Nico (VII)

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Nico si sentiva in colpa.
Doveva dire a Will la verità.
Non poteva continuare così.
Gli mancavano solo tre notti.
Non voleva che lo avrebbe aspettato invano.
Era già nel sogno, stava pensando a Will quando all'improvviso sentì delle gocce cadergli sulla testa.
Alzò lo sguardo e notò dei nuvoloni riunirsi in cielo, stava per piovere per la prima volta.
Centravano le sue emozioni?
Non lo sapeva, però non gli importava.
La pioggia gli sembrava una buona accompagnatrice per i suoi pensieri, lo faceva concentrare. All'improvviso si sentì gli occhi chiudersi, la mente vagare, stava per avere un blackout. Gli sembrava il momento peggiore per averne uno, cercò di gridare, di aggrapparsi alla realtà ma non ne fu in grado. Vide davanti a sé delle figure nere, pian piano si schiarirono:
Bianca, Silena Bauregard, Luke Castellan, Charles Beckendorf, Ethan Nakamura e altri morti della guerra dei Titani.
Lui si era sempre sentito in colpa per loro, sapeva che, in qualche modo, avrebbe potuto riuscire nell'intento di salvarli anche al costo della sua vita.
All'improvviso sentì una voce
"Ci avresti potuto salvare"
Si girò a vedere chi fosse, ma tutti avevano la bocca serrata
"Tu, figlio della Morte, dovresti essere il più bravo a evitarla"
"Ci hai sacrificato"
"Quando non ce n'era bisogno"
"Saresti dovuto morire tu"
"Ci hai lasciato morire"
"Come hai fatto con tua sorella"
Nico si coprì le orecchie con le mani, ma riusciva ancora a sentirli
"Scusa"
"Non volevo"
"Mi dispiace"
"Lo so"
"Per favore, basta"
"BASTA!"
le voci si zittirono, il figlio di Ade cadde in ginocchio. Sua sorella si avvicinò a lui e gli porse il suo ultimo regalo, la statuetta di Ade.
Quando alzò lo sguardo per vedere bene sua sorella non era più lei, ma Will.
Si alzò in piedi davanti all'altro, non c'era più nessuno oltre a loro.
"Will io-"
"So già tutto"
"Cosa?"
"Ti odio"
Nico a quelle parole barcollò all'indietro.
"Non mi hai detto nulla, mi volevi far aspettare il morto?"
"Scusa io-"
Non fece in tempo a finire la frase che scivolò e cadde nell'abisso. Non sapeva dove stava precipitando né quando sarebbe atterrato, ma non gli importava. Non aveva paura, gli sembrava più una liberazione che un suicidio.
"Nico! NICO!"
Si svegliò di scatto, Will si precipitò su di lui abbracciandolo.
"Cos' è successo?" chiese il moro, si sentiva gli occhi stanchi.
"Ti stavo per svegliare, hai cominciato a parlare nel sonno e a dimenarti poi all'improvviso avevi smesso di respirare"
Il figlio di Apollo aveva cominciato a piangere e Nico gli asciugò le lacrime, anche se non serviva a molto perché stava già piovendo.
"Solace, ti devo dire una cosa importante"

Si misero ai piedi degli alberi nella foresta dove la pioggia cadeva di meno.
"Che mi devi dire?" il biondo aveva ancora gli occhi lucidi, ma si era calmato.
"Ti ho detto una bugia. Non sono negli inferi"
"Dove sei allora?" Lo guardava con preoccupazione, paura. Nico distolse lo sguardo, non ce la faceva a guardarlo negli occhi, sembrava che gli leggesse la mente.
"Sono stato catturato da dei giganti, in una giara. L'unica mia fonte di vita, per ora, sono dei semi di melagrana che mi ha regalato Persefone. Me ne restano solo tre, compreso oggi, poi morirò"
Nico abbassò lo sguardo, si aspettava uno schiaffo o che Will se ne andasse e non volesse incontrarlo più, invece rimase lì accanto a lui.
"Perché non me l'hai detto prima?" il figlio di Ade rimase sorpreso da quella domanda
"Avevo paura..."
"Di cosa?"
"Che te ne saresti andato"
" Raggio di Sole io non me ne andrò mai, perché ti amo" disse e lo abbracciò
"Non sei arrabbiato?"
"Perché dovrei? Meglio godersi queste ultime notti insieme, no?"
"Sì, hai ragione"
Passarono il resto del sogno lì, sotto quegli alberi, a cantare, parlare.
Nico rivelò a Will tutto quello che aveva da dire: le sue paure, le sue colpe...
Il figlio di Apollo non smise un attimo di ascoltarlo, non obbiettò a niente.
Fece solo una domanda:
"Perché credi che tutto questo sia colpa tua?"
"Cosa?"
"Cioè, c'eri quando tua sorella è morta? No. C'eri quando è morto Luke Castellan? No.
Come fai a dire che è colpa tua?"
Al figlio di Ade sembrò una rivelazione, non ci aveva mai pensato.
"Non lo so..."
"Ormai sono andati, non c'è bisogno di piangere sui morti"
Nico cominciò a piangere
"Perché piangi?" Chiese Will mentre lo abbracciava
"Scusa, hai ragione. Avrei dovuto dirtelo prima,
solo che... non me la sentivo, la mia vita finalmente sembrava andare per il verso giusto, io non sono stato abbastanza forte, io-"
"Ehi, tranquillo. Non sono arrabbiato, tu sei forte, ma prima o poi tutti noi cediamo. Per questa volta lascia che sia io il più forte"
Rimasero così abbracciati a lungo, finché la pioggia non cessò di cadere.
"Non ti devi svegliare?" Chiese Nico
"Non per forza, sono andato a dormire in infermeria così nessuno mi sveglierà"
"Furbo"
"Già"
Si sdraiarono sull' erba uno accanto all'altro.
Nico accarezzava le braccia di Will mentre lui giocava con i suoi capelli.
"Hai i capelli molto morbidi"
"Grazie, tu invece hai le mani consumate"
"È colpa delle medicine"
"Perché hai deciso di fare il guaritore? Come figlio di Apollo avresti potuto fare altro"
"Perché vedevo i campeggiatori che tornavano dalla battaglia sempre feriti, ho visto altri non tornare più e altri tornare in fin di vita. Avevo deciso che sarei stato quello che li salvava, riesco a vedere le ferite e come guarirle, quasi come se avessi un Wikipedia di medicine incorporato"
"Figo, vorrei avere il tuo potere"
"Perché? Io credo che il tuo sia più bello perché più forte"
"Il mio ha a che fare con la morte, l'opposto del tuo. A nessuno piace, poi grandi poteri portano grande sonnolenza"
Will scoppiò a ridere
"Che c'è?"
"Hai cambiato una frase così filosofica in una così stupida, io-"
Nico lo baciò facendolo zittire.
"Faceva così tanto ridere?"
Will baciò lui stavolta
"Sì"
























ANGOLO AUTRICE

Vi faccio piangere

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Vi faccio piangere.
La creatrice del terzo meme con la persona che piange a terra creando un lago è morta pochi giorni fa.
E dopo questa notizia e questa foto vado a piangere in un angolino.

E dopo questa notizia e questa foto vado a piangere in un angolino

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Tutti ce lo siamo immaginato almeno una volta.



















Arrivederci Semidei! :D

Il sogno che mi ha salvato- SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora