Capitolo 9

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"Allison!" la voce civettuola di Rachel mi arriva dritta nelle orecchie.

Improvvisamente la mia presenza qui mi sembra così sbagliata. Voglio tornare a casa.

Sulle mie labbra compare il sorriso più falso che io abbia mai fatto e le auguro buon compleanno.

Mentre la sto sorpassando per raggiungere Victoria e sua sorella, Rachel mi ferma con una strana espressione in faccia.

"Oggi è il mio compleanno, ma la sorpresa è per te".

Inarco un sopracciglio e incrocio le braccia sotto al petto, nell'attesa di sentire ciò che ha da dirmi.

Poco distante da qui vedo Joanne sorridere a Noah, che le porge la mano e le dice qualcosa.
Quando incrocia il mio sguardo, la sua espressione drasticamente cambia diventando seria.

"Che cosa c'é?" dico scocciata, cercando comunque di non essere scortese.

D'altronde oggi è il suo compleanno, non mi pare il caso di trattarla male, anche se lei non si farà problemi a farlo.

"Non ho detto che lo avresti scoperto adesso. Si chiama sorpresa proprio perché accade quando meno te lo aspetti".

Dopo avermi squadrata un'ultima volta, si dirige verso gli invitati appena arrivati, facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli scuri che le ricadono dolcemente sulla schiena coperta dal suo splendido vestito azzurro.

Devo ammetterlo, Rachel è proprio una bella ragazza.

Forse è meglio se mi allontano da qui, meglio raggiungere Victoria, che sembra intenta a fare nuove conoscenze.

"Hazel, con chi sta parlando tua sorella?" chiedo divertita alla sorella gemella della mia migliore amica.

Hazel rivolge un'occhiata a sua sorella e scuote la testa non preoccupandosi di nascondere un'espressione scocciata.

"Marcus Cox, praticamente il più figo della scuola, e ovviamente lei è riuscita ad incantarlo. Ma come fa ad essere così bella e seducente? Tutti le cascano ai piedi, è incredibile".

Sorseggia ancora una volta una strana bevanda dal bicchiere che ha in mano e onestamente non so se mi interessa sapere di cosa si tratta.

"Ehi Hazel, non dire così dai. Anche tu sei molto bella".

"Non sarò mai bella quanto lei".

Da quando conosco Hazel le ripeto spesso che non deve sentirsi inferiore a sua sorella solo perché, essendo estroversa, riesce ad attaccare bottone con chiunque.

"Collins".

Ovviamente quell'idiota deve stare tra i piedi anche stasera, non può lasciarmi in pace nemmeno per il tempo della festa, altrimenti non sarebbe lui.

"Che cosa vuoi Carter?".

Sto ben attenta a non rivolgergli la mia attenzione in maniera troppo evidente, altrimenti non mi lascerà mai stare.

"La tua gentilezza nei miei confronti mi stupisce sempre di più, tesoro".

Hazel non smette di fissare Noah con gli occhi a cuoricino, ma sembra che lui non si sia nemmeno reso conto della sua presenza, troppo impegnato ad infastidirmi.

"Dimmi che cosa vuoi e poi vattene, stasera non ho davvero voglia di stare a parlare con te".

"Hai voglia di fare altro con me?".

Questa volta non riesco ad evitarlo, mi giro verso di lui e gli tiro un pugno sul petto, che ovviamente non gli fa niente. Almeno ci ho provato.
Infatti scoppia a ridere e non fa altro che infastidirmi ancora di più.

"Mi dici che cosa vuoi?" ripeto.

Lui non dice niente.
Rivolge lo sguardo su un punto dietro di me con uno sguardo che non gli avevo mai visto prima d'ora.

Quando sto per girarmi per vedere cosa lo ha tanto turbato, lui mi prende per il polso impedendomi di fare ciò che avrei voluto.

Sgrano gli occhi per la rapidità con cui compie questo gesto del tutto inaspettato.

Provo a girarmi nuovamente ma questa volta Noah non riesce a bloccarmi e ciò che vedo mi lascia completamente senza parole.

Daniel.

Daniel è qui, a Seattle.
Non è a Parigi.
Non è lontano da me.

Ma non è solo.
Si sta baciando con Rachel, mentre tutti attorno applaudono ed esultano, urlando "tanti auguri Rachel" e anche "siete stupendi".

Gli occhi cominciano a bruciare e faccio di tutto per impedire alle lacrime di bagnarmi le guance.
Non ho intenzione di essere debole, non davanti a tutti, non davanti a Noah.

"Allison" il mio nome viene pronunciato dall'unica persona da cui non me lo sarei mai aspettato. Mi guarda come non aveva mai fatto.

"Lasciami in pace, non ho bisogno di sentirmi dire nulla, non da te. Sei contento? Hai visto? Non vi siete mai sopportati e ci hai sempre presi in giro, immagino che ora sei felice di vedere che le cose stanno così".

"Allison" .

"Perché sì Noah, sono a pezzi. Scommetto che non aspettavi altro e che..."

"Allison smettila".

Forse è perché sono sconvolta, forse perché non riesco più a mostrare di essere forte, ma non trattengo più quelle lacrime maledette.

Noah è davanti a me e sembra che stia per dire qualcosa, ma non ho voglia di ascoltarlo.
Mi allontano da lui, da Rachel e Daniel, mi allontano da questo casino.

Non riesco a smettere di singhiozzare.
Sento come se mi avessero strappato il cuore dal petto e lo avessero ridotto a un milione di pezzi.

Proprio con lei?
Mi ha sempre ripetuto di non sopportarla, di non volere avere niente a che fare con lei.

Da quanto va avanti questa storia?
Da quanto Daniel è tornato?

"Allison".

"Vic".

La mia migliore amica probabilmente si è resa conto della mia assenza ed è venuta a cercarmi.

"Scusa All, avrei dovuto dare retta a Sarah, non saremmo dovute venire, mi dispiace" si scusa velocemente con voce tremante.

"Tranquilla, non è colpa tua" la rassicuro prima di buttarmi tra le sue braccia.

Mentre lei mi accarezza dolcemente i capelli, io singhiozzo disperatamente sulla sua spalla.
Non voglio trattenermi ancora, voglio sfogarmi.

"Vic io lo amo, lo amo ancora".

"Lo so Allison, lo so".

Non so per quanto tempo mi lascio abbracciare dalla persona meno affettuosa che conosco, ma mi sta facendo sentire un po' meglio.

In questo momento si susseguono nella mia testa tutti i nostri momenti più belli, i nostri baci rubati, le lunghe chiacchierate al telefono, ogni esperienza che abbiamo vissuto.

Mi è mancato davvero tantissimo, sono stata malissimo senza di lui e adesso che lui è qui sto ancora peggio.

Un solo pensiero mi tormenta: lui mi ha dimenticata.

Non gli manco come lui manca a me, non mi ama più, non ha bisogno di me.
Lui è andato avanti.

Tutto cambiaWhere stories live. Discover now