°• -sì, sono caduta anch'io nella spirale non solo degli aesthetic/moodboard, ma anche in quella di crearli.
Sarò brava? Giudicatelo voi, miei discepoli. :)
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°• —UUUUUHHHM sì, sono lecchina per la storia dove partecipa anche un mio personaggio, problemi? Okay, a parte gli scherzi di cattivo gusto: perché non fare un aesthetic su una delle mie storie preferite qui e che dovete assolutamente leggere sennò vi strappo le viscere? Beh, in realtà c'era anche Masque Mourtaire – la mia storia preferita oserei dire – ma già ho avuto problemi a trovare immagini per questa, immaginate per quell'altro trip di acidi francesi— In ogni caso, di cosa parla 𝐿𝑎𝑘𝑒𝑑𝑜𝑤𝑛? In una comune cittadina del Canada negli anni del 1990 vi è l'omicidio del preside della scuola superiore del posto, un avvenimento che porterà sei ragazzini – scemi tutti fino all'ultimo, sebbene in diverse portate – e dei loro collaboratori adulti – tra cui il padre poliziotto del "leader" e un loro professore, entrambi totalmente idioti – ad investigare non solo per rivendicare la morte del signore un tempo a capo della scuola, ma perché queste belve hanno ucciso anche altri cittadini – ricordiamo in pace Logan e Annika: riusciranno mai tutti insieme a frenare lo scorrimento di sangue o finirà per imbrattare permanentemente le acque del lago Jefferson? Non ne ho idea perché non è nemmeno vicina ad una metà del libro, ma HEEEEEEYYYY leggetela! Soffermandoci leggermente sulla generalità dell'aesthetic: ho voluto ritrarre maggiormente la 𝑑𝑢𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ dell'intera opera, dato che si divide in un libro con dei soliti problemucci adolescenziali – Lucassy Is Canon now – e il divincolarsi tra i numerosi delitti da dover risolvere... menomale che c'è Cassandra, sennò sarebbero tutti nella mer–
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—𝑃𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑒 𝑛𝑜𝑛𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: non ci crederete mai, ma lx stessx admin di Lakedown mi ha ✨ generosamente ✨ offerto queste due foto assieme al filtro usato per queste e le altre; incredibile come si ritrovi circondatx da questa meravigliosa così simile al bosco che c̶'e̶r̶a̶ c'è veramente nella città... e poi da me ci stanno le pantegane. Non sembra però così tanto minaccioso, no?
—𝑆𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: Lucassy è la v i t a. Devo aggiungere altro? Okay, forse sì: le mani rappresentate nella foto dovrebbero ricordare quelle di Cassandra Middlemarch e Luke Lévesque, componenti dell'unica coppia – per ora – canon della storia, ossia la 💖Lucassy💖 Sono cute, cosa ci posso fare? Poi quei fiorellini ci stanno troppo con Cassy avendo anche il PV di Anna dai Capelli Rossi– okay, la smetto.
—𝑇𝑒𝑟𝑧𝑎 𝑒 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: ora il bosco di Lakedown non sembra più tanto accogliente come nelle foto di prima. O la situazione in generale. Un delitto è capitato al suo interno, dopotutto, e ha portato a queste... conseguenze poco piacevoli. Rip Logan e Annika di nuovo. Marmellata per gli animali tho.
—𝑄𝑢𝑎𝑟𝑡𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: QUEI. FOTTUTISSIMI. LUPI. In poche parole, in uno dei capitoli quelle bestie di Satana hanno rincorso il nostro gruppetto dell'Ave Maria che stava cercando indizi e hanno fatto venire un attacco di panico a Stan – piccolo mio – e una slogatura di caviglia a Luke – te invece sei pirla che vai da solo... ma almeno c'era Cassy e tutto è a posto.
—𝑄𝑢𝑖𝑛𝑡𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: Pancake è dio. Qua veramente non devo aggiungere altro. Dico solo che era il cane di Annie prima che morisse ed ora è di Stan, rendendolo mascotte ufficiale del libro.
—𝑆𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: quest'immagine è stata scelta con una particolare minuzia, vorrei sottolineare. Inizialmente pare essere una cartella dei delinquenti della polizia, ma in realtà è una cartella medica – true Story di come ho trovato questa foto. E ci sta particolarmente bene per i due assassini. Certo, c'è stato anche il ritrovamento di tali cartelle nell'ultimo capitolo postato, ma è come se guardando più a fondo riuscissimo a vedere oltre i delitti che hanno commesso, le loro malattie mentali che hanno influito pesantemente su tutto questo risentimento verso la loro città un tempo amata. Rimangono bastardi eh, ma sono dei bastardi con i CONTROCOGLIONI.
—𝑂𝑡𝑡𝑎𝑣𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: anche qui c'è un doppio simbolismo, se non triplo. È una mano come nella seconda foto, però qui regge un coltello e, come quasi a deridere la situazione, dietro c'è un poster con su scritto: "in Heaven". Ora, so un pochettino di cose sul plot della storia essendo io "dentro" e non posso dirvi tutto, ma vi dico che questa foto rappresenta divinamente la giovane – e miazzata, poor – Maeve e, diciamo, il suo "conflitto". Also c'entra un pochino con la madre, ma qui mi fermo assolutamente.
