Capitolo 34

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Non è stata una bellissima idea decidere di condividere la tenda con loro due, Gaia che si muove ogni due per te, Edoardo che invece delle corde vocali ha messo una tromba e per di più si è aggiunto anche il mal di schiena, poi non volevo fare la terza incomoda ma loro mi hanno obbligata a dormire con loro. Decido di alzarmi tanto il sonno è andato a farmi fottere, abbasso lentamente la cerniera della tenda voltandomi verso i due e noto che dormono tranquillamente e non si sono accorti di nulla, prendo la borsa e prendo il pacchetto di sigarette ed oltrepasso la base della tenda con una gamba e poi accompagno con l'altra richiudendo la tenda, fuori non c'è nessuno è l'unico rumore è quello del mare, su questa spiaggia ci siamo solo noi e tutti quanti staranno dormendo. Mi avvicino alla riva del mare facendo in modo che l'acqua possa travolgermi almeno i piedi o i polpacci, cammino un po', anche se l'acqua è fredda, facendola arrivare a metà coscia, è ancora buoio. Noto ad un po' di metri da me uno scoglio, cammino verso di esso e vado a sedermi lì, con i piedi immersi nell'acqua e il sedere sullo scoglio così non può bagnarmelo.

Mi accendo una sigaretta e mi accovaccio in me stessa mettendo la testa tra le gambe ogni qualvolta devo buttare il fumo, le onde del mare si muove sinuosamente, guardo oltre all'orizzonte per quello che può risaltarmi agli occhi visto che è tutto buoio.
Quando mi ritrovo sola viene lecito pensare, penso alla mia vita negli ultimi mesi, se sto facendo la cosa giusta, se sono felice per me stessa o se non lo sono e mi sto solo autoconvincendo di esserlo, penso ad ogni singola persona che ho accanto a me e non posso fare a meno di pensare a lui. Lui che mi ha messa da parte dopo essersi intromesso nella mia vita prepotentemente, sono orgogliosa si, vorrei gridarli in faccia che mi manca anche con quel suo carattere scontroso, bipolare al cazzo e tutto con lui, ma quando mi ha salvata in quel momento ho visto che era una altra persona, quando mi ha baciata era un altra persona e quando abbiamo fatto sesso era una altra persona. Improvvisamente è sparito dalla mia vita allora che bisogno c'era di intromettersi se poi doveva sparire. Non lo do a vedere a nessuno, tranne a Gaia che mi conosce, che mi interesso a lui e quando ne colgo l'occasione lo guardo anche per una frazione di secondo, ma lo faccio. Adesso ha deciso di fidanzarsi proprio come per dirmi 'per me non sei nessuna tu e sei stata una semplice scopata', certo non è che mi faccia piacere sta cosa adesso ma oramai è fatta ed ha deciso lui di allontanarsi da me, ricordo ancora quanto odiavo vendere con lui e ricordo quando mi ha vietato categoricamente di uscire con Edoardo, nonostante li avessimo detto espressamente che eravamo due semplici amici. Anche se era stato solo sesso, ricordo ancora come il cuore batteva all'impazzata ma tutto sarà solo un ricordo perché ha voluto escludermi.

Ormai la mia sigaretta è finita ed a distogliermi da miei pensieri sono le onde che sbattono con lo scoglio inaspettatamente bagnandomi il petto,

