• Capitolo 87

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Finché morte non ci separi.
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Il fatto che fosse una ragazza tranquilla lo avevano capito ormai tutti coloro che la conoscevano, ma in realtà era sempre stata brava a nascondere il nervosismo.
In quel momento, i suoi nervi erano alle stelle: Taehyung avrebbe dovuto passarla a prendere, insieme a Jimin e Jungkook, per arrivare in anticipo in Chiesa e potersi organizzare per la cerimonia, ma la bella e lussuosa macchina ancora non le si era fermata davanti.
Non voleva che il vento le sconciasse i capelli, considerando che la parrucchiera aveva impiegato diverse ore per poter applicare le exension per poter rendere realistici i capelli lunghi, e poi i tacchi le stavano già facendo male, ed erano solo le 10:30 del mattino.
Sbuffò, senza muovere troppo le labbra, truccate perfettamente con il rossetto, e si accasciò su una gamba, stando attenta a non calpestare il vestito lungo.
Si chiese perché fosse l'unica donna tra quattro testimoni: era sicura che se fossero stati in supremazia femminile, a quell'ora sarebbe stata già in macchina con i tre testimoni.
Considerando che le sue proteste non erano state ascoltate, le sarebbe piaciuto avere una donna al suo fianco, magari Ryu-Jin, che era la più peperina insieme a lei, e avrebbero creato una coalizione sterminante, a livello della seconda coalizione durante la Campagna D'Egitto di Napoleone: fatali.
Scacciò via tutti i pensieri sentendo il rombo della macchina di Taehyung, che arrivò quasi sfrecciando davanti casa sua.
Jungkook si impegnò a scendere dall'auto, in giacca e cravatta, e le disse
« Jimin non trovava le fottute fedi! »
Sembrava essere arrabbiato, ma allo stesso tempo divertito, e forse capì anche perché: Jimin rideva a crepapelle, seduto sul sedile del passeggero, mentre di Taehyung riusciva a vedere il busto fino alla spalla, essendo una macchina bassa e lei alta con i tacchi.
« Dopo che se le mettono al dito, gliele tolgo e te le faccio ingoiare, Jimin-sshi! »
Esclamò Ji-Yuan, ridacchiando, facendosi aiutare da Jungkook a scendere dal marciapiede e ad entrare in macchina, portandole il vestito sulle caviglie una volta seduta.
Guardò Taehyung, che si voltò con volto serio verso di lei.
Sentì un mancamento, e non era il caldo di una giornata di piena estate, era solo la bellezza incontrollabile di Taehyung, che aveva una camicia bianca e una giacca con inserti azzurri, proprio come il suo vestito.
Ji-Yuan non ci poteva credere: era assolutamente impossibile una tale coincidenza, sembrava che si fossero messi d'accordo, anche se alla fine nessuno avrebbe creduto ad una cosa del genere, così troppo da coppia.
Taehyung, dal canto suo, non aveva minimamente pensato a quel particolare e si concentrò soltanto sulla bellezza della ragazza.
« Vuoi partire o no? Mi pare che al ristorante ci siano delle camere da letto al piano di sopra, se vuoi chiedo al direttore se può prestarvene una. »
Jungkook gli diede un colpo sulla spalla, sporgendosi in avanti verso il sedile di Taehyung, esattamente davanti a lui.
« Molto volentieri. »
Asserì Taehyung, poggiando un polso sul volante mentre accendeva la macchina.
Jimin si voltò di scatto verso di lui, con occhi grandi e labbra serrate per trattenere una risata.
Jungkook, invece, rise, guardando l'espressione attonita di Ji-Yuan, che però disse
« La prossima volta, oggi il vestito è troppo delicato per essere sfilato via come uno straccio. »
Jimin, a quel punto, mantenne la stessa espressione, seppur rafforzandola, e si voltò a guardare Ji-Yuan, mentre Jungkook terminò di ridere, guardandola sconvolto.
« Sto scherzando! »
Esclamò subito la ragazza, alzando gli avambracci e le mani curatissime, guardando però Taehyung, che si trattenne dal sorridere e scosse la testa, mentre continuava a guidare.
La tensione sessuale che avevano accidentalmente creato era inaspettatamente divertente, e sembrava voler iniziare un rappacificamento tra i due, ma era piuttosto ovvio che avrebbero bisticciato, proprio come avevano fatto pochi minuti prima.
Tralasciato quel piccolo discorso, il viaggio trascorse tranquillo fino alla chiesa.
Taehyung trovò parcheggio vicino ad un albero e si affrettarono a scendere.
Jungkook prese sotto braccio Ji-Yuan, mentre Jimin la prese in giro, affermando che rimaneva sempre bassa seppur indossasse dei tacchi vertiginosi, che fecero eco nella chiesa piena, priva solo dei due novelli sposi.
Si misero a salutare i loro amici, che si voltarono a guardarli dai primi banchi, ma non riuscirono a raggiungerli, poiché Taehyung e Jimin ostruirono la piccola navata.
Ji-Yuan sospirò quando vide il perché: sua mamma, inevitabilmente un'invitata al matrimonio, aveva preso le mani a Taehyung, che le sorrideva ampiamente, mentre sua diceva loro che era da tanto che non li vedeva.
Ji-Yuan si sporse e prese il polso di sua madre e le disse
« Mamma, liberalo, dobbiamo andare prima che arriva Yoongi. »
La donna, con poche proteste, li lasciò liberi di andare e di posizionarsi ai lati dell'altare.
Jungkook e Ji-Yuan sulla destra, Taehyung e Jimin sulla sinistra.
