CAPITOLO 42

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Il tempo sembrava volare, non mi accorsi nemmeno di essere già a dicembre, vicino al mio compleanno.

In questi mesi non è successo nulla di particolare. Ho continuato a cantare con Blaise e suonare con Draco, nessuno si è messo tra noi e non ci sono state poste domande di nessun tipo. Continuammo ad essere il gruppo di serpi più famoso della scuola e Theo si era aggiunto a noi.

Rafforzai il mio rapporto con Hermione e Luna, senza dimenticarmi mai di Pansy, anzi, riuscii a farle diventare amiche e qualche volta siamo andate a Hogsmeade insieme.

Harry e Ron mi presentarono i loro amici: Dean, Seamus e Neville. Non abbiamo legato molto, visto che la loro mentalità è ancora troppo chiusa per superare i divari tra Serpi e Grifoni.

Stavamo tornando a casa per il mio compleanno, lo avrei passato con papà e Carmen per poi festeggiare con i malfoy, Cissy ci teneva molto.

Come ogni anno piombai nel salotto ma stavolta non ero a casa mia. papà mi disse di andare a Grimmauld Place e aspettarmi lì per poi andare a casa insieme, lui era ancora ricercato da Voldemort ed era meglio essere prudenti.

"Jen!" Urlò Kreacher entrando in sala e saltandomi addosso per abbracciarmi.

"Come stai?" chiesi posandolo in terra. I segni della vecchiaia erano più evidenti e il pensiero di poterlo perdere mi distruggeva.

"Bene, Kreacher ti ha fatto un regalo" confessò timido mentre usciva dalla stanza con me al suo fianco.

"Non dovevi" lo rimproverati con tono dolce. Mi porse un sacchetto abbastanza vecchio, chiuso con un piccolo fiocchetto verde scuro.

"Grazie davvero, Kreacher" dissi sincera posizionando la busta sul tavolo per aprirla meglio.

Al suo interno c'era un libro altrettanto vecchio ma di un'eleganza infinita. Era di un verde molto scuro con dei ghirigori in rilievo che si estendevano su tutta la copertina. Sul dorso una scritta attirò la mia attenzione: era fatta come i ghirigori sulla copertina ma il verde era leggermente consumato rendendolo nero in alcuni punti, evidenziando ancora di più ciò che c'era scritto.

"The Black family"

Lessi a bassa voce accarezzando le lettere, affascinata da cotanta bellezza. Nna striscia si raso argentata usciva dalle pagine dorate e una fibbia con bottone sigillava il libro sul lato destro.

"Kreacher, che cos'è?" Immaginavo cosa fosse ma volevo essere sicura, se i miei sospetti si fossero confermati, quell'elfo era davvero pazzo.

"Questo è il libro della famiglia Black, generazioni, discendenze e tutti i gradi di parentela-" fu interrotto da un rumore di smaterializzazione.

"Eccomi Jennifer è già- ma glielo hai già dato?!" Mio padre entrò in sala rimproverando Kreacher che si scusò in mille lingue.

"Papà, non serve arrabbiarsi" risposi interrompendo il piccolo elfo mortificato.

Mio padre mi prese per mano in silenzio con un piccolo sorriso sulle labbra. Mi portò al piano di sopra e aprì una porta che non avevo mai notato. La stanza era completamente vuota e sulle pareti era raffigurato un lungo albero genealogico su sfondo verde. Notai come alcune figure erano bruciate lasciando visibile a malapena il nome.

"Questa è la mia famiglia, sono stato ripudiato dopo essermi opposto ai loro ideali sullo stato del sangue" spiegò.

"mia madre ha bruciato la mia figura quando me ne andai, così ha fatto con Andromeda, mia cugina" accarezzò i segni di bruciatura.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora