𝓘𝓷𝓯𝓪𝓷𝔃𝓲𝓪

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ᑭᖇOᒪOᘜO I


«Federico attento!» gridò la creatrice della piccola peste bionda dal tavolino della colazione ma egli troppo preso dal gioco non fece caso all'avvertimento e andò a sbattere contro un albero.
Rimase stordito e dolorante al naso.
«Tutto okey?»accorse in suo aiuto l'amico Nicola preoccupato,scendendo dall'albero su cui si era arrampicato per sfuggire al biondo.
«Si tutto apposto, riprandiamo a gioca-» il più piccolo stava per afferare la mano protesa del più grande per riprendere il gioco, ma non fece in tempo a finire la frase che la madre lo prese per il polso«no no signorino,tu e Nicola ora venite a fare colazione»disse pulendogli le mani sporche di terra con un fazzollettino di stoffa e prendendo poi successivamente anche Nicola per mano, senza che egli opponesse resistenza.
«Le piccole si sono svegliate?»chiese la nobile signora,improvvisamente calma e ansi preoccupata,alla signora Tobi
«no no,stanno ancora dormendo,tranquilla».
«Mamma gentilmente potresti passarmi il mio libro?»chiese Nicola accomodandosi accanto alla madre.
«Certo tesoro»
E dopo aver cercato nella cesta, dove dormiva beata tra coperte e libri la figlia minore Elisa,ella glielo porse;
Il biondo non aveva mai capito cosa ci trovasse di bello in dei pezzi di carta scritti ma evidentemente era qualcosa che a lui piaceva.
Nicola leggeva il suo buon libro e sgranocchiava macarons rosa;
Federico,da bravo fratello maggiore,dava fastidio alla sorellina Fairy;
In realtà l'originario nome della piccola era sempre stato Federica ma il biondo -non volendo il suo meraviglioso nome addosso a qualcun'altro- gli diede l'appellativo di Fairy;
La chiamò così per via del mazzo di complimenti che avevano fatto alla neonata su quanto sembrasse una creatura dei boschi.

«Federico smettila di importunare tua sorella,perfavore.
Prendi esempio da Nicola,leggi un pó,hai tanti bei libri nella biblioteca da poter leggere.»lo ramanzinó la madre.
«Mai!» il bimbo ebbe la bella faccia di fare le pernacchie in faccia alla madre, pernacchie che segnarono la sua condanna;prevedendo ci che stava per succedere,di corsa prese tra i denti la fetta di torta di mele poggiata sul piatto di ceramica leggera e con la mano destra -la mano esterna al tavolo- afferò il polso di Nicola,che da tirato, appresso si trascino anche la tovaglia e qualche posata,cosa che fece inviperire non poco le due madri.

«

Sali!»impose il biondo all'altro,pronto per prenderlo in groppa e scappare.
«Sicuro?»chiese incerto il castano
«Vedi scelte?Se non vuoi morire sali».
Il castano salì incerto sulle spalle dell'amico,che non gli diede neanche il tempo di sistemarsi,partendo immediatamente.
Il bimbo si tramuto -metaforicamente- in un ghepardo con in groppa un koala;corse molto e come a suo solito andò a sbattere contro qualcosa:la siepe.

Neanche il tempo di ripresa dalla caduta che la piccola lepre era già pronta a riprendere la corsa.
«Risali su,più in la c'è un siepe più bassa da poter scavalcare»
«Siamo già molto lontani..»
«Ti voglio portare in un posto,ci stai?»
«Va bene..»
«Sali su allora»
Egli lo trasportò,nuovamente,sulle sue spalle,per tutta la discesa della collina -sulla quale si trovava per l'appunto la nobile dimora- ;fino a che non si trovarono davanti a una casetta campagnola di legno ,ornata dalle colture e dai fiori esterni.

«Anna prendi questi pomodori e portali dentro» si sentì urlare da una voce femminile.
«Si mamma»urlò in risposta la voce più dolce di Anna.

«Vieni passiamo da qui.»
«Sicuro che possiamo?»
«Possiamo,i proprietari di questo posto sono praticamente la mia seconda famiglia,non ci perseguitano con i forconi tranquillo»
Il ragazzino,dall'alto dei suoi sette anni diede due pacche al ragazzo di 9 e lo trascinò a ricatto all'interno dell'abitazione.
«Permesso!»urlò il biondo dall'entata disordinata e apparentemente vuota della casa.
«Chi-Oh Federico caro da quanto non ti vedo»
Dal cornicione della cucina, apparve a mezzo busto, la presunta madre e "matrigna"(?) Di Anna e Fede,che andò ad abbraciare il ragazzino una volta riconosciutolo.
«Federico!»Gli saltò addosso Anna,la quale venne malamente schernita dal castano.
«Chi è lui Fede?Il tuo fidanzatino?» la ragazza diede al biondo gomitate maliziose nei fianchi.
«'Magari'
Piacere Nicola,il suo migliore amico»
«Piacere Anna,la sua migliore amica».
La tensione si sarebbe potuta tagliare anche con il lato di un cucchiaino;i due si scambiarono sguardi omicidi per così tanto tempo che il biondo fù costretto a mettersi in mezzo.
«Okok,prima che qui ci scappi il morto,che ne dite di fare una passegiata tra i prati della collina?»
«Okey!»
ritornò all'umore di sempre Anna.
«Solo perché sei tu»
rispose invece borbottando e meno entusiasta Nicola.

𝓜𝔂 𝓟𝓲𝓷𝓴 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓮Where stories live. Discover now