Capitolo 8.

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Apro gli occhi dal leggero sonno che ero riuscita a prendere. Non riesco però ad addormentarmi veramente. Il solo pensiero che non mi abbia riconosciuto mi tiene sveglia e inquieta. Le immagini di quel momento mi passano davanti come un film. Non posso dimenticarmi i suoi occhi quasi senza vita. Mi passavano attraverso, senza guardarmi veramente, senza bucarmi veramente l'anima come facevano ogni volta. Non sapeva chi fossi, era evidente. Si era dimenticato di me. Dalla testa non riesco a togliermi questo pensiero. Si era dimenticato di me veramente. Aveva fatto quello che mi aveva pregato di non fare.
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Campagna sperduta austriaca, catacomba sotto la sacrestia, estate 2014.
-Ci hanno trovato- dico.
-Possiamo sempre scappare.
-Possiamo davvero?
Silenzio.
-Ci proveremo- dice. Mi prende e mi abbraccia. -Non dimenticarti di me.
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Ma io so che quello che mi ha respinta non era Bucky. Quello era il Soldato d'Inverno. È stato ipnotizzato. Per quale motivo? Probabilmente per fare confusione, per creare scompiglio, per inasprire alcuni equilibri precari sempre di più. Purtroppo, rimarremo sempre armi finché ci sarà qualcuno che saprà come far scattare il nostro grilletto. Ma cosa gli hanno ordinato di fare? E chi lo ha ipnotizzato? Una serie di sospettati mi saltano alla testa, tra cui gli stessi Avengers e magari anche qualche nazione in cerca del conflitto bellico col Wakanda. Dopo tutto quello che ho visto in vita mia, non mi sorprendo più di niente. L'uomo, quando vuole il potere, farebbe di tutto. E il Wakanda, sebbene di facciata sia uno stato del terzo mondo, è molto ricco e pieno di risorse. Questo segreto lo sanno in tanti. E non è la prima volta che si tenta di impadronirsi di quelle ricchezze. Il vibranio viene da lì. Un pensiero mi salta alla mente: come ha fatto l'Hydra ad impossessarsi del vibranio che ora si intreccia con ogni singola cellula del mio corpo? Scuoto la testa, pensando che questi discorsi non mi appartengono più e che sinceramente non mi importa se scoppia una guerra contro il Wakanda. La verità è che non mi importa del mondo intero, degli equilibri tra le nazioni, degli Avengers e della sicurezza collettiva... se non ho il mio Tutto. Farei di tutto per lui, per riaverlo indietro. Incluso uccidere. Lo so, questo non mi rende migliore dei cattivi. Ma perché forse io stessa sono cattiva. Anzi, direi sicuramente. Io sono da buttare, io sono da imprigionare, io sono da tenere a bada. Come hanno trattato Bucky dovevano trattare me, non lui. Lui è buono, non farebbe del male a nessuno. Anzi, questa è la sua più grande paura. A me non importa niente degli altri se non delle persone che amo. Quindi hanno fatto bene ad arrestarmi, è giusto che io ora sia dietro le sbarre al Raft. È quello che mi merito per essere una criminale. E questo mi riporta alla mente Riccardo e improvvisamente tutto mi è molto più chiaro. So che è stato lui a far sì che io finissi qui dentro. "Come ho fatto a non pensarci prima?", penso. Non mi ha raccontato tutto e quello che mi ha detto non era certamente la verità. Non so come abbia fatto, ma è stato lui a scatenare il Soldato d'Inverno, dopo che fossi uscita allo scoperto agli occhi di Stark. Lui mi voleva qui dentro, incapace di uscire e di ribellarmi, perché sconvolta da un probabile scontro con un Bucky annebbiato. E ha liberato lui perché vuole usarlo come arma contro gli Avengers, avendo me fuori dai piedi. In più, io ero la distrazione. Sta agendo per conto proprio o per conto di qualcun altro?
