Cursed Bloodline - Apocalypse

Gioie

La giornata iniziava bene. Il cielo limpido e l'aria fresca erano piacevoli. Owen approfittò del suo giorno libero per tornare a casa. Il viaggio fu tranquillo, non aveva fretta, nessuna urgenza incombente, quasi gli dispiacque quando arrivò e dovette parcheggiare l'auto. Mancava da tanto tempo, ma era tutto identico a come lo aveva lasciato. Attraversò il portone d'ingresso, la calma regnava sovrana.
-"C'è nessuno?"-
La risposta non si fece attendere. Pochi secondi dopo sentì una porta aprirsi, un rumore di passi veloci scendere le scale e una chioma bionda lanciarglisi contro.
-"Owen"- disse la ragazza, stringendolo forte a se.
Lui sorrise e ricambio l'abbraccio.
-"Mamma"-
Strinse Freya forte a se, le era mancata molto durante gli ultimi mesi.
-"Tesoro. Non sapevo che saresti passato, perché non mi hai avvisato?"-
Disse lei, baciandogli la fronte e guardandolo senza smettere di sorridere.
-"Sorpresa"- disse il ragazzo allargando le braccia.
La strega fece per rispondere ma venne interrotta da una voce.
-"Che squillino le trombe, il figliol prodigo è tornato."-
Owen guardò verso il nuovo arrivato.
-"Ciao zietto, mi sei mancato anche tu. "-
Klaus scese tranquillamente le scale senza perdere il suo sorrisetto beffardo.
-" Anche a me sei mancato, senza di te non avevo nessuno da torturare. Una noia che non immagini. Ma per fortuna ora sei tornato, avremo tempo per recuperare."-
Freya lo guardo male, ma non ribatté.
-"Stasera ceneri con noi. La famiglia sarà felice di rivederti."-
Klaus rissa di gusto.
-"Conoscendo come finiscono le nostre riunioni di famiglia a cena, ci sarà da divertirsi."-
Freya questa volta lo fulminò con un solo sguardo.
-"Tu non lo torturerai, decapiterai, pugnalerai ne farai qualsiasi altra cosa a tuo nipote stasera. Mi sono spiegata?"-
Klaus sbuffò,divertito.
-"Vorrà dire che aspetterò domani. Ora scusatemi, devo andare a risolvere uno dei tanti casini di Kol."-
E con queste parole, uscì dalla villa.
-"Senza una minaccia di morte al giorno non mi sento a casa."-
Freya gli diede un buffetto affettuoso.
-"Dai vieni, mi devi raccontare di questa estate, e di come va il lavoro alla scuola. Gli studenti sono vivi si?"-
Owen ci pensò su un momento.
-"L'ultima volta che gli ho visti erano un po bruciacchiati,o pesti, ma respiravano da soli. Quindi penso che stiano bene. Per quanto riguarda l'estate, ero in Russia con Alexa, lo sai.-"
Freya non smise di guardarlo un momento, ascoltando ogni sua parola.
-"Farò finta di non aveva sentito la parte degli studenti bruciati. Immagino non sia così grave come sembri."-
Il ragazzo si versò un bicchiere di coca-cola.
-"No no figurati, solo un po di lezioni pratiche, ma non sembra che ad Alaric vadano bene, non so perché. E tu invece? Non mi hai detto nulla."-
Buttò giù tutto il contenuto del bicchiere, per poi riempirlo di nuovo.
-"Nulla di che. Sono rimasta qui, avevo dei nuovi grimori per le mani e volevo dargli un occhiata. Alcuni sono antichi più di mille anni, contengono incantesimi che non avevo mai visto."-
Owen si fece curioso.
-"Dove li hai trovati? Grimori così antichi sono più unici che rari."-
La donna annuí.
-"Lo so bene, per questo volevo assolutamente darci un occhiata. Me li ha portato una mia vecchissima amica, lei studia le storie e le leggende del mondo magico e pensava di aver trovato qualcosa di interessante. In realtà erano normali grimori di streghe mediocri, apparte uno. Questo aveva simboli in antichissime lingue, ancora non sono riuscita a capire quali siano, e finché non riesco non posso tradurlo, e di conseguenza non conosco il contenuto."-
Al ragazzo brillarono gli occhi.
-"Ok, ora sono davvero interessato. Sai dove ha trovato il libro questa tua conoscenza?"-
Lei annuí, poco convinta.
-"Mi ha detto solo che si trovava in Egitto, in un' antichissima tomba, ma non so altro. Magari quando tornerai alla scuola potresti fare un po di ricerca? Li ci sono libri più vari, e magari hai più fortuna di me."-
Owen fece per rispondere, ma il portone si aprì, e ne entrarono Elijah ed Hayley.
Entrambi furono colti alla sprovvista nel trovarsi il ragazzo davanti, ma durò poco. L'Ibrida lo accolse subito con un calorosissimo abbraccio e un grande sorriso, mentre lo zio lo strinse forte.
-"Non ci aspettavamo di vederti. Freya ci aveva detto che Alaric ti aveva preso come professore alla scuola Salvatore, pensavamo che stessi li fino alle vacanze almeno."-
I due non smisero di sorride egli nemmeno per un momento.
-"Come ho già detto a mamma : sorpresa.
Ho aprofittato ddl mio giorno libero per farvi una visitina, e visto che mia madre non mi ha lasciato scelta rimarrò per cena, sperando non ci sia minestrone."-
Hayley sorrise, se possibile, ancora di più.
-"Dai, sarà bello avere la famiglia riunita a cena dopo tanto tempo. Magari più tardi passo a prendere Hope, così ci saremo tutti."- disse con la gioia che sprizzava da tutti i pori.
-" A proposito, come sta andando a scuola? Ti trovi bene? Hope si comporta bene?-"
Elijah mise una mano sulla spalla del ragazzo.
-"Lasciagli un attimo di respiro Hayley, è appena tornato e già lo sottoponia ad un interrogatorio."-
I quattro riderò tutti assieme. Il resto del pomeriggio passò in fretta, con il gruppo che parlava comodamente seduto nel salone. Poco dopo tornarono anche Klaus, Kol e Davina. I due accolsero Owen con sorrisi e abbracci.
Davina fece sventolare ma mano davanti al suo volto.
-"Guarda Owen, tra due mesi io e Kol ci sposeremo. Tu devi assolutamente esserci, ci saranno tutti."-
Il ragazzo si congratulò con entrambi, veramente felice per loro.
-"Se sopravviverò fino ad allora, ci sarò volentieri. Non sia mai che mi perdo un bel pasto e una festa."-
Con l'arrivo della sera iniziarono i preparativi per la cena, e tutti dettero una mano in qualche modo. Persino Klaus, che si ritrovò a dover apparecchiare il tavolo. Circa un ora dopo arrivò anche Hope, accompagnata da Hayley, e tutti si sedettero attorno al tavolo, tra chiacchiere,risate e racconti dell'estate. Si, gli erano decisamente mancati i momenti di tranquillità in famiglia. Nessun pericolo, nessuna lotta mortale da dover vincere. Nessun nemico.