Gli ultimi mesi sono stati per me pieni di momenti che si trasformeranno in ricordi destinati a durare per molto, molto tempo nella mia testa e nel mio animo.
Momenti che hanno significato realizzazione:
ho finito la scuola ottenendo il miglior risultato che potessi sperare, sono stato chiamato per lavorare in un posto di tutto rispetto, ho partecipato come organizzatore e membro dello staff a diverse iniziative di volontariato per il mio paese, che tanto amo, e ho tirato in piedi un torneo sportivo praticamente da solo ma ottenendo risultati decisamente non credibili all'inizio in termini sia economici che di partecipazione da parte delle persone.Da circa tre/quattro mesi non mi sono mai fermato: lo studio per gli esami e il lavoro appena cominciato, accompagnati da due o tre riunioni a settimana per le varie occasioni, un sacco di ore di lavoro (tutte da volontario) per le stesse e soprattutto tanto, tantissimo impegno, misto a quella voglia di arrivare da qualche parte che, una volta visto cosa è saltato fuori da ognuno di questi elementi, mi ha riempito di soddisfazione in un modo che, sinceramente, non credo di aver mai provato fino ad ora.
Scrivo queste parole a tarda notte perché nel silenzio che mi sta circondando sto riuscendo a chiarirmi la mente per ciò che riguarda quello di cui sto parlando.
Sì perché per me è stato un segnale, un segnale che mi ha fatto pensare "ok, anche io posso dare qualcosa al (mio) mondo, e posso farlo perché ne ho le potenzialità, le possibilità e le capacità".
Che poi non è niente di assurdo, sono azioni che viste da fuori non hanno chissà quale impatto. Certo, si tratta pur sempre di lavoro e di impegno costante, ma la soddisfazione che provi a vedere uscire bene qualcosa per il quale hai messo tempo e passione da fuori non si vede.
Ma non importa,
perché sono io ad averne bisogno.
E ho capito che,
almeno in questo senso,
la strada è giusta.Per questa volta farò finta che non importi che le cose che di solito vanno male continuino a farlo e che io ci stia male, farò finta di essere distratto. Anche se un po', effettivamente, lo sono.
Lo farò perché merito di godermi i miei piccoli successi,
per quanto poco possano essere rilevanti per gli altri.
Per me, hanno un valore unico e tanto mi basta.Anche perché tutto questo lo faccio sempre tenendo fisso un pensiero per qualcuno che, per forza di cose, solo da lassù può vedermi ed essere orgoglioso di me.
E a questo qualcuno, lo devo.Versum
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|· Riflessioni, Pensieri, Anima ·|
PoetrySono tanti i pensieri che mi girano in testa. Sono tante le emozioni che provo. Una parte di me vuole che io butti fuori qualcosa e quindi, a voi, le riflessioni di un ragazzo qualunque: una narrazione senza inizio e fine, un miscuglio che si agita...