezzo al corridoio analizzandolo.
<< ma che dici! >> mi rimproverò.
<< guarda! >> gli indicai lo spigolo del muro che avevano sorpassato poco prima.
<< s-stiamo andando in giro! >> notò lui.
<< perché non riusciamo a raggiungere la stanza principale? >> chiesi più a me stessa che a lui.
<< Rachel...e se la stanza principale fosse chiusa? >> sbiancò.
<< che vuoi dire? >> chiesi non capendo il suo ragionamento.
<< se la porta della stanza principale fosse chiusa...potrebbe essere ovunque! Fra tutte queste porte! >> allargò le braccia indicando il corridoio pieno di porte e portoni.
<< sono troppe! N-non possiamo aprirle tutte ci metteremo due ore! >> mi misi le mani tra i capelli disperata.

Stavo per avere una crisi di nervi.
Perché tutto era così complicato?

<< ok aspetta chiamo Alice per dirle se riesce a vederci dalle videocamere. >> lo informai componendo il numero di Alice nel cellulare.

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Alice: Rachel c'è qualcosa che non va?
Io: si cazzo Ali ci siamo persi! Siamo nei sotterranei e non sappiamo più dove cazzo siamo, stiamo girando intorno da più di mezz'ora e abbiamo sentito le urla di Greta.
Alice: oddio aspetta che controllo se vi vedo...R-Rachel...
io: che c'è?!
Alice: siete circondati da guardie...
Io: COSA?!
Alice: vi vedo siete in mezzo ad un corridoio...non muovetevi! Ci sono una decina di guardie pronti a spara-

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Cadde la linea.

<< che ha detto?! >> mi chiese impaziente il biondo.
<< siamo circondati...>> respirai affannosamente e cominciai a tremare.
<< oddio Rachel calmati cazzo Rachel Rachel! >> gridò Davis prendendomi in braccio per non farmi cadere.
Sentii tutto ovattato e terribilmente lento.

Poi Davis cominciò ad urlare...mi poggiò a terra e cominciò a sparare mentre una miriade di proiettili mi cadevano addosso.
Le guardie ci avevano trovati.

Cercai di respirare ma ero nel bel pezzo di un attacco di panico...NERO.

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Il piano pt. 2

~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨~ Dylan O'brien Onde histórias criam vida. Descubra agora