Un senso di nausea blocca i miei pensieri e l'irrefrenabile desiderio di vomitare si impossessa di ogni fibra del mio corpo. Mi alzo dalla branda su cui ero sdraiata, nel tentativo di dormire e vado ad afferrare il secchio di metallo che avevo posizionato al lato della branda e comincio a vomitare. La sicurezza mi aveva dato quel secchio, quando si sono resi conto delle mie condizioni. Con la manica dell'uniforme da prigioniero che indosso, mi pulisco la bocca e allontano il secchio da me. Mi metto a sedere sul letto e poggio la schiena alla parete, osservando davanti a me. Con una mano mi tocco il ventre. Questo bambino è l'unica cosa che mi è rimasta di lui.
Un rumore di passi mi avverte che sta arrivando qualcuno, ma non guardo la figura che si avvicina. Non mi importa veramente. "Mi avranno visto vomitare di nuovo e saranno venuti a prendere il secchio per svuotarlo", penso.
-Ehi, ragazzina.
Una voce conosciuta compare insieme alla sua figura, dell'oscurità.
-Signor Stark.
-Come stai?
Silenzio. Lo guardo.
-Sul serio?
-Cosa?
-Le interessa sul serio?
-Beh, mi hanno detto che stai poco bene.
-E con ciò?
Silenzio.
-Voglio aiutarti.
-Mi faccia uscire.
-Questo non posso farlo.
-Allora abbiamo finito la nostra conversazione.
Silenzio.
-Senti... mi sono accorto che c'è qualcosa di più... che stai cercando di nascondere - dice, toccandosi il ventre con una mano. Scoppio a ridere.
-Sì. Congratulazioni. Vuole un premio?
-Lui lo sa?
Silenzio. Lo guardo.
-Ha visto come si è comportato con me. Non mi ha riconosciuto. Non sapeva chi fossi. Mi ha cancellata completamente. Se anche lo sapesse o lo sospettasse, dubito che ora se ne ricorderebbe.
Silenzio.
-Ho letto i rapporti su di te. Ho visto foto, letto testimonianze, letto la tua storia e ho sperimentato in prima persona le tue capacità. Se non mi avessi sollevato per la camicia come se fossi un fiore di campo, non avrei mai creduto che ESF173 fossi tu. Un tatuaggio non è una prova, tutti sono in grado di farselo. E vedendo come ti ha trattata Barnes... beh, non ci avrei creduto.
Lo guardo. "Dove vuole arrivare?", penso.
-Cosa pensi sia successo? - mi chiede.
-Hanno usato l'ipnosi. E chiunque l'abbia fatto, ora tiene in pugno lui e tutti quanti voi.
-Cosa vuoi dire?
Lo guardo, per capire se me lo stia chiedendo sul serio o se stia cercando una conferma ai suoi sospetti.
-Il Soldato d'Inverno è un'arma, tra le più potenti ed efficaci al mondo.
Silenzio. Mi chiedo se veramente debba dire cosa penso a quell'uomo, così egoista e egocentrico. Dubito che gli interessi veramente del bene comune. Lui agisce solo per i suoi interessi. Ma come potrei biasimarlo? È quello che faccio anch'io. Mi chiedo se debba fare il nome di Riccardo e se lo facessi se debba dire che non sta agendo da solo. Ma l'unica cosa che mi importa è Bucky.
-Ora dov'è lui? - chiedo.
-Barnes è con Steve Rogers e Sam Wilson. Non sappiamo ancora dove, ma abbiamo la certezza che sono insieme.
Silenzio. Se Bucky è con Steve, il piano che Riccardo mi ha detto detto voler attualizzare non sta funzionando. Lui voleva spingere Rogers a pensare che Stark aveva a che fare con una sparizione improvvisa di Bucky. Questo avrebbe portato ad uno scontro. Ma così non è stato e non sarà. Uno scontro inevitabilmente ci sarà, ma non per questo motivo. Riccardo non ha fatto altro che manipolarmi.
