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HARRY'S pov

Sono solo le 5 di mattina e le farfalle nello stomaco non mi davano pace.

Continuavo a pensare a Draco... quel bellissimo ragazzo.

Quello che mi fa venire le gambe di gelatina appena mi guarda, quello che mi distrae con i suoi occhi magnetici e infine quello che non mi fa dormire la notte.

Così dato che sono mattutino in questi giorni decido di farmi un bagno caldo nel bagno dei prefetti.

Prendo il mantello dell'invisibilità che mi è stato regalato a Natale e mi dirigo verso i bagni.

Grazie alla parola d'ordine origliata da Percy riesco ad entrare.

Aprii i tanti rubinetti che iniziarono a far sgorgare acqua calda e colorata.

Sull'acqua, che aveva riempito tutta la vasca, si era formato uno strato bolle bianche.

Mi tolto il pigiama, rimanendo in boxer, e mi immersi nell'acqua paradisiaca.

Quella sensazione è una delle migliori di mio parere, un po' come quando è inverno, mentre nevica, sei seduto su un divanetto mentre leggi un buon libro davanti ad un cammino ardente scoppiettante.

Ero in trans.

~che ci fai qui?~ una voce aveva rovinato quel momento perfetto.

Dopo la frase pronunciata dalla presenza anonima mi girai di scatto spaventato, dato che poco fa credevo di essere solo, mettendo le braccia appoggiate al bordo della vasca, anche l'acqua si mosse di seguito al mio corpo.

Iniziai a far vagare lo sguardo per tutte le pareti, cercando di capire l'origine del "suono".

Così come per aiutarmi e ridurre il tempo di ricerca ripete la domanda
~aoooo... che ci fai qui?~ era un po' scocciato si poteva intendere dal suo tono di voce.

Così iniziai a scrutare meglio l'angolo buio da cui proveniva la voce.

Poi realizzai.

~ah ma sei tu Dray!~ dissi felice di vederlo e lui uscì dall'oscurità che poco fa lo avvolgeva.

Mise in mostra il suo carinissimo viso e appena si mostrò sorrise.

Era un misto tra un ghigno e un sorriso dolce.

Indossava anche lui un pigiama, il suo era verde di seta con delle strisce verticali: una opaca, una lucida e così via, i suoi capelli anche se appena sveglio erano perfetti anche se qualche ciuffo riusciva a sfuggire dal suo controllo.

Era un Dio, un Dio greco sceso dell'Olimpo per me, si spera.

Continuava a fare passi lenti e precisi.

Arrivò a 2 metri da me, io sempre appoggiato al bordo iniziavo a sentire caldo e il mio battito cardiaco aumentava a dismisura, lui si stava togliendo il pigiama.

~ehm mamma mia che caldo... non lo senti anche tu?~ chiesi per ridurre il silenzio che si era formato.

~per niente!~ rispose sicuro di sé.

CHI MI HA RUBATO IL CUORE •drarry•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora