𝓟𝓻𝓸𝓬𝓮𝓼𝓼𝓸

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𝙸

«Leva le mani dal viso»

In modo insensibile il padre gli spostò con una manata i minuti palmi che per paura aveva messo di fronte a gli occhi.

«Dov'è mamma?»
Domandò impaurito il bimbo.
«Tua madre e tua sorella sono a casa.
Sono donne devono badare loro alla nostra dimora;
Tu invece devi imparare a non avere paura.
Vedi quel uomo che ha la testa in quella macchina..»
Indicò il proprio fratello e lo zio del piccolo, candannato al ghigliottinamento per corruzione politica.
«S-si»
Il giovane non smetteva di tremare.
«Ben-»

Qualcosa interrupe e fece voltare il padre.

Il biondo era definitivamente scandalizzato,sia dalla situazione,sia dal padre.

.


La lama scese veloce come il vento in montagna;
il bambino chiuse gli occhi per riparsi dalla tempesta imminente.

«Tieni gli occhi aperti Federico»
poco coraggio gli permise di schiudere appena un occhio e la tempesta lo travolse quando, poco lontano da lui,a terra,priva di vita e zampillante di sangue si trovò la testa di uno degli uomini che erano stati tra i più importanti della sua vita.

.

«Nobile De Lucius?»
Lo richiamò sulla terra, la nobile contessa;
una ragazza dai cappelli mori e gli occhi olivini,di statura pari a quella del biondo e di corporatura magra.

«Si scusatemi,stavo pensando»

Lo spettacolo macabro della testa mozzatta a quel povero agnellino, fece tornare alla mente ricordi orribili al giovane e futuro marchese.

«Oh, mi scuso per avervi interrotto allora»

«Fa nulla non vi preoccupate»

«Ne siete sicuro?»

«Certamente,cosa volevate?»

«Mi pare ovvio i vostri vorrebbero che voi mi cortegiaste ma non volevo illudervi-»

«Con tutto il mio profondo rispetto, ma non ho alcuna intenzione di cortergiarvi.»

«Oh,perfetto allora!»

La frase probabilmente non suonò proprio garbata alle orecchie altrui,quindi venne riformulata.

«Chiedo perdono,non era mia intenzione con questa esclamazione intendere che voi-»

«Non lo avete inteso;
piuttosto..io mi ricordo di voi..eravate piccola..avete un fratello?»

«Si ma non vi vedo nessun collegamento con il mio discorso scusate...»

«Si chiama Nicola giusto?»

«Non capisco come-»

«Mi scusi sua nobiltà ma i suoi genitori l'aspettano alle carrozze.»

«Come alle carrozze?»

La nobile si alzò velocemente dalla tavola - nella quale erano rimasti ormai solo i due giovani a chiacchierare- ,pulendosi prima la bocca e poi congendando con un breve inchino il futuro marchese,si affrettò a raggiungere i suoi.

Durante il tragitto si limitò a completare la conversazione con il giovane che si era imposto di accompagnarla.

«Si mio fratello si chiama De Tobi Nicola ma non vedo come l'informazione possa esservi utile.
E -prima di essere nuovamente interrotta zittì con un occhiata fuggente il ragazzo- la prossima volta studi meglio l'etichetta e veda di non interrompere una nobil donna quando parla;detto questo la ringrazio per il soggiorno,che pecche  a parte è stato piacievole,e spero di non rivederla presto ma ne dubito.»

𝓜𝔂 𝓟𝓲𝓷𝓴 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓮Onde histórias criam vida. Descubra agora