Capitolo 6.

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Luogo sconosciuto, 1980.

-Come faccio a sapere che stai dicendo la verità? Perché dovrei credere che avete catturato il Soldato d'Inverno? - chiedo, sempre legata alla mia sedia.
-Credevi davvero che non sapessi che ti avrebbero affiancato a lui? Credevi davvero che non sapessi che lui era proprio nella stanza adiacente alla mia nell'albergo? Credevi davvero che mi sarei fatto scappare un'opportunità così succulenta? Due super al prezzo di uno?
-Lui è più forte di te.
-Sì, è vero. Ma io sono più furbo. So come funziona la sua testa. So come piegarlo alla mia volontà... e magari fargli ballare il tip tap, se mi va.
Silenzio.
-Cosa gli hai fatto?
-Niente. Ho semplicemente ricevuto le informazioni di cui avevo bisogno.
-Quindi sei passato dall'essere una pedina dell'Hydra all'essere una pedina del governo. Come ci si sente a sapere di non avere una volontà propria?
Si avvicina a me, con gli occhi pieni di sangue e fuoco. E mi picchia, con tutta la forza che ha ed è tanta. Mi fa male, questa volta. Mi fa un male cane. E non posso muovermi, non posso ribellarmi. Subisco, in silenzio. Mi dà un ultimo pugno e poi si allontana da me. Estrae il suo fazzoletto con le iniziali ricamate dalla tasca interna della giacca e si pulisce le mani, sporche del mio sangue. Dalla mia bocca, dal mio naso, dalle mie orecchie sento il sangue grondare. La testa è così pesante che non riesco a tenerla su.
-Non sei più così bella, ora. Come ci si sente a sapere di essere inutile?
Silenzio. Mi prende i capelli e mi tira su la testa, per permettermi di guardarlo in faccia.
-Dov'è? - chiedo. Alcuni schizzi di sangue gli arrivano sul viso. Ma non si muove.
-Ho forse trovato il tuo tallone d'Achille? La leggendaria ESF173 ha una cotta?
-Dov'è lui?
-Ora è in ibernazione. Verrà scongelato quando il governo deciderà cosa fare di lui. Ma morirà se tu non parlerai. Sarebbe uno spreco, certo. Ma non mi importa di lui. Tu, al contrario, vali molto di più.
-Cosa vuoi da me? Hai già parlato con lui.
-Sì, ma lui non sa quello che sai tu. Tu hai un rapporto... intimo... con i capi della divisione italiana. Dimmi, dunque. Come sta Jon?

