• Capitolo 27

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Testardaggine.
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Non si era neanche resa conto che era stata per dei abbondanti secondi con il suo sguardo incastrato in quello di un ragazzo dai folti capelli biondi che, in quella strana luce mattutina, le sembrarono più che altro grigi.
Non sapeva quale espressione avesse assunto, ma per chi la guardava dall'esterno la visuale era tranquilla e pacata, seppur dentro di lei ci fosse un fuoco ardente di rabbia e delusione verso Taehyung, che sedeva insieme ai suoi sei amici, precisamente tra Jungkook e Namjoon.
Tutti si voltarono verso di lei, quando videro che Taehyung non rispondeva più ai loro richiami.
Nonostante sapessero che un minimo di rancore era ancora provato dalla ragazza, non le privarono di certo il saluto, infatti Ji-Yuan fu costretta ad avvicinarsi, mentre aspettava Min-Ho che prendesse un tavolo nel bar.
« Yuannie, come stai? »
Yoongi era stato il primo a dirgli qualcosa di diverso da "ciao" o "buongiorno".
Lei, così, gli sorrise e disse
« Tutto bene, sto con un ragazzo. »
Gli occhi di tutti si sbarrarono e poi tornarono nella loro normale forma, tranne quelli di Taehyung, che erano rimasti immobili a fissare il volto della ragazza.
Qualcosa dentro di lui aveva fatto un tonfo e non riusciva ad ammettere che era geloso e odiava il fatto che lei si trovasse con un ragazzo, ma non aveva né il diritto né la capacità di dire qualcosa.
« Cosa? Non me lo hai detto? »
Jungkook le prese la mano e la guardò metà arrabbiato e metà divertito.
« L'ho detto a Min-So! Pensavo che tu fossi impegnato. »
Gli sorrise, ricevendo così uno sguardo di rimprovero, seppur scherzoso.
« Ji-Yuan, l'unico libero è quello accanto alla finestra, non credo che ti dispiaccia. »
Ji-Yuan fu fatta voltare da una mano poggiata sulla parte alta della sua schiena ed una voce maschile proveniente dal suo fianco.
Era Min-Ho, che guardò tutti i ragazzi con un cipiglio, ma anche con un sorriso cortese.
Hoseok sembrò scattare sull'attenti e sembrava potersi alzare e superare il tavolo in quattro e quattr'otto.
L'unica cosa che non glielo permetteva era il braccio di Jin poggiato esattamente sul suo, in modo tale che tutti movimenti del ragazzo fossero spezzati.
Jimin si era irrigidito sul posto, e cercava di non darlo a vedere, mentre Jungkook aveva lasciato la mano di Ji-Yuan per portarla sulla spalla di Jimin con uno sguardo spaesato.
Yoongi storse la mascella e sbarrò gli occhi, mentre Namjoon sembrava pronto a scattare come Hoseok, ma comunque sembrava controllarsi di più.
Taehyung, invece, ebbe la reazione più strana agli occhi di Ji-Yuan, che lo poté osservare stringere i pugni fino a far diventare le nocche bianche, muoveva il suo collo un po' come faceva Jimin quando qualcosa non gli filava liscio.
Si mordeva le labbra nervoso e stava guardando il maglione bianco di Ji-Yuan prima di rivolgere uno sguardo omicida al ragazzo.
« Allora io vado. Buona giornata, ragazzi.»
Rivolse uno sguardo dolce a tutti, nella speranza che anche loro lo facessero, e così fu, tranne per Taehyung.
« Sono i tuoi amici? »
La ragazza annuì per rispondere alla domanda di Min-Ho, ormai seduto di fronte a lei, intorno al tavolo poco distante da quello dei sette ragazzi, che ebbero una reazione davvero strana e improbabile per Ji-Yuan.
Era rimasta abbastanza stranita soprattutto dalla reazione di Taehyung, oltre che dal fatto che lo avesse incontrato dopo la litigata del giorno prima.
« Stai bene? »
Le chiese preoccupato: effettivamente gli parve strano quel cambio di umore da parte della ragazza.
Ji-Yuan si sentì mortificata per rovinare quella semplice uscita con Min-Ho, ma era più forte di lei: si stava facendo prendere dall'ansia che non aveva più da tanto, solo perché Taehyung era lì.
« Si, sto bene. »
Min-Ho sapeva benissimo che non era così, e questa certezza divenne ancora più tale quando la ragazza si passò ansiosamente le mani sulle cosce e si alzò dicendogli
« Vado un momento in bagno, tu ordina pure quello che vuoi anche per me. Mangio di tutto. »
Fece un piccolo inchino e scomparve dietro alla porta del bagno, sotto lo sguardo di otto persone.

Continuava a far tremolare la gamba sotto il tavolo, nella speranza che nessuno notasse il suo nervosismo nel vederla con
« Choi Min-Ho, perché è con lei? »
Jungkook sembrava piuttosto arrabbiato.
« Lo ha mandato sicuramente Park Hyung-Sik per spiarla e spiare noi.
Non ci sono altre spiegazioni. »
La spiegazione di Jimin, ormai stufo e anche irritato, era più che veritiera ed anche la più intelligente e consona alla situazione.
« Dobbiamo chiamare Irama e lo dobbiamo fare il più presto possibile. »
Hoseok sembrava su tutte le furie e ogni tanto volgeva qualche sguardo per accettarsi che Ji-Yuan fosse al sicuro.
Taehyung sapeva che doveva chiamare Irama e sbarazzarsi del suo debito, ma non riusciva a ragionare in quel momento e aveva l'estremo bisogno di parlare con Ji-Yuan e spiegarle la situazione.
Nonostante i suoi desideri, i ragazzi gli avevano consigliato di non metterla in allerta e al corrente di tutto perché sarebbe stato pericoloso per lei.
Taehyung, invece, voleva solo tenersela stretta, chiamare Irama, farsi portare i soldi e mandare indietro Madeleine.
Vide la ragazza alzarsi e entrare frettolosamente nella porta che faceva raggiungere i bagni.
Non riuscì a controllarsi, si alzò e la raggiunse, sotto lo sguardo attonito e arrabbiato di tutti.
« Sa quello che fa. »
Yoongi azzittì le lamentele dei cinque amici, che avevano iniziato a borbottare sul comportamento di Taehyung.
« Come puoi saperlo, Yoongi? »
Gli chiese Jin, che aveva la guancia schiacciata sul suo pugno, che lo sosteneva.
« Lei è l'unica che può salvarlo. »
Tutti lo guardarono curiosi e accigliati, ma Yoongi si tenne tutto dentro, senza dire a tutti ciò che pensava di quei due ragazzi, ormai inseparabili, seppur distanti.

La guardava camminare spedita verso quello che era il bagno delle ragazze, ma allungò il passo per raggiungerla, mentre lei tentava di calmare il suo respiro, nella speranza che un piccolo attacco di panico non le arrivasse ai polmoni.
Non sapeva cosa le succedesse e nemmeno lui capiva cosa gli fosse preso.
Entrambi però volevano una sola cosa: parlare e chiarire, seppur non fosse possibile per svariate motivazioni.
Taehyung, però, sembrò infischiarsene delle svariate motivazioni e la prese per un polso, trascinandola in quello che era un ripostiglio.
Ji-Yuan trattenne un urlo mentre cercava di placare il suo cuore, cosa alquanto impossibile, dato che si era ritrovava Taehyung ad una spanna dal suo viso.
« Ti sei impazzito? »
Esclamò, cercando di fare un passo in avanti per allontanarsi dalla superficie fredda del muro sulla sua schiena, ma fu bloccata da quasi tutto il corpo di Taehyung, che era quasi del tutto spalmato sulla figura di Ji-Yuan, che a quel contatto ravvicinato si sentì accaldata e anche in imbarazzo.
« Shh! Devi ascoltarmi. »
Riuscì a vedere negli occhi di Taehyung la paura e la rabbia, così zittì tutto ciò che avrebbe voluto dirgli in quel momento e lo ascoltò
« Non è come pensi. Ragazzina, ti sto proteggendo. »
Ji-Yuan, a quel punto, si accigliò e gli disse
« Cosa stai dicendo? Non è come penso? Quindi non è vero che mi hai praticamente eliminata dalle tue amicizie perché hai trovato una fidanzata? »
Taehyung aveva in volto un'espressione infastidita e anche agitata
« Lei non è la mia fidanzata, non lo è mai stata. È complicato da spiegare. »
Ji-Yuan lo guardò per bene negli occhi e poi disse
« Come posso crederti se non mi spieghi nulla di quello che sta succedendo? »
Taehyung alzò gli occhi al cielo e sospirò
« Ascoltami e basta: ti sto proteggendo, devi solo pazientare qualche altro giorno e tornerà tutto come prima. »
Non si erano accorti di quanto fossero vicini in quel momento, ma Ji-Yuan era già del tutto sciolta per quel ragazzo per accorgersene, così lo guardò male e disse
« Non riesco a credere a qualcosa che non conosco! »
Taehyung abbassò lo sguardo e scosse la testa, poi lo puntò di nuovo negli occhi di Ji-Yuan e le disse
« Certo che sei testarda. »
Ji-Yuan rimase immobilizzata dalla vista che le si parò davanti: Taehyung la guardava con uno sguardo non più arrabbiato o preoccupato, ma con uno sguardo che non gli aveva mai visto passargli negli occhi. Le labbra erano curvate in uno strano ghigno molto affascinante e tutto ciò con pochi centimetri di distanza tra i loro volti e nessuno che separava i loro corpi.
Era già capitato che si fossero trovati in quella situazione, ma in quel momento i sentimenti erano cambiati.
Ji-Yuan aveva una certa attrazione, non solo fisica, ma anche mentale per Taehyung, che si era reso conto in quel momento che provava le stesse identiche cose della ragazza di fronte a lui.
« Dammi ascolto, per una volta.
Stai attenta a chi ti circonda e fidati di me, ragazzina. »
Le pizzicò il mento con l'indice e il pollice, poi si allontanò lasciandola sola in quello strano ripostiglio, dal quale uscì velocemente anche lei.
Si guardò intorno e Taehyung era tornato al suo tavolo senza lasciare tracce.
Era stranita e non riusciva a capire le parole di Taehyung, mentre il suo cuore ancora non si era placato.
L'unico modo per distrarsi e pensare al tutto quando era sola, era tornare da Min-Ho, che la guardava dolcemente mentre si avvicinava al tavolo.
Si aspettava di ritrovare i sette ragazzi, ma riuscì ad incontrare solo il tavolo vuoto e i residui della loro presenza.
Si sedette e guardò Min-Ho.
Stai attenta a chi ti circonda.
Perse un battito.

The mysterious boy   { Kim Taehyung }Where stories live. Discover now