POV EMMA
Tommy stava per colpirmi quando, improvvisamente, il signor Stark gli ha fermato il braccio.
Come ha fatto ad essere qui giusto in tempo?
Tony : " Signor Vanni, lei ora viene con me. Signorina Emma, mi aspetti in aula professori, arrivo subito. "
Faccio come dice.
Entro in sala e mi siedo al tavolo grande dove si ritrovano sempre tutti gli insegnanti.
Non volevo piangere oggi, non volevo proprio, ma vedermi la mano di Tommy in faccia mi ha messo davvero paura.
Devo ringraziare che Tony fosse lì, altrimenti adesso mi ritroverei le dita di Tommy impresse sulla mia guancia.
Sono passati dieci minuti e il signor Stark deve ancora arrivare, mi chiedo dove abbia portato Tommy, penso in presidenza, dove altro se no.
Mentre aspetto, mi alzo e vado alla finestra dell'aula, da lì si vede tutto il cortile che adesso è vuoto, sono tutti già in classe.
Sento la porta aprirsi, è Tony.
Emma : " Signor Stark, grazie per aver-"
Tony : " Cosa diavolo ti salta in mente Emma! Se vi avesse visto il Preside stareste stati immediatamente sospesi.
Ho dovuto inventarmi qualcosa che giustificasse l'aver portato il signor Vanni in presidenza."Cosa? Adesso è colpa mia?
Emma : " Cosa mi salta in mente? Sono io quella che stava per essere shiaffeggiata, non il contrario. Io non c'entro proprio nien - "
Tony : " No basta fa silenzio! Adesso parla l'adulto! "
Mi ha appena zittita?
Non l'ho mai visto così arrabbiato.
Tony : " Non è la prima volta che vedo te e quel moccioso del tuo ragazzo discutere in quel modo, ci ho sempre passato sopra perché ho pensato potesse essere una cosa normale da adolescenti, ma adesso arrivare ad alzare le mani no. È troppo. "
Ha ragione..
Tony : " Non posso più vederti venire a scuola in questo stato Emma. Prima piangi nel bagno, poi in cortile, non vieni a lezione e sparisci per un giorno intero andandotene nei boschi da sola e oggi questo. Basta Emma, non voglio più assistere a situazioni del genere. "
Un momento, come fa a sapere che ieri ero nel bosco?
Ero sola.
E poi sta continuando a chiamarmi Emma, e la cosa mi sta piacendo parecchio.
Lui mi sta piacendo parecchio, vederlo così arrabbiato per avermi vista stare male, mi fa provare una cosa allo stomaco, e credo di capire adesso cosa sia.
Lo guardo e il mio cuore accelera il battito, le gambe mi tremano e ho una strana voglia di buttarmi tra le sue braccia.
Mi sta guardando negli occhi, e io guardo lui nei suoi, quegli occhi marroni, grandi e profondi come il buco che sto sentendo allo stomaco in questo momento.
Siamo in silenzio, fermi, a guardarci.
Non riesco a trattenere il mio corpo dall' avvicinarmi al suo.
Riesco a sentire il suo respiro, è pesante, significa che è molto arrabbiato.
Mi ritorna in mente la domanda di prima.
Come fa a sapere che ieri ero in quel bosco?
Decido di farlo un pò ridere.
Emma : " Mi ha seguita signor Stark? Adesso si mette a pedinare le sue alunne? "
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Così sbagliato, così giusto.
Fanfiction" La paura di innamorarsi, non è forse già un pò d'amore? " ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Emma : " Tony, noi non dovremmo.. " Tony : " Non m' importa. " ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Emma frequenta il quinto anno del Liceo Linguistico di Firenze. Tra...