Matteo:"che ci fai qui Emma?" dice all' improvviso facendo sobbalzare
Io:"dio santo Matté che spavento, sei impazzito per caso?" dico mezza seria ma con una nota di divertimento
Matteo:"esagerataaaa" dice ridendo "ma che stai a fa qua da sola? dice sedendosi accanto a me
Io:" dovevo trovarmi un altro posto per dormire, per esempio qui sullo scoglio sarei stata meglio"dico sbattendo la mano su di esso
Matteo:"perché?" dice ridendo ed accendendosi una sigaretta
Io:"Edoardo russa come non mai, Gaia si muove in continuazione poi si è aggiunto anche il mal di schiena quindi chi sta meglio di me manco il Papa a Roma" dico sarcastica
Matteo:"vuoi dormire con me? o meglio dire noi, con me sta solo Federico" dice buttando fuori il fumo
Io:"no non te preoccupà Matté in tre no" mi metto un telo fuori e riposo li perché ormai il sonno è andato a farsi fottere" ma poi all'istante mi viene uno sbadiglio
Matteo:"e menomale che non avevi sonno eh" dice ridendo
Io:"no mi sto rilassando, Matté non è che avresti un po' di erba qui" dico appoggiandomi con la testa alla sua spalla,
Matteo:"vieni andiamo sulla spiaggia e la fumiamo lì"

Scendo dallo scoglio con l'aiuto di Matteo che mi mette nell'acqua e camminiamo verso la spiaggia, ristendo il telo e mi siedo sopra aspettando che Matteo ne rolli una.

Matteo:"sei sicura che eri lì solo perché non riuscivi a dormí?" dice accendendola
Io:"certo altrimenti per qualche motivo sarei stata lì?! avrei dormito" dico con fare ovvio
Matteo:"quando me vorrai parlà so qui, sappilo" dice mettendomi un braccio intorno alla spalla e facendo avvicinare la testa alla sua spalla.

Dopo alcune ore:

Alla fine ne io e ne Matteo abbiamo dormito ed abbiamo visto il sole sorgere dall'orizzonte, una bellissima visione.

Matteo:"tra poco svejiamo tutti qua altrimenti non se muovono, vuoi un caffè?"
Io:"ohw sisi" dico con gli occhi a cuoricino
Matteo:"aspettami allora, arrivo subito" dice prendendo il suo borsello e andando verso il bar sulla strada.

La spiaggia inizia a popolarsi di qualche pischello in trepidazione di venire al mare la mattina presto. Sento una cerniera aprirsi ma non mi volto, non ci faccio nemmeno caso a quale sia finché non mi giro leggermente e noto le sue gambe. Sento il suo sguardo addosso ma non mi volto verso lui, sarò orgogliosa okay ma non voglio guardarlo.

Matteo:"oh giorno Lauré" dice avvicinandosi "ho preso caffè per tutti"
Io:"grazie barista" dico alzandomi e prendendo il caffè e lo zucchero dal porta caffè in cartone, ed ecco che lo guardo, alzo lo sguardo verso di lui e i nostri occhi si scontrano, rimango a fissarlo per più di un minuto e lui non distoglie lo sguardo da me nemmeno quando si apre la sua tenda.

Matteo inizia ad urlare come un pazzo facendo svegliare tutti con conseguenze bestiemme.

Simon:"che cazzo urli coglione?" dice uscendo dalla tenda incazzato
Matteo:"ma che semo venuti per dormí qua su e muoviamoci, Edoà svejiateeeeee" dice urlando facendomi scoppiare a ridere.

Dopo che tutti quanti si sono svegliati iniziano a consumare la colazione offerta dal miulatto Matteo,

Matteo:"magna er cornetto, è bono" dice mangiando il suo
Io:"mhhhh nah, posso assaggià il tuo, non lo voglio intero" dico guardandolo e lui mi offre il suo che subito addento
Matteo:"poi me spieghi sta cosa de intero e non" dice ridendo
Io:"scemo cosa pensi" dico ridendo

Tutti quanti decidono di andarsi fare un bagno mentre io rimango a chiacchierare con Gaia e notando per l'ennesima volta il suo sguardo su di me,

Gaia:"dovevi vedere come te guardava mentre mangiavi il cornetto di Matteo e scherzavi con lui" dice guardandomi mentre io faccio spallucce accendendomi l'ennesima sigaretta.

Adoroh scrivere queste parti riflessive, mi sento come Emma in questo momento ✈️ ci vediamo domani con un nuovo capitolo❤️

Fino a quella notte lì, quella mezzanotte lì:Achille Lauro Where stories live. Discover now