Capitolo 22

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Punto Di Vista Di Harry

La guardai mentre camminava fuori dalla classe, le maniche della felpa sopra le sue mani e suoi capelli caduti dallo chignon sulla testa.

Non potei fare a meno di pensare quanto dolore le stessi causando in questo momento. Non riuscivo a credere che avevo fatto questo accordo con sua madre...

Sono stato stupido, ma credo di aver fatto la cosa giusta. Avery sarebbe stata sempre in giro, ma mia madre non lo avrebbe fatto.

Ho reso la sua prima volta un inferno e non sarei mai in grado di ripagarla.

Mi alzai mentre stava dicendo al professore che aveva bisogno di andarsene, stavo per dire qualcosa, ma poi mi sono ricordato che non dovrei parlarle senza che facesse parte dell'accordo. Mi sedetti mentre i nostri occhi si incontrarono e infine chiuse la porta alle spalle.

Stavo distruggendo completamente il suo fottuto cuore e mi odiavo per questo. Mi odiavo così tanto. Nessuno merita la merda che le stavo provocando in questo momento ma avevo solo bisogno di mia mamma per vivere. Voglio che mia madre fosse qui il giorno del mio matrimonio e voglio che lei sia in grado di vedere i suoi nipoti come qualsiasi altra madre può, ma se io non le do la chemio, allora non succederà.

Una volta finita la lezione tornai verso la macchina e appoggiai la mia borsa sul sedile posteriore. Tirai fuori il mio telefono e vidi una chiamata senza risposta da Sarah.

La chiamai e lei rispose subito.

"Hey!"

"Hey, mi hai chiamato?" chiesi scrollandomi di dosso la pioggia che mi aveva inzuppato all'esterno.

"Si." sembrava esitante in primo momento su quello che aveva intensione di chiedermi, probabilmente perchè sembravo così demotivato in questo momento, "Mi chiedevo se volevi incontrarmi in questo bar."

Mi stropicciai gli occhi e sospirai nel microfono, "Uh, forse, non lo so."

Sarah rimase in silenzio sull'altra parte del telefono e l'unico suono che si sentiva era la musica in lontananza di sottofondo, "Stai bene?" lei finalmente chiese.

Sbattei la fronte sul volante e presi un respiro profondo, "No."

"Sai che ti dico, ci vediamo in quel posto di hamburger del centro dove andiamo spesso e così possiamo parlare di tutto, va bene?"

"Okay." annuii.

Riattaccò e mi incamminai verso la città. Sapevo che dovrei parlare con Avery in questo momento e spiegarle tutto ma non potevo. Avevo bisogno di stare lontano da lei.

Parcheggiai e mi sedetti in macchina mentre la pioggia scendeva sul parabrezza. Stavo cercando in giro Sarah, ma non ero riuscito a trovarla. Feci un passo fuori e corsi a vedere se aveva già preso un tavolo.

Mi guardai intorno fino a quando non la vidi seduta in un tavolo all'angolo.

Mi sedetti di fronte a lei, "Hey." dissi.

Lei girava la cannuccia nella sua bevanda, "Hey, qual è il problema?"

Scossi la testa, "Niente, solo sono stati lunghi giorni."

Sarah prese un altro sorso dalla sua cannuccia e scosse la testa, "Harry, ti conosco da tanto per dire che c'è qualcosa. Sputa tutti i dettagli adesso."

Premetti le mani in faccia e le scivolai giù per le guance in frustrazione, "E' Avery."

Sarah si chinò in avanti, come se volesse mostrarmi che era molto interessata alla conversazione.

Frat Boy h.s. (italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora