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I suoi occhi

Non è passato molto da quando l'ho incontrata la prima volta.

Ad essere sinceri, soltanto pochi mesi.

Quando mi chiedono "cos'è la prima cosa che guardi in una ragazza?", la mia risposta è sempre "il viso, lo sguardo".

Ed effettivamente in generale è vero.

O almeno, per qualunque ragazza io veda è così.

Ecco, con Lei non è stato proprio possibile.

No, perché appena è venuta a presentarsi con me, sono stato immediatamente rapito dai suoi occhi.

In quei pochissimi secondi, l'unica cosa che vedevo erano loro, non connettevo più, tant'è che, una volta ripreso, mi sono trovato un sguardo tra lo stranito ed il divertito a guardarmi.

Entrambi, a quel punto, abbiamo riso sorridendoci a vicenda, io imbarazzato e Lei, forse, un po' intenerita.

E allora mi sono accorto anche di tutto il resto: il sorriso, i lineamenti, i capelli, il fisico, i modi di porsi.

Non trovavo mezza cosa che mi lasciasse un minimo deluso dalle aspettative, anzi.

Voglio dire, mi avevano parlato di Lei, ma mai mi sarei immaginato una bellezza simile.

La serata fu una delle più belle della mia vita, nel complesso ed anche grazie a Lei.

Ogni volta che mi giravo a parlarle o incrociavo il suo sguardo per caso rimanevo colpito, come fosse la prima volta, da quell'iride.

Quell'iride che, non so come, brillava di luce propria.

Quell'iride che sembrava parlasse da sola.

Quell'iride che nascondeva qualcosa di magnifico.

Quell'iride che aspettava un qualcuno per risplendere ancora di più, se possibile.

Quell'iride che era semplicemente uno spettacolo mozzafiato.

Fino ad oggi, ho avuto l'occasione di rivedere quegli occhi solo un paio di volte, ma ci penso spessissimo.

Vorrei perdermici dentro ogni giorno, ma dubito di averne la possibilità, seppur ogni tanto chiacchiero con Lei, tramite uno schermo.

Chissà, chissà se ci riuscirò.

Lo spero davvero.

Ma di una cosa sono certo: giocherò tutte le mie carte.

Versum