Primi passi verso un futuro passato

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Egitto

La piramide si stagliava maestosa, proiettando una piacevole ombra che riparava la ragazza dal Sole pungente. L'uomo accanto a lei, la sua guida, si fermò e scese dal cammello per farlo riposare un po.
-"Eccoci, siamo arrivati dove volevi, il mio compenso per favore, così potrò allontanarmi da questo posto."-
La ragazza sorseggiò dell'acqua e lo squadrò.
-"Che c'è? Hai paura delle mummie?"-
Disse ridendo, ma l'altro non sembrava divertito.
-"C'è un motivo se nessuno voleva portarti fin qui. Questo posto è maledetto, la tomba non deve essere aperta o l'ira del faraone sarà inarrestabile. E tu non solo vuoi aprirla, ma cerchi i tesori nascosti nelle cripte, spero solo che la tua morte sarà veloce e indolore. Ora, i miei soldi per favore."-
La ragazza gli lanciò un sacchetto di mazzo di banconote e l'uomo si dileguò velocemente. Mavi spostò lo sguardo sulla piramide, pensando alla "maledizione" nominata poco prima.
-"Mio caro faraone,se busso prima di entrare farai il bravo?"-
Così legò il cammello in una zona d'ombra, sotto un gruppo di palme vicino ad una piccolo pozzo, riempì l'abbeveratoio e carezzò l'animale, per poi entrare nella tomba.

Villa Mikaelson

Owen provò un piccolo brivido di nostalgia, come tutte le volte che tornava a casa. La villa era sempre bellissima, e apparentemente normale. Entrando sentì un silenzio quasi irreale, abituato com'era alle continue discussioni degli zii.
-"Ehy, c'è nessuno? Dov'è il mio tappeto rosso?"-
Freya comparve dalla cucina e si fondò sul figlio
-"Tesoro, è bello averti a casa."-
Disse la strega stringendo il figlio, e venendo stretta da lui. In quel momento, ogni problema non esisteva più, in quel momento l'unica cosa importante era la sua famiglia.
-"La casa è troppo silenziosa, dove sono tutti?"-
Freya accompagnò il figlio in cucina e lo fece sedere.
-"Beh Kol e Davina si sono trasferiti qualche settimana fa, non so bene dove, sai che non amano troppo stare qui. Rebekah e Marcell hanno approfittato del "permesso" di Klaus di stare insieme per girare il mondo. Ogni tanto si fanno sentire. Così qui siamo rimasti solo io, Hayley Elijah e Klaus. Per la maggior parte del tempo è tutto tranquillo, solo ogni tanto Klaus ha qualche istinto omicida quando sente Hayley e Hope parlare di ragazzi, ma lo teniamo a bada."-
Entrambi risero pensando all'ibrido, da tutti temuto, come un semplice padre iper protettivo.
-"E tu come stai? Alla scuola tutti bene? Ogni tanto sento Alaric, dice che stai andando bene, sembri anche più qualificato di alcuni professori."-
Il ragazzo addentò una mela.
-"Ho avuto un'ottima insegnante, una strega Mikaelson, era ovvio il livello."-
Freya rise mentre entrava Hayley portando delle buste.
-"Oh ciao Owen, Freya ci ha avvisato del tuo arrivo, mi dai una mano con le buste?"-
Il ragazzo l'aiuto a scaricare l'auto da quello che sembrava tanto cibo da sfamare un esercito.
-"E tutto questo? Dovete fare una festa?"-
Hayley si sedette comoda.
-"Freya voleva fare una cena speciale per tutti, visto che ormai passi poco tempo qui,e io mi sono offerta di aiutarla"-
Il ragazzo le guardò arrossendo.
-"Non dovevate disturbarvi, davvero."-
Hayley gli sorrise.
-"Nessun disturbo, è un piacere. E poi sarà un modo divertente per cambiare un po."-
Il ragazzo si alzò.
-"Va bene allora. Credo di dovermi fare un bel bagno caldo e vestire per l'occasione, torno subito."-
E sguscio via. La sua camera era come l'aveva lasciata, incasinata. Ci mise poco per preparare il tutto per il bagno, così si spogliò e si immerse nell'acqua calda, rilassandosi.

Egitto

La ragazza era entrata ormai da qualche minuto, e oltre a ragnatele, polvere e insetti vari, non c'era traccia di mummie maledette. L'incantesimo che usava per orientarsi le indicava la via, così non si sarebbe persa, ma si percepiva nell'aria traccia di magia, molto leggera, ma c'era.
Non ci fece molto caso e continuò, ma più si addentrava nella tomba più la magia nell'aria aumentava, facendosi sempre più densa e forte.
-"Per essere un faraone con una tomba magica, potevi fare in modo che fosse sempre pulita e senza insetti. Che schifo cavolo."-
Ancora qualche minuto dopo e si ritrovò in un vicolo cieco. Una stanza che in passato doveva essere molto ben decorata, ma ora portava i segni dei secoli. La sua attenzione fu attirata da un' arcata decorata, danneggiata dal tempo, così la ragazza dovette usare la magia per ripararla, in modo che i geroglifici tornassero leggibili. Non era chiaro cosa dicessero, tanto che la ragazza ci mise qualche ora per decifrare la scritta. Era una sorta di avvertimento a non procedere oltre.
-"Oltre questa porta riposa la morte, in attesa di essere liberata. Sia maledetto chi ne anela il potere, perché lo otterrà. Uno di quattro reclamerà il mondo, per ricrearlo a sua immagine. Con le nostre vite, abbiamo imprigionato la morte, con la tua, puoi liberarla. Rinuncia al potere, o questo ti distruggerà."-
Mavi tradusse ad alta voce le scritte e, come se rispondesse ad un comando vocale, il muro dell'arcata si alzò, rivelando un passaggio nascosto.
-"Ok mister faraone, vediamo cosa nascondevi. Speriamo che la morte sia di buon umore oggi.-"
E così entrò nella stanza. Accese le torce con la magia, e davanti a lei apparve una piccola camera, riccamente decorata e perfettamente conservata, sicuramente grazie alla magia. Le scritte sui muri però, erano in un linguaggio che non conosceva, come quello sul libro di Owen. Sulla parete di fronte a lei vi era un leggio vuoto, da dove proveniva il libro sicuramente. Al centro della stanza, un sarcofago, aperto. Si notavano sui lati dei sigilli magici rotti.
-"Ma perché la gente non si fa mai gli affari propri? A quest'ora sarei su un isola tropicale a prendere il sole invece che in questa fogna."-
Sbirciò nel sarcofago, e notò un'antica mummia, con le bende logore e incise di una qualche magia.
-"Tu devi essere la morte, molto piacere."-
Mavi si mise a fotografare le scritte e i dipinti sui muri, per poterli poi tradurre con calma una volta uscita. In tutto ciò, non si accorse mai che la mummia la stava fissando.

Owen

Si era ormai addormentato nella vasca. Il sogno era tranquillo, la villa in festa, tutta la sua famiglia riunita, una cena allegra. Sua madre Freya accanto a lui gli sorride, e nel farlo un rivolo di sangue le cola dalla bocca. Owen spaventato provò a rivolgersi alla famiglia, ma solo ora si accorse che tutti stavano sanguinando, chi da gli occhi, chi dalla bocca, e chi teneva in mano il proprio cuore. Sua madre Freya gli strinse la mano.
-"Perché ci hai uccisi tutti?"-

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⏰ Última actualización: Mar 08, 2021 ⏰

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