Fino a quella notte lì, quella mezzanotte lì:Achille Lauro

Capitolo 45

Spogliata nei panni di Vesna ritorno nei mie panni originale di Emma. Ogni qualvolta che finiamo di fare questo 'lavoro' sale l'ansia alle stelle e preghi affinché nessuno di quei uomini pervetiti ti abbia notata, ed stasera ci è andata di culo sia per me e sia per Clarissa. Ma non sempre potrei scampare a questo pericolo.

Mi sistemo la frangetta ed entriamo in macchina di Clarissa,

Io:"Clarí visto che so ancora le tre perché non andiamo a divertirci n'pochetto?"
Clarissa:" oh sehh, sai annamo ad una discoteca che conosco io" dice mettendo in moto la macchina per poi partire.

Durante il viaggio che sta durando più di mezz'ora il mio telefono vibra all'impazzata dovuti alle tante chiamate e messaggi di Gaia, che non si ferma nemmeno visto che ho deciso di non risponderli.

Arriviamo finalmente a questa benedetta discoteca e ad occhio e croce dista un oretta dal mio quartiere,

Io:"più lontano non sapevi andare Clarí?" dico ridendo
Clarissa:"conosco il proprietario quindi entreremo senza problemi" dice camminando
Io:"certo con n'abbigliamento migliore forse" dico affiancandola e ridendo,
Clarissa:"semo fregne pure così" dice ridendo
Io:"tantissimo" dico sarcastica

Arrivate davanti alla porta di ingresso Clarissa parla nell'orecchio del bodyguard, ci dice di aspettare e nel frattempo sbuca un uomo sulla quarantina d'anni, che subito saluta lei.

Clarissa:"vieni Emma, lui è Tommaso per tutti Tommy" dice guardandomi ed io mi presento sorridendoli cordialmente,
Tommy:"prego, entrate, offro io per i drink" dice verso il barman dopo essere entrate dentro
Io:"Clarí scegli tu" dico a lei mentre lei ordina il suo drink e successivamente il mio.

La musica è parecchio assordante e faccio fatica anche a sentire ciò che Clarissa mi urla nell'orecchio, c'è gente ovunque e data la quantità di fumo che esce da delle casse ho anche la vista annebbiata.

Mi fa segno di andare in pista visto che non si riesce a comunicare, butto giù il mio terzo drink e mi fiondo in pista trascinandola, balliamo come pazze e per un attimo in questo periodo i problemi e i pensieri sembrano scomparire dalla mia mente.

Mimo a lei un segno di una rollata e sembra che le siano illuminata gli occhi, o forse è l'alcol, mi prende per un braccio e usciamo fuori,

Clarissa:"questa volevi?" dice mostrandomi due canne già rollata e messe in un pacchetto di sigarette,
Io:"ti sto adorando Anica" dico ridendo ed accendendo la canna.

Dopo aver fumato e parlato un po' sul nostro stato dopo e penso che non riusciremo a tornare ognuno alla propria casa, ci dirigiamo verso il barman, tanto per cambiare ed ordiniamo due drink a testa, stasera ho deciso di andarci giù pesantemente, era da tempo che non mi capitava na serata così tra i piedi.

Ormai saranno le sei del mattino quando iniziamo ad uscire dalla discoteca, ognuno sembra che stia per svenire per come si sono conciati ma non è che noi siamo messe meglio di tutte quante.

Io:"Clarí riesci ad aprire la macchina?"
Clarissa:"aspetta che non trovo le chiavi" dice con voce traballante,
Io:"damme qua, stanno dietro qua" dico toccandoli la tasca del sedere dei suoi jeans, apro la macchina e ci sediamo,

Io:"restiamo qua, finché non ce passa" dico abbandonandomi alla sedia, ma non ricevo nessuna risposta, guardo lei ed è già svenuta tra le braccia del post sbornia.

Con poca forza controllo il cellulare ed a momenti scoppia dalle mille chiamate di Gaia aggiundendosi a quelle di Edoardo ma anche a quelle di Matteo. Ma ora non ho la voglia di rispondere e mi abbandono anche io tra le braccia del post sbornia.

Dopo tre ore:

La luce solare infastidisce i miei occhi, li apro leggermente, alzadomi dalla sedia, mi giro verso Clarissa che ancora dorme, scendo dal veicolo prendendo una bocca di aria ma un senso di nausea mi investe costringendomi a piegarmi in due e vomitare.

Benissimo, oltre alla nausea anche l'amaro in bocca, rientro in macchina e scuoto Clarissa che si lamenta al mio tatto,

Io:"Clarí svejiati so le nove e semo ancora qua" dico scuotendola
Clarissa:"porca troia le nove" dice sobbalzando
Io:"eh movite, c'è la fai a guidare?" dico guardandola
Clarissa:"me sento in coma, aiuto, ma credo di farcela"
Io:"se non ce la fai, guido io" dico abbassando il finestrino
Clarissa:"vediamo n po' per ora partiamo su"

Dopo un ora e mezza di strada arriviamo sane e salve, con mezz'ora di ritardo dato che andava piano perché le girava la testa e fortuna ha voluto che durante il tragitto non abbiamo incontrato nessuno.

Saluto Clarissa dandomi appuntamento per la stessa serata ed entro in casa, sistemandomi il più possibile sapendo già di trovare lei in casa.

Appena entro la vedo seduta al divano e subito alza lo sguardo verso di me,

Gaia:"dove cazzo sei stata?" urla talmente forte che penso l'abbia sentita tutto il mondo
Io:"ohoh non urlare" dico togliendo i le scarpe andando in camera
Gaia:"io urlo quanto cazzo me pare, il telefono dove cazzo c'è l'hai?" dice entrando in camera
Io:"oh ma cosa vuoi non te vojio parlà" dico prendendo un cambio dall'armadio, vado verso il bagno ma la porta è bloccata ed improvvisamente viene aperta da Edoardo,

Edo:"Emma" dice passando davanti a me
Io:"Edoardo" dico sorpassandolo
Gaia:"ma hai bevuto?" dice guardandomi ed io la guardo negli occhi per la prima volta da quando sono entrata,
Io:"non sono fatti tuoi" dico chiudendo la porta a chiave.

Mi faccio una doccia per togliermi quel brutto odore di dosso ma la nausea ormai mi tormenta ancora di più. Dopo essermi asciugata e vestita esco dal bagno e vado in cucina a prendere una aspirina,

Gaia:"Emma me vuoi parlà cazzo" dice
Io:"oh senti ora non ho forze manco di senti na mosca, quindi non me va proprio di ascoltà nulla, me ne vado in camera" dico prendendo l'aspirina per poi recarmi in camera dove mi sdraio sul letto, per riposarmi, ma prima di cadere e braccia di Morfeo mando un messaggio a Matteo, rassicurandolo.

Capitolo di passaggio questo e spero che vi piaccia, ci vediamo domani con un nuovo capitolo ❤️