31. Ultima lacrima

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«Ehi» sento sussurrare da qualcuno.

Apro gli occhi lentamente e trovo poco distante da me l'unica persona che mi aspettassi di vedere.

Poi mi ricordo: la festa, le tartine, la musica, i miei amici, il ballo con Zach e lo champagne.
Soprattutto, lo champagne.

«Che cosa...» Mi porto una mano dietro la testa.

«Hai bevuto troppo.» Malfoy abbassa lo sguardo, seduto al bordo del mio letto.

Mugolo versi incomprensibili e cerco di mettermi seduta.

Intravedo il biondo stringere gli occhi. Poi mi guarda, e si mette più vicino.

«Sdraiati, sennò svieni un'altra volta.»

«Grazie, ma so fare da sola.» Chiudo gli occhi dal mal di testa.

Porco Salazar, non doveva nemmeno essere qui.

«Non ti ferma nemmeno l'alcool, eh?» Lo vedo sorridere amaramente anche se ha la testa bassa.

«A quanto pare.» Emetto un leggero suono simile ad una risatina.

«Mi spieghi perché cazzo ti devi ridurre così, Lynch? Se non lo vuoi fare per te stessa, fallo per le persone che ami, non vorrebbero vederti in queste condizioni.» Si volta verso di me con il viso illuminato dalla fioca luce della luna che filtra dalla vetrata sopra il mio letto.

Sarà per la mia condizione, ma lo vedo sincero.

«Non capisci proprio niente, Draco. Le persone sono troppo deboli per amarmi. Sono troppo forte per amare ed essere amata.»

Non capisco cosa io abbia appena detto. La mia bocca si è aperta da sola.

Cala un silenzio improvviso.

Vedo arrivare una piccola luce nei suoi occhi, alla fine delle mie parole.

Solo dopo alcuni secondi, mi rendo conto di averlo chiamato Draco.

Draco. Non "il biondo ossigenato", non "Malfoy", non "il platinato". Solo Draco.

Alza un angolo della bocca. Nonostante sia qui con una persona che quasi sicuramente odia, sembra sorridere.

«Draco.»

«Cosa?» Alza la testa.

«Devo...» Mi metto la mano davanti alla bocca e sgrano gli occhi.

«Vieni.»

Capisce la situazione e mi aiuta ad alzarmi dal letto tenendomi dalla vita.

Fortunatamente, il bagno è vicino al mio letto.
Entra anche lui, sorreggendomi.

Mi piego davanti al water e inizio a vomitare a piccoli intervalli.

Perché diavolo ho bevuto così tanto?

Tra una vomitata e l'altra mi giro verso Draco, che mi sta tenendo i capelli.

Sono sull'orlo delle lacrime. Non capisco perché io stia così male.

Draco si piega sulle ginocchia di fianco a me e continua a tenere la presa salda sui miei capelli.

Abbasso di nuovo la testa per vomitare. Appena penso di aver finito, Draco mi guarda negli occhi.

«Tranquilla» sussurra.

Cazzo. E' una situazione a dir poco imbarazzante. Lo andrà a dire a tutti. Già vedo tutta la scuola radunata in cortile per vedermi passare e prendermi in giro.

Dopo qualche minuto, quando capisco che probabilmente il mio fiume di vomito è finito, mi alzo in piedi.

Draco fa lo stesso, lasciandomi i capelli.

Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora