16.

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Mi svegliai dolorante, e con un mal di testa atroce. Aprii molto lentamente gli occhi e vidi che ero all'interno di una stanza...bianca. Vedevo un po' sfocato e non capivo se fossi in paradiso o all'ospedale, dall'odore di medicine direi la seconda.
Mi guardai un po' intorno nella speranza di vedere qualcuno, ma la stanza era vuota.

Iniziai ad agitarmi, Dylan stava bene? E Jack? E come sono finita qui? Dov'è Davis? E Lydia...

La mia mente fu assalita da immagini vaghe e sfocate, erano piccoli ricordi del giorno X.
Non sapevo cosa fare, stavo fissando la porta aspettando, qualcosa...qualcuno.

Sentii lacrime calde e lente percorrermi delicatamente le guance calde.
Volevo solo sentire la voce di Lydia dirmi "sono qui e sto bene."
Sapevo benissimo che non l'avrebbe fatto...ma ci sperai comunque.

La mia mente era in continuo movimento. Pensieri accavallati e confusi uscivano da essa, mi stava cominciando a far male ancora di più la testa.

D'improvviso delle immagini strane iniziarono a balenarmi in testa. Erano tutti ricordi.

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Il mio sangue scorreva a dirotto e la faccia di Davis era terrorizzata.
Non so come fossi ancora viva...penso che lo sarei stata ancora per poco.
Davis gridava il mio nome ma io non riuscivo a rispondere, lo guardavo e basta.

Gli spari cessarono...era tutto così lento.
Vidi due figure avvicinarsi a me, credo che fossero Dylan e Jack.
L'immagine sfocata di Dylan si avvicinò subito a me. Aveva gli occhi impauriti, aveva paura. Molta.

Un lieve strato umido si posava sul suo occhio, stava per mettersi a piangere.

Io stavo bene, guardavo e ascoltavo il mondo rallentare e farmi spazio tra la vita e la morte.
I miei occhi non riuscivano a stare aperti e nonostante le voci dei miei amici che imploravano di non chiudere gli occhi, io...li chiusi.
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Non so come, ma sono ancora viva.

Quei ricordi mi fecero gelare il sangue nelle vene. Era tutto così inquietante.

I miei pensieri vennero bloccati da qualcuno che spalancò la porta.

Non potevo credere ai miei occhi.
Alice e Marcus.
Avevano la mano sulla bocca e lacrime su tutto il viso, che scorrevano ininterrottamente.
Non ero una bella visione.
Corsero verso di me e mi abbracciarono.

<< Ra-Rachel dove- eri finita!? >> balbettò tra un singhiozzo e l'altro, Alice.

Io non aprii bocca. Non capivo.

Quell'abbraccio durò un'eternità...sentivo le loro guancia bagnate e calde sulle mie spalle.
Ero felice...ma nella mia testa, non so per qualche motivo, c'era una domanda scritta in maiuscolo che rimbombava in continuazione.

DOV'È DYLAN?

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Ei piccolettiii scusate se il capitolo è corto, state tranquilli mi farò perdonare con il 17º 😌😏. Baci.

~ Giorgia 🦂

~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨~ Dylan O'brien Donde viven las historias. Descúbrelo ahora