Tra incubo e realtà

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Rumore. Un leggero rumore in lontananza gli fece riaprire gli occhi. Si stiracchiò rumorosamente, alzandosi dal letto ed avvicinandosi alla ragazza, ancora intenta nelle sue ricerche.
-"Trovato nulla?"-
Lei scosse il capo, senza alzare lo sguardo.
-"Ancora nulla, ci sono varie somiglianze con varie lingue antiche, ma sono tutte mischiate in una maniera che non capisco. L'unico aggiornamento che posso darti è che, in base alle lingue che compongono le pagine, questo libro è più antico di tremila anni, non posso essere più precisa."-
Il ragazzo fece un fischio sorpreso. Un tomo così antico doveva contenere qualcosa di davvero importante, specialmente visto il lavoro che avevano fatto per renderlo illeggibile.
Si chinò sopra la scrivania, osservando le pagine, come se così le parole potessero diventare comprensibili. Ed eccolo di nuovo, il rumore di prima. Da prima non gli diede peso, ma più lo ignorava più questo diventava forte. Cercò di distrarsi scambiando qualche parola con Mavi, ma si bloccò di colpo. Quel rumore...quel rumore era il cuore della ragazza. Batteva forte, in qualche modo amplificato, e il suo profumo...da leccarsi i baffi. La vena sul collo, così gonfia di sangue caldo e delizioso. Il volto di Owen cambiò per un secondo, mostrando la sua vera natura.
-"Mavi..."-
La ragazza lo zittì con un gesto.
-"Shhh, lasciami lavorare."-
Lui si allontanò per riprendere il controllo, mentre lei sfogliò delle pagine.
-"Ahi, maledetto libro. Mi sono tagliata con una pagina."-
L'odore del sangue pervase velocemente la stanza, facendo perdere l'ultima briciola di controllo al vampiro.
Si girò e si fiondò sulla ragazza, tenendola per il collo e sbattendola al muro.
-"Owen che cavolo fai?! Mollami mi fai male. "-
La sua voce sicura tradiva un pizzico di paura.
Pronunciò una formula per scagliarsi via, ma nulla.
-"Sciocca mortale, sono un eretico. Il tuo potere è mio, come la tua vita."-
Detto ciò affondò con violenza i denti nel collo della ragazza, che si di menava w urlava dal dolore.
-"Owen...Owen...Ti prego...OWEN."-

Con uno scatto si tirò su dal letto, ansimante e tutto sudato. Mavi china su di lui che lo chiamava.
-"Oh bene, sei, sveglio. Mi stavo preoccupando, non riuscivo a svegliarti."-
Lui non prestò particolare attenzione alle sue parole.
-"Tutto bene? Sembra che abbia visto un fantasma."-
Il ragazzo si asciugò il sudore dalla fronte.
-"S-si, ho solo avuto un incubo."-
Disse stringendosi l'avambraccio e guardandola in viso.
-"Doveva essere proprio brutto, sei, sconvolto."-
Lui si alzò e si sedette sulla finestra per prendere aria.
-"Orribile, non ne hai idea."-
Lei alzò gli occhi al cielo.
-"Ok, ok. Almeno mi hai, sentita prima o devo ripetere tutto?"-
Owen la guardò con un sorrisino idiota sul volto.
-"E io che ancora ci spero. Allora, stavo dicendo prima che ti addormentassi e lasciassi a me il lavoro vero, il libro è composto da varie lingue, tutte più antiche di tremila anni circa."-
Lui si stropicciò gli occhi.
-"Si, questa parte l'avevo sentita."-
Lei gli tirò uno scalpellotto amichevole.
-"Allora c'è ancora speranza per te. E aumenterebbe se mi dicessi che ti sei fatto al braccio."-
Lui la guardò confuso.
-"Non sono mica scema, lo vedo che te lo tocchi spesso, lo copri sempre, e avverto della magia nera su di te. In che casino ti sei messo?"-
Owen fu sorpreso anche se, conoscendo la ragazza, non dovrebbe stupirlo nulla.
-"Per una volta non è colpa mia. Ho solo cercato di tradurre quel libro e...puff, sogno inquietante, tizio ancora più inquietante nel mio sogno, e bruciatura a forma di...qualcosa, sul braccio."-
Lei gli prese con la forza il braccio e lo scoprì, mettendo in evidenza la bruciatura. Era cambiata dall'ultima volta che il ragazzo l'aveva guardata, ora era molto più netta. E la forma, non era più quella di una mano, ma...qualcos'altro.
-"Mmm... Interessante."-
Il ragazzo agfrottò la fronte.
-"Cosa? Cosa è interessante?"-
La ragazza lo guardo negli occhi.
-"La bruciatura,è una runa."-
Lui si stupì.
-"E che significa?"-
Lei diede una seconda occhiata alla runa.
-"Beh...significa morte."-
Owen sospirò.
-"Ah. E io che mi preoccupavo. Sono già morto una volta, cosa vuoi che sia. Posso rifarlo."-
La ragazza lo ignorò.
-"Idiota.No,non significa morte per te, ma si traduce più come "portatore di morte."-
Owen trattenne il respiro per qualche secondo.
-"Diventerò il familiare preferito di zio Klaus.
Ma vi gli tirò uno schiaffo.
-"Zitto idiota, e raccontami tutto per filo e per segno."-
E lui lo fece. Le raccontò tutto, del libro,del sogno, della figura scura e delle sue parole.
-" E non pensavi che fosse importante accennarmelo?! Quella cosa, chiunque fosse, è chiaramente collegata al libro. Dobbiamo saperne di più. Cercherò qualcosa sull'Egitto e sulla piramide dove avete trovato il libro. Tu intanto sta buono e non "portare la morte" a nessuno."-

Cursed Bloodline - ApocalypseWhere stories live. Discover now