Love for Eternity

Capitolo 1

POV. YASMIN RAMSEY

Mi sveglio, a causa della luce che penetra dalla finestra, di camera mia e di mia sorella Leila.

Leila è la mia sorella più piccola, ha ventun anni, è una ragazza dolce e gentile, siamo molto unite rispetto alle sorelle normali che litigano per qualsiasi cosa.

Mi alzo, dal letto e vado in bagno, a farmi una doccia.

Sotto la doccia, inizio a pensare alla mia vita, dal giorno in cui se ne sono andati loro, i miei genitori.

Lascio, che l'acqua scorre sul mio corpo, portando via i pensieri, poi comincio con l'insaponarmi il corpo e a applicare lo shampoo sui capelli.

Dopo, aver fatto la doccia e lavato i capelli, esco dal box doccia e mi avvolgo un asciugamano, al corpo, poi inizio a vestirmi, con i vestiti presi prima dall'armadio.

Indosso, un vestito semplice a fiori blu e marroni, con dei sandali bassi e bianchi.

Dopo, che mi sono vestita, mi asciugo i capelli e gli lego in una coda bassa.

Poi, cerco di svegliare Leila.

"Svegliati Leila, è tardi ,e dobbiamo aiutare la zia Amelia a preparare la colazione, che se no fa tutto da sola."

Zia Amelia, è la sorella di mio padre, di trentasette anni.

Lei, si è presa cura di me e mia sorella, dopo la morte di nostro padre, e dopo che nostra madre, si è sposata di nuovo.

Zia Amelia, ha una figlia di quindici anni, Sara, una ragazza con un carattere particolarmente grazioso, ma che non è molto studiosa, ma quelle sono cose a parte.

Scendo, le scale e arrivo la piano di sotto.

Abbiamo, una casa né molto grande e né molto piccola.

La nostra casa ha due piani, il piano terra, dove è presente la cucina e il salotto e un piccolo bagno; e il piano superiore, dove sono presenti due camere da letto un' pò grandi, che sono una mia e di Leila e l'altra di mia zia e poi è presente una piccola camera per Sara, e un bagno.

"Buongiorno, zia hai bisogno di aiuto" le chiedo io camminando verso di lei.

"Si, Yasmin prepara per favore del tè per me, Leila e te, e poi, puoi tirare fuori i biscotti per la colazione? Io intanto faccio i pancake per Sara, che aveva voglia di mangiarli."

"Oh, certo zia faccio del tè, e poi tiro fuori i biscotti" le rispondo.

"Yasmin, tesoro sai dove è rimasta Leila, non è ancora scesa" mi chiede mia zia, dopo che ha fatto i pancake.

"Zia, lo svegliata poco fa, dovrebbe scendere, poi non so dove è rimasta."

"Oh, zia eccomi vi serve aiuto."

"Leila, tesoro, tira fuori i biscotti per la colazione, mentre Yasmin e io portiamo i pancake e il tè sul tavolo" dice mia zia.

"Ok, zia, voi andate e io arrivo" risponde Leila.

"Zia, vado a chiamare Sara, che non è ancora scesa" affermo io.

"Oh, si vero che quella ragazzina, non è ancora scesa, vai pure Yasmin, se è ancora sul letto a dormire, svegliala prendendola per orecchie, che sono le 10:00."

Vado al piano di sopra, a svegliare la mia dolce cugina, busso e entro nella sua piccola stanza.

Vedo che sta leggendo un libro, seduta sul letto anzi che scendere, a fare colazione.

"Sara, leggerai dopo il libro, ora vieni con me che dobbiamo fare colazione" le dico io.

"Finisco il capitolo e arrivo" mi risponde Sara.

"No, muoviti, che se no i pancake che ha preparato la zia, per te, si raffreddano" le dico io.

"Oh, finalmente, dopo giorni che chiedo alla mamma di preparare i pancake, gli ha preparati." Sara è una ragazza che ama leggere, ma non le piace studiare.

"Ragazze, muovetevi che la colazione si raffredda" grida Leila, dopo un' pò di tempo.

"Non c'è bisogno di gridare siamo qui" rispondo io facendo le ultime scale.

"Oh, per fortuna che siete qui, stavo morendo di fame" afferma mia sorella.

Dopo, aver fatto colazione.

Leila, propone di andare a fare un giro per il centro commerciale, visto che ci sono gli sconti.

"Io vengo" le rispondo, io.

"Per me, va bene ragazze, anche perché devo prendere dei piatti per la cucina, da un negozio" risponde mia zia.

" Mamma io resto a casa, visto che arriva Grace, la mia amica."

"Ok, però state attente, Sara" risponde mia zia.

Io, Leila e mia zia, dopo che mia zia, ha fatto le dovute raccomandazioni a Sara, per la milionesima volta.

Andiamo al centro commerciale, con la piccola auto di mia zia.

Dopo, quattro ore, che siamo in giro per i negozi, e abbiamo preso solo i piatti che voleva mia zia, perché non ci è piaciuto nient'altro.

Arriviamo, finalmente a un grazioso ristorante, dove una cameriera arriva per prendere l'ordine.

"Buongiorno, posso sapere, cosa volete ordinare?" ci chiede la cameriera.

"Oh certo, volevamo due piatti con il filetto di merluzzo, un insalata con il tonno e una bottiglia d'acqua" ordina Leila, alla cameriera, visto che avevamo già deciso insieme, cosa volevamo prendere.

La cameriera, segnando l'ordine sul blocchetto se ne va.

Ad un certo punto, mentre aspettavamo l'ordine, il suono dei piccoli campanelli alla porta d'entrata del ristorante, mi fanno voltare, attirando la mia attenzione.

Vedo entrare, un ragazzo di circa venticinque anni, che ha capelli neri e occhi azzurri freddi da perforare l'anima a una persona.

Vestito con una camicia blu, notte, con le maniche arrotondate ai gomiti e dei pantaloni neri, che sembrano molto pregiati.

Ha un aria, molto oscura, da mettere sugli attenti qualsiasi uomo sulla terra.

Con il ragazzo di prima, entra, anche un suo fratello o cugino credo, vista la somiglianza.

Basta che lui ha gli occhi verdi e indossa una camicia bianca e dei jeans blu, anche lui, ha le maniche della camicia arrotondate fino ai gomiti.

Al loro seguito, entrano altri tre uomini robusti e alti, vestiti come dei bodyguard, con un completo nero.

Appena, le persone si accorgono della presenza dei due ragazzi.

Nel ristorante cala il silenzio, e nessuno osa fiatare.