-

-Barnes si trova a Berlino. Appena arrestato a Bucarest con i suoi amichetti, li hanno portati lì. E lì decideranno che fare di lui. Ma conoscendo il suo passato... dubito che prenderanno decisioni misericordiose.
-Il Soldato ha aiutato a sconfiggere l'Hydra - dico - e il governo austriaco sa di noi, sa cosa abbiamo fatto per il mondo, sa che ci stiamo nascondendo e soprattutto sa che vogliamo una vita tranquilla. E se lo sa il governo austriaco lo sapranno tutti i governi d'Europa.
-Sì, è vero. Ma sanno che quello lì ha il cervello frullato. Sanno che è pericoloso. È improbabile che non prenderanno conseguenze. Specialmente dopo quello che ha fatto a Vienna, durante gli accordi di Sokovia.
-Non è stato lui. Non siamo più tornati a Vienna.
-Questo è quello che dice lui e quello che dici tu. Nessuno può testimoniare la vostra innocenza perché nessuno ha idea della vostra esistenza.
-Cosa dovevamo fare, tenere i figli ai vicini? Bussare alla loro porta per chiedere in prestito dello zucchero? Socializzare col postino?
-No. Ma la situazione è questa. E non esiste un modo pulito per liberarlo.
Silenzio.
-Dobbiamo uccidere qualcuno?
-Mi meraviglio di te. Dopo la tua straordinaria carriera ti fai ancora questi scrupoli?
-Non mi importa se devo farlo. Mi importa solo di lui. Se sporcarmi le mani di sangue serve per salvarlo, allora sarà quello che farò.
-Molto nobile da parte tua. Ecco come manifesti il tuo amore: uccideresti per chi ami. Non sei cambiata molto rispetto a quando ci siamo conosciuti. Sei sempre un'arma letale.
Silenzio.
-E come va la tua carriera governativa e la tua bella famiglia alla luce del sole?
Silenzio.
-Non parlare mai più della mia famiglia. Mai più.
Si alza e va verso un piccolo bar dietro il suo sedile, si versa dello scotch e si siede in un altro sedile, lontano dal mio. Devo aver toccato un tasto dolente. E io lo so. So tutto quanto.
Siamo su un jet privato, super lussuoso. Ero già stata su aerei del genere, bevendo champagne e mangiando caviale... durante molte missioni finite tutte in un "incidente aereo".
-Di chi è questo jet? - chiedo.
-Amici.
-Gentili.
-Fedeli, direi, più che gentili.
-Chi saresti, Gesù?
-Qualcosa del genere.
-Modesto.
Silenzio. Lui continua a bere il suo scotch, guardando fuori dalla finestra. Io non gli tolgo gli occhi di dosso. In passato provocarlo in quel modo mi ha procurato molto sangue.
-Dunque... qual è il tuo piano?
-Quanto ne sai di Tony Stark?
-Non molto. So che è un miliardario e che si fa chiamare filantropo, ma che per la verità fa quello che fa per sé stesso.
-Tony Stark è uno degli Avengers più importanti. Non solo è quello che mette i soldi, ma è anche tra i fondatori del gruppo. La sua conoscenza tecnologica superiore gli ha permesso di creare un'armatura quasi imbattibile. Quasi però.
-Devo ucciderlo?
-Datti una calmata, gioia. No, non devi. Se lo ucciderai avranno un martire. E non voglio questo. Sarebbe un motivo per farli tornare insieme e rafforzare la loro supremazia. Mentre quello che devono fare è estinguersi.
-D'accordo. Allora che devo fare?
-Devi ottenere la sua attenzione. Digli chi sei. Digli di Barnes e spiegagli la vostra innocenza. Lui non vi ascolterà. Non può. Non hai un alibi abbastanza credibile per liberare Barnes. Ma sarà abbastanza da mettergli la pulce nell'orecchio.
-Non posso andare là semplicemente e chiedere un'udienza con Iron Man.
-Questo è vero. Ed è per questo che tu, con i tuoi anni di esperienza, riuscirai ad arrivare a lui e ottenere la sua attenzione. Non c'è bisogno che ti spieghi come. Sei stata creata per missioni del genere, non solo per sedurre e portarti a letto persone.
-Quindi devo semplicemente parlargli?
-Per ora sì. Non devi sembrare una minaccia per lui. Devi sembrare una ragazza distrutta perché ha perso tutto il suo mondo. E guardandoti... direi che non sarà difficile per te.
-Perché dovrebbe interessarsi di una poveraccia?
-Perché tu conosci Barnes. Perché tu sei la chiave per leggergli la mente. E perché tu e lui siete al corrente di numerosi nuovi segreti dell'Hydra dopo gli avvenimenti di Washington e di molti altri che ancora non sono stati resi pubblici. Tu sai che non esistete solo tu e Barnes. Sai cosa c'è in Siberia. E la possibilità di eliminare le tracce dell'Hydra definitivamente è allettante sotto ogni punto di vista. Specialmente ora che Stark gioca a fare l'uomo onesto e giusto.
Silenzio.
-E tutto questo cos'ha a che vedere con il tuo piano per distruggere gli Avengers?
-Oh, lo vedrai... Barnes deve sparire dall'occhio di Rogers. E sai meglio di me che Rogers non smetterà mai di difendere il suo "Bucky". Tony Stark, invece, non può smettere di adempiere al suo dovere ora diventato governativo, grazie agli accordi di Sokovia. Ora prende ordini, il buon vecchio Iron Man. Sparito Barnes e illudendo Rogers che ci sia Stark di mezzo, arriveremo allo scontro. E questo scontro alla loro fine.
Silenzio.
-Quindi non devo uccidere nessuno?
-Chi lo sa... i casi sono tanti. Rimetto questa possibilità nella tue mani e capacità di prendere decisioni da sola.
Silenzio.
-Lui sarà al sicuro?
-Oh, sì. Come un bambino tra le braccia della mamma.
Mi alzo, vado al piccolo bar del jet, alla ricerca di ghiaccio. Il mal di testa comincia ad arrivare. E con lui anche la nausea. Riccardo non mi guarda, si disinteressa completamente. Apro un contenitore che sembra essere fatto di oro vero e all'interno ci trovo dei cubetti di ghiaccio. Ne afferro una manciata e con questi mi massaggio il collo, le tempie, i polsi.
-Brutta storia, i mal di testa - commenta, senza distogliere lo sguardo dal finestrino. -Ma non mi sorprende. Era strano che fino ad adesso fossi completamente intatta, nonostante tutto. Sei un esperimento, ma sei un essere umano, non un robot. Ti becchi le malattie, come tutti noi. Una cosa nuova per te, ma ti abituerai. Dopotutto, il normale funzionamento della vita umana non ti è poi così distante, ora. Peccato. La tua perfezione non è più poi così perfetta.
-Chi ti ha detto che io sono umana?
-Il vibranio dentro di te. Il tuo organismo lo sta chiaramente rigettando. Guardati: senza capelli, con mal di testa forti... scommetto anche nausea e vomito, vero?
-Come fai a sapere del vibranio?
-Te l'ho detto prima: io sono furbo. So tutto. E di quello che non so ancora, me ne accorgo.
Detto questo, lo lascio e vado in bagno. Mi chiudo dentro a chiave. Una mano istintivamente va a carezzarmi il ventre. Il mio sguardo si sposta sulla mia faccia allo specchio. Una domanda mi nasce spontanea:"Saprà anche del bambino?"
Ha detto che Bucky starà sicuro come "un bambino tra le braccia della mamma." Non può essere una coincidenza. Sa che sono incinta. E sono sicura che userà questa cosa in suo favore. Solo che ancora non so come. Devo guardarmi le spalle. Ora più che mai.

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Perdonate il ritardo! Purtroppo ho avuto molto da fare con il lavoro... ma la prossima settimana mi impegnerò a pubblicare il continuo in tempo!
In questo capitolo avevo bisogno di fare spiegoni, dal prossimo ci sarà più azione, promesso!
Un bacione!
EggWoman1

Il Vuoto dopo il Tutto. || Bucky BarnesWhere stories live. Discover now