Ji-Yuan fece di tutto per non guardare Taehyung, che aveva lo sguardo scottante su di lei.
Guardò l'altare, l'abside, le navate, il mare di vestiti colorati e giacche scure degli invitati, notando gli addobbi color lilla e azzurri scelti dai due sposi, accompagnati da fiori bianchi e veli.
Pensò fosse un bellissimo scenario, e anche Taehyung: non riusciva a non guardare Ji-Yuan, nel suo vestito azzurro chiaro, senza spalline, con la schiena scoperta ed i capelli lunghi.
Il trucco leggero e perfetto, insieme ai gioielli che brillavano da una parte o dall'altra del corpo e pensava che avrebbe veramente accettato volentieri la proposta di Jungkook, non per portarla al letto, ma solo per baciarla e chiederle tregua e perdono per tutto ciò che successe.
Jimin gli diede un colpo sul braccio, poi gli mormorò
« Le fedi. »
Taehyung si accigliò, guardandolo, chiedendosi cosa volesse dai poveri anelli nuziali.
« Chi dovrebbe portarle? »
Gli chiese Jimin a quel punto.
Taehyung sollevò le spalle, senza scomporsi dal bel vestito.
« Portale tu. »
Asserì.
« Io?! »
Esclamò Jimin, portandosi una mano al petto.
Taehyung sbarrò gli occhi
« Perché non ci siamo organizzati prima?! »
Jungkook e Ji-Yuan, nel frattempo, guardavano curiosi i visi preoccupati.
« Pts! »
Esclamava Ji-Yuan, cercando di attirare l'attenzione dei due, che si voltarono contemporaneamente.
« Le fedi, chi le porta all'altare?! »
Sibilò Jimin, riuscendo a far capire benissimo ciò che disse ai due, che sbarrarono gli occhi, si guardarono e poi dissero all'unisono
« Tu! »
Jimin li guardò esasperato, mentre Taehyung ridacchiò.
Il ragazzo non poté protestare più perché Yoongi fece il suo ingresso in chiesa, con un completo nero damascato e un bel fiore nel taschino.
La sua agitazione ed emozione era percepibile, ma sorrideva alla folla e andò a salutare i testimoni.
Abbracciò Ji-Yuan, che gli disse
« Forza! »
Sapeva che, fin quando Min-So non avesse detto "Lo voglio!", non sarebbe stato per nulla tranquillo e calmo, come suo solito, ma gli bastò anche sentire soltanto la marcia nuziale per poter sollevare un sospiro di sollievo: si era presentata in chiesa, anche se era un fatto piuttosto scontato.
Ji-Yuan ammirava la sua migliore amica, sotto braccio al suo papà, che aveva un sorriso a trentadue denti.
La guardò nel vestito che aveva indossato sua mamma al suo matrimonio, e la cosa bella non era il tessuto, non era il modello stile dea greca delle statue antiche o il bianco candido, era il fatto che il morbido vestito le cadesse perfettamente sul pancione, evidenziandolo in maniera dolce ed eterea.
Le si fecero gli occhi lucidi: erano cresciute insieme e mai si sarebbe aspettata il giorno del matrimonio della sua migliore amica, aveva definitivamente degli standar più bassi, ma era così felice che si stesse sposando con Yoongi.
Avevano immaginato a fantasticato così tante volte il matrimonio con l'irraggiungibile Min Yoongi, scherzando ovviamente, come due quindicenni in cerca d'amore, e allora eccolo lì.
Servite e riverire dal destino e dai loro desideri, o almeno una delle due.
A quel pensiero, Ji-Yuan allungò lo sguardo verso Taehyung, che stava dicendo qualcosa all'orecchio di Jimin, forse come e quando avrebbe dovuto porgere le fedi ai due sposi.
Trattenne un sorriso: era forse ora di farla finita con quel brutto occasionale rapporto che avevano creato?
Le parole sonnecchianti del prete la cullarono nei suoi pensieri: non era credente, seppur battezzata e quindi pensare ad altro le fu semplice, fin quando non vide Taehyung punzecchiare le costole di Jimin con il gomito, senza farsi troppo vedere.
Jimin, seppur avesse fatto un bel po' di storie definendosi troppo timido per portare le fedi all'altare, alla fine non poteva fare altrimenti.
Gonfiò il petto e allungò in collo, senza scordarsi di mandare uno sguardo ad Irene e di mordersi il labbro, poi salì sull'altare con fare deciso.
« Lui era quello timido, sembra che stia facendo una sfilata di moda! »
Mormorò ridacchiando Jungkook, che si coprì la bocca con la mano per potersi far sentire da Ji-Yuan, che chiuse le labbra tra i denti e tentò di non ridere.
Era ovvio che Jimin fosse bellissimo, ma anche una vera e propria bilancia: esibizionista e piuttosto vanitoso, ma erano sicuramente degli aspetti che lo facevano piacere a tutti e che lo rendevano un amico particolare e spettacolare.
Jimin era diventato il suo migliore amico, insieme a Yoongi e, ovviamente, Min-So.
Era così felice in quel momento, spensierata, sorridente, serena, ma si sentiva completa?
Ancora una volta la risposta era no, ma sapeva come farla diventare si, ma non era un'azione che poteva compiere da sola: la persona che la stava guardando in quel momento doveva prenderle la mano per poter trasformare il no in un grande è bellissimo si, proprio come quello che si dissero Min-So e Yoongi.
« Io vi dichiaro, marito e moglie! »

The mysterious boy   { Kim Taehyung }Where stories live. Discover now