Come tutto ebbe inizio

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Michael's POV

"Dammene un altro" dico al barista fissando il vuoto. E' quasi mezzanotte e il locale malconcio di periferia in cui mi trovo è ormai vuoto, alla radio danno una canzone parecchio deprimente che mi fa quasi innervosire per le parole vere che dice. Sono in uno stato pietoso, mi faccio schifo da solo; penso alzando gli occhi e puntando lo sguardo al barista che mi porge l'ennesimo bicchiere, quanti ne avrò bevuti? Ho perso il conto. Provo a guardarmi intorno, ma le luci mi fanno girare la testa e allora torno a fisare il bicchiere di vetro sul bancone del bar; lo prendo e ne bevo un sorso. "Signore non vorrei disturbarla, ma è tardi io credo che dovrebbe tornare a casa, la sua famiglia sarà di sicuro preoccupata non crede?" dice il barista, è giovane lui, che ne può sapere di una famiglia. "Famiglia? Quale famiglia?" dico mettendomi a fissarlo con le mie iridi color ghiaccio, "Beh suppongo lei abbia una moglie, magari anche dei figli" aggiunge lui finendo di asciugare un bicchiere, "Facciamo così, dato che non ti vuoi proprio fare i cazzi tuoi ti racconto una storia, magari in futuro ti sarà utile", "Ho conosciuto la mia ex moglie l'ultimo anno di liceo, si chiamava Katherine, il suo nome significa "pura" e le si addiceva proprio. Ci sposammo per caso, solo per far smettere le nostre famiglie di insistere così tanto, ma eravamo giovani, io cercavo divertimento e lei nuove esperienze. A nemmeno un anno dal matrimonio Katherine rimase incinta, io avevo 21 anni e Katherine 19, ma decidemmo di tenerla comunque, nacque così Savannah. Più la bambina cresceva più diventava difficile gestirla, io lavoravo tutto il giorno e quando tornavo a casa e lei cercava attenzioni mi innervosiva soltanto, non la sopportavo, non volevo averla attorno, ma ormai lei era lì ormai il danno era fatto. Iniziai a odiare quella bambina ancora di più quando Katherine rimase incinta di nuovo e per mancanza di soldi e di un'assicurazione che coprisse un aborto nacque Dylan, un altro errore. Due bambini erano assillanti, mi innervosivano e per colpa loro iniziai a litigare pure con Katherine. Quando i bambini avevano circa 5 e 2 anni io e Katherine ci separammo, due anni dopo arrivò il divorzio definitivo. Io non li ho mai classificati come una famiglia, lei non era mia moglie, non l'amavo e loro non erano e non saranno mai i miei figli mai" concludo chiudendo gli occhi. 

𝚁𝚒𝚊𝚙𝚛𝚘 𝚐𝚕𝚒 𝚘𝚌𝚌𝚑𝚒Where stories live. Discover now