Capitolo 62

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POV. YASMIN RAMSEY

Dopo aver pranzato, Adam mi ha portata in braccio in camera nostra.

Poi da allora sono semi sdraiata su di lui che è a talvolta semi sdraiato sul letto e mi sta coccolando.

Mentre io gli sto raccontando da allora, le mie giornate a casa di mia zia e gli ho anche detto come mai avevo deciso di fare gli esami a causa dei quali ho scoperto della gravidanza.

"Adam" dico io, dopo un po' che ho smesso di parlare e Adam non sta dicendo nulla.

"Mmh Yasmin.
Cosa c'è? Dimmi" dice mio marito accarezzandomi la schiena.

"Ti devo chiedere una cosa" gli dico io un po' titubante, mentre sto facendo dei cerchi immaginari sul suo petto.

"Dimmi pure ciò che vuoi chiedermi" dice Adam allontanandomi da lui, per guardarmi negli occhi.

"Adam, prima promettimi che non ti arrabbiarai per la domanda che ti farò" gli dico io, una volta seduta di fianco a lui, prendendoli una mano tra le mie e guardandolo negli occhi.

"Yasmin mi stai facendo preoccupare.
Dimmi subito ciò che devi dirmi" mi dice Adam con una voce autoritaria.

"Adam, ho detto che prima devi promettermi che non ti arrabbierai per ciò che ti chiederò" dico io a mio marito.

"Sei diventata troppo testarda da quando sei incinta o lo eri già prima e io non sapevo di questo tuo lato" dice Adam spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

"Io non sono per niente testarda.
E comunque ora fammi la promessa" gli dico io alzando gli occhi al cielo.

"Mogliettina non alzare mai gli occhi al cielo quando sei con me" dice Adam prendendomi il mento tra il pollice e l'indice e guardandomi negli occhi.

"Ah e chiedi pure ciò che vuoi, perché ti prometto che non mi arrabbierò" dice Adam.
Per poi lasciarmi un bacio a stampo e liberare il mio viso dalla sua presa.

"Adam, io ti volev...volevo chiedere che...
Ehm ecco quand..." sto cercando di domandare a Adam, ma vengo interrotta da lui che appoggia le sue labbra sulle mie.

"Mogliettina non balbettare.
Ti ho detto che mi puoi chiedere ciò che vuoi e non mi arrabbierà.
Quindi non balbettare perché se continui a balbettare, io ti continuerò a baciare e così finirai per non domandarmi nulla" dice Adam guardandomi negli occhi e facendomi arrossire.

"Adam ti voglio chiedere che quando annuncerai alla famiglia del fatto stiamo per diventare genitori?" domando a Adam, sperando che non si arrabbi per la domanda che gli ho posto.

"Yasmin mi hai preoccupato, credevo che mi volevi chiedere qualcos'altro, che mi avrebbe fatto arrabbiare" dice Adam accarezzandomi la guancia.

"Non sei arrabbiato o scocciato per la domanda che ti ho posto?" chiedo io sorpresa a mio marito.

"Mogliettina.
Dimmi te, perché mi dovrei arrabbiare se vuoi sapere quando annunceremo l'arrivo di nostro figlio alla famiglia?" mi chiede Adam.

"Ehm... Io... pen...pensavo che ti dava fastidio quando io ti ponevo questa domanda, perché ogni volta mi rispondevi che era meglio aspettare un momento migliore per dirlo.
Quindi pensavo anche che non volevi dirlo alla famiglia di tua spontanea volontà, perché secondo le paranoie che mi facevo, non volevi ammettere davanti a tutti di diventare padre, perché forse non ti sentivi pronto per questo passo ed inoltre pensavo che era per questo motivo che non mi hai mai chiesto di voler guardare l'ecografia del piccolo" dico a Adam sfogandomi dicendogli tutte le mie paranoie.

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