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Le cose iniziavano a farsi molto complicate, per iniziare non ho idea di chi dovrei scegliere tra Fred e Itan, sono due ragazzi fantastici ma tutto sommato Fred mi ha comunque ferito e ciò non posso evitarlo quindi il dilemma rimane, poi arriva Melfoy con le sue genialate e decide di buttarci in piscina, meno male che si è calmato ed ora non ci prova costantemente con me, per di più, tra compiti, interrogazioni eccetera, la testa mi esploderà da un momento all'altro.

Per rinfrescarmi le idee mi misi a passeggiare nel bosco, tra la neve e gli alberi spolverati di bianco, tirava un leggero venticello che mi scompigliava le punte dei capelli freddi come il ghiaccio, anche se faceva freddo