POV IVAN
Avevo appena parcheggiato fuori casa mia, non mi mancava per niente questo posto.
Scendo dall'auto e mi accorgo che il furgone del compagno di mia sorella è qui fuori, dev'essere a casa con lei.
Prendo la mia valigia e percorro il vialetto, non ci volevo tornare qui.. questo posto mi riporta alla mente cose spiacevoli.
Sono venuto a casa solo per Nicole.
Dopo vari ripensamenti mi decido ad entrare, non faccio in tempo a poggiare la valigia al suolo che vedo Nicole saltarmi addosso.
" Fratellino! "
Mi urla nell'orecchio.
La stringo forte a me lasciando cadere la valigia per terra.
" Cioa sorellona. "
Nicole è più grande di me di quattro anni, a lei devo la mia vita.
Dopo avermi riempito di baci si stacca da me, posso tornare a respirare adesso.
" Come stai? Il viaggio è andato bene? Hai mangiato? Se vuoi ti preparo qualcosa basta che me lo dic e io - "
Come immaginavo.
" Nicole, prendi fiato ogni tanto. "
" Scusa.. è solo che mi sei mancato così tanto! "
" Anche tu. "
Lei era l'unica a cui convedevo il mio lato più intimo e sensibile.
" Guarda chi è tornato! "
Marco, il compagno di mia sorella, ci raggiunge all'ingresso.
All'inizio ovviamente non mi stava a genio, poi però conoscendolo ho capito che era l'uomo perfetto per Nicole.
La tratta bene, la rende felice, e questo è cio che contava per me." Hei, come va dottore? "
È un medico veterinario, questo gli dà molti punti.
" Finalmente sei arrivato, tua sorella non la smetteva più di farsi mille paranoie sul viaggio. "
Almeno c'era qualcuno che si preoccupava di me.
" La smettete di prendermi in giro? Sono una molto ansiosa dovreste saperlo entrambi!
Comunque io stavo per preparare la cena, vi vanno bene degli hamburger? "" Va bene. "
Diciamo insieme io e Marco.
" Bravi, tanto anche se aveste detto di no li preparavo comunque, ho solo quelli in frigo. "
" Fare la spesa no eh? "
" Andremo domani mattina io e Marco, tu tranquillo, puoi dormire fino all'ora di pranzo. "
È esattamente quello che farò.
Sono veramente stanco." Adesso vatti a cambiare, tra dieci minuti ceniamo. "
Annuisco e salgo in camera mia.
La mia camera.. se queste pareti potessero dire ciò a cui hanno assistito in tutti questi anni, beh probabilmente mi farebbero spedire dritto al manicomio.
È meglio che certe cose restino tra queste quattro mura.
Dopo dieci minuti scendo per la cena.
" Allora Ivan, dicci un po', come sono andati questi mesi di Accademia? "
" Bene. "
Rispondo un po' scocciato a mia sorella.
" I tuoi amici come stanno? "
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Così sbagliato, così giusto.
Fanfiction" La paura di innamorarsi, non è forse già un pò d'amore? " ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Emma : " Tony, noi non dovremmo.. " Tony : " Non m' importa. " ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Emma frequenta il quinto anno del Liceo Linguistico di Firenze. Tra...