Capitolo 13

174 14 12
                                    

Attenzione: scene grafiche di violenza e angoscia. Preparate i fazzolettini e buona lettura :)

Feliciano sospirò di sollievo quando finì di pelare l'ultima patata, ormai aveva perso il conto di quante ne avesse pelate con il pelapatate smussato. La lasciò cadere nel secchio ai suoi piedi ormai quasi pieno fino all'orlo, asciugandosi le mani sulle gambe dei pantaloni. Accanto a lui Johan aveva ancora una considerevole quantità di tuberi ammucchiati, nell'ultima ora aveva sbucciato in modo doloroso e lento; le tre virili donne della mensa stavano conversando con voci rude da qualche parte dietro di loro. La cucina della prigione era piuttosto piccola e squallida, con una stufa unta, piastrelle fangose ​​e senza finestre; Feliciano era sicuro che non ci fosse nulla che andasse bene per le regole sanitarie.

«Bisogno di aiuto?» Chiese gentilmente il moro, tendendo le mani.

Johan alzò lo sguardo con un sorriso distorto e gli spinse una manciata di patate attraverso il bancone. «Grazie, non sono mai stato troppo bravo in queste cose.» mormorò, fissando seccato il sudicio pelapatate che aveva tra le mani. «Sei veloce in questo.»

«Ho fatto molta pratica.» Spiegò con un'alzata di spalle. «Mi piace, è rilassante... anche se... ci hanno mai dato delle patate? Non ricordo di averne mai mangiato...» mormorò pensieroso, alzando lo sguardo alle grandi persiane grigie sopra il bancone che gli separavano dalla mensa; di solito erano spalancate durante l'orario dei pasti sopra la stazione di servizio, ma ora che era pomeriggio e l'ora di pranzo era passata dal un bel po' dovevano rimanere chiuse fino all'ora di cena.

Johan annuì lentamente. "Sì ... penso che li schiaccino e li mettano nello stufato e cose del genere." disse piano; le sue mani armeggiarono leggermente sul pelapatate e quasi lo lasciò cadere a terra.

Feliciano lo osservava con curiosità. "...stai bene?" chiese.

"Sì, va tutto bene." Johan si affrettò a balbettare, sorridendogli con il suo ampio sorriso.

L'italiano sorrise in modo nervoso. "Va bene." Tornò alla pelatura delle patate, questa volta molto più lentamente per cercare di eguagliare il ritmo di Johan. Qualcosa nel modo in cui l'uomo si sbucciava le patate non sembrava essere semplicemente la sua incapacità di usare bene un pelapatate; lo teneva correttamente contro la patata che aveva in mano, ma sembrava trascinarlo con angoscia, lentamente attraverso la patata per grattare via la pelle. Feliciano si guardò alle spalle quando sentì un profumo molto forte di fumo di sigaretta; le tre donne massicce avevano cominciato a fumare accanto al fornello arrugginito nonostante il cartello sopra le loro teste sul muro affermasse chiaramente che non era permesso fumare nelle cucine.

Johan quasi sbatté il suo pelapatate sul bancone, fissando leggermente le donne sopra la sua spalla. "Scusate, ma credo che quel cartello dica di non fumare qui." disse in tono aspro.

Una delle donne con una retina nera e dei baffi piuttosto lunghi socchiuse gli occhi. "...e dovremmo darti retta perché...?"

"Ho una brutta asma e se si ripresentasse dovrei dire al medico che la colpa è di voi tre che avete infranto le regole." Disse in tono cupo, la patata e il pelapatate tremavano leggermente nelle sue mani. Le tre non sembrarono momentaneamente influenzate dalle sue parole, poi apparve un lento albeggiare, lanciarono ai due detenuti uno sguardo acuto prima di uscire dalla cucina e raggiungere la mensa, dove le sentirono uscire dalla porta sul retro nel cortile vuoto.

Feliciano guardò preoccupato Johan, picchiettandogli delicatamente sulla spalla. "Sei sicuro di stare bene?" chiese a bassa voce, non aveva mai visto prima l'uomo comportarsi in modo così nervoso.

Johan lasciò cadere le cose che teneva sul bancone, allungando ancora una volta la bocca sottile in quell'ampio sorriso. "Sì, sto bene, divento solo un po' permaloso riguardo al fumo, sai?" cercò di spazzolarlo via come uno scherzo ma il suo sorriso vacillava, come se ci volesse immenso sforzo per tenerlo fermo; il sorriso non aveva mai raggiunto i suoi occhi freddi, ma Feliciano non l'aveva mai notato quanto in quel momento.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 21, 2022 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Shades of Innocence || 𝒂 𝒈𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂 𝒇𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄Where stories live. Discover now