-Perché sei venuta da me? - chiede, quasi indovinando i miei pensieri e sedendosi aldilà del vetro della cella che separa me e lui. -Se lui ti avesse riconosciuto e aveste cercato di fuggire insieme, avrei pensato che cercassi di distrarmi, cercando di ottenere la mia attenzione. Ma perché la mia? Non ero l'unico Avenger nell'edificio e Steve Rogers è quello che più tiene a Barnes, quindi avrebbe rappresentato una minaccia maggiore.
Purtroppo, mi sono fidata della persona sbagliata. Una volta portata a Berlino, dovevo agire di testa mia. Ma non l'ho fatto. Dopo un attimo di silenzio:
-Non riesce a rendersi conto che tutti noi siamo manipolati da qualcuno furbo? Vi sta portando a scontrarvi. E voi come degli sciocchi finirete a lottare tra di voi, distruggendo ciò che avete attorno. In men che non si dica, gli Avengers non esisteranno più e i supereroi saranno dei criminali ricercati. Tutti voi.
Silenzio.
-Chi sta facendo questo?
-Come ho già detto, io e Barnes non siamo gli unici. Ci sono molti altri segreti dell'Hydra nascosti, minacce dormienti pronte ad essere risvegliate. Barnes non è una minaccia. Lui è la chiave per sventare tutti questi pericoli imminenti. Quello che ha fatto in passato non è stata colpa sua. La sua mente era controllata. Ha visto cos'ha fatto a me. Questa è la prova che lui è innocente di tutti i crimini di cui si è macchiato.
-Perché non dici la stessa cosa di te stessa.
-Perché io sapevo cosa facevo. Io ho scelto di fare quello che ho fatto. Io sono la vera criminale, non Bucky. Mi merito di stare dove sono adesso.
Silenzio. Mi osserva attraverso il vetro con quei suoi occhi neri profondi, come se volesse cercare di leggermi dentro per capire se sia onesta oppure no. Per la prima volta, ora, noto che ha un occhio nero.
-Chi c'è dietro tutto questo? - mi chiede, ma un piccolo allarme comincia a suonare dal suo orologio e ci interrompe. Sposta lo sguardo su di esso e comincia a toccare sullo schermo. Tutto quello che riesco a leggere è 'aeroporto di Lipsia-Halle'.
-Devo andare.
Detto questo, si alza e torna verso l'oscurità.
-Signor Stark - lo chiamo prima che riesca a scomparire. Lui si volta a guardarmi.
-Barnes è innocente. Si ricordi questo.
Dopo un'ultimo sguardo, si rigira e sparisce nell'oscurità. Questo è l'unico modo che ho per assicurarmi la salvezza di Bucky: assicurare la sua innocenza. E pensare che una volta avevo a disposizione sensualità, forza e agilità fisica, coltelli e pistole per salvare la pelle, mia e degli altri. Ora, dietro le sbarre del Raft, non posso fare altro. Senza l'aiuto di un esterno, non potrei mai fuggire. Siamo in mezzo all'oceano.
Mi sdraio sulla branda. Chiudo gli occhi. E un ricordo mi riappare davanti agli occhi:

Campagna sperduta austriaca, catacomba sotto la sacrestia, estate 2014.
-Tu mi ami.
-Non è vero.
-Sì invece. Magari non lo vuoi ammettere a te stessa. Magari ora passando del tempo nel mondo e, come hai detto tu, guardando tanti film, la tua concezione della parola "amore" è cambiata. Ma tu mi ami. E non intendo un amore carnale, fisico, di attrazione. Ma un amore... puro, appunto. Non mi vengono altre parole per descriverlo.

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Ciao ragazzi! Ci vediamo la settimana prossima :) -stavolta probabilmente pubblicherò di lunedì, perché lavoro domenica tutto il giorno.
Comunque, se vi va, fatemi sapere che ne pensate di questo secondo libro! Mi rendo conto che le vicende del primo magari erano più avvincenti... ma Stay Tuned :)
A lunedì!
EggWoman1

Il Vuoto dopo il Tutto. || Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora