• Capitolo 63

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A lavoro.
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La guardava mangiare con calma i suoi gnocchi di riso, rigorosamente piccanti, come piacevano a lei.
La sua ragazza, di fianco, li aveva preparati proprio perché, in una bizzarra e inaspettata giornata, la sua ormai migliore amica aveva accettato il loro invito a pranzo.
Non poteva credere che, quando l'aveva chiamata a telefono per chiedere se il giorno dopo avesse voluto andare a pranzare da loro, gli disse di sì, dicendo anche che aveva lezione all'università solo di mattina.
La guardava e, come al solito, l'area triste e sconsolata era sempre con lei, seppur fisicamente fosse cambiata, diventando una donna, proprio come Min-So, affianco a lui.
Convivevano da ormai un anno: Min-So studiava lingue straniere, mentre lui lavorava ormai in uno studio di musica, uno di quelli dove si insegna a creare musica.
Era il suo sogno, lavorare come musicista e avere a fianco a sé Min-So, che parlò con la ragazza di fronte a loro.
« Quindi fino a natale non avrai esami? »
Ji-Yuan alzò le spalle, con la bocca piena, poi disse, dopo aver ingoiato
« A quanto pare. »
Yoongi, dopo aver annuito, le chiese
« Che lavoro vorresti fare? »
Ji-Yuan sembrò pensarci sopra, poi sorrise imbarazzata e disse
« Vorrei disegnare copertine per i libri. »
Entrambi i suoi sbarrarono gli occhi.
« Non ho mai sentito una persona rispondere a questa domanda così. Davvero bello! »
Affermò Yoongi, mentre Ji-Yuan chiese a Min-So
« Tu che lavoro vorresti fare? »
La ragazza, al contrario di Ji-Yuan, non pensò prima di parlare e disse subito
« Vorrei fare l'insegnante di giapponese all'università. »
Min-So, subito dopo, si poggiò con le mani sul tavolo, appoggiando poi le guance paffute su di esse, e con aria sconsolata disse
« Voglio andare a lavoro, mi sono stufata di studiare! »
Yoongi le poggiò un braccio sulle spalle e la strinse a sé, dicendo
« Tra poco finirai di studiare e potrai lavorare anche tu. »
Ji-Yuan, vedendoli così bene insieme provava felicità per loro, ma allo stesso tempo si sentiva vuota, inutile, senza uno scopo senza lui accanto a lei.
Non si sentiva amata, non si sentiva importante, nonostante tutti le volessero bene.
Non poteva neanche parlare di ciò che decisero lei e Jungkook, ed era, forse, l'unica speranza per rivederlo e sapere che stesse bene.

« Grazie per il pranzo. »
Affermò Ji-Yuan, dopo che tutti finissero di mangiare e riordinare la cucina.
« Stai andando via? »
Le chiese Yoongi, con un velo di tristezza nella voce.
Ji-Yuan annuì, dicendo
« Vado a trovare Taemin. »
I due ragazzi sapevano che non sarebbe rimasta troppo a casa loro, sentendosi di troppo o, forse in maniera maggiore, triste.
Era ovvio che, vedendo due ragazzi amarsi da tempo, si rattristava, pensando al suo di amore.
Non aveva mai tentato di andare avanti in campo amoroso, era solo andata avanti nella vita, non smettendo mai di pensare a Taehyung, neanche quando Namjoon le aveva proposto, dopo mesi dalla scomparsa del ragazzo, di provarci; ma Ji-Yuan gli aveva fatto capire che voleva solo un'amicizia con lui, e il ragazzo l'aveva ovviamente rispettata e accontentata.
Ji-Yuan non ne era mai stata così grata, anche perché non si sentì più in colpa dopo che cominciò a frequentare una bellissima ragazza, che si chiamava Shin Ryu-jin.
« Vuoi un passaggio? »
Chiese Min-So, ma lei buttò la mano davanti, come per scansare la sua proposta
« Ho la mia macchina, tranquilla. »
Così, si ritrovò a salutarli e a sfilare via dalla loro moderna casa.
Il tragitto in macchina, come al solito, fu triste, d'altro canto, si stava dirigendo al cimitero per Taemin.
Voleva portargli dei fiori, infatti si fermò anche dal fioraio a comprarli, prima di arrivare al cupo posto.
Sapeva a memoria la strada, dato che una volta a settimana andava dal suo amico.
Ci andava non solo per questione di rispetto, ma anche perché amava pensare davanti a lui, come se potesse ascoltare i suoi pensieri ed aiutarla.
Si ritrovò davanti alla lapide e si accucciò, togliendo i fiori vecchi e sostituendoli con quelli nuovi.
Gettò i fiori nel secchio vicino, poi tornò alla lapide, guardando la bella foto del meraviglioso ragazzo.
Si accucciò ancora una volta, guardandosi poi la punta degli stivali con il tacco.
La tenevano calda, insieme al cappotto grigio e pesante che indossava.
Una lacrima solitaria le solcò il viso.
« Mi manchi... »
Sussurrò, come se potesse sentirla, poi continuò
« ... mi manca anche lui. »
Appoggiò le labbra sulla sua mano curata, poi le altre lacrime rimasero incastrate tra le ciglia truccate, ma non le importò.
Guardò ancora una volta la foto e sospirò.
Sorrise, sorridendo al volto di Taemin ritratto nella piccola fotografia.

Non sapeva da quanto tempo stesse lì, a guardarlo, senza proferire parola, senza muoversi, senza fiatare

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Non sapeva da quanto tempo stesse lì, a guardarlo, senza proferire parola, senza muoversi, senza fiatare.
Il suo cuore batteva regolare e tranquillo da quando era arrivata, senza nessuna strana anomalia, ma così non fu, fin quando non sentì dei passi fermarsi accanto a lei.
Voltò il viso e guardò verso l'alto.

The mysterious boy   { Kim Taehyung }Where stories live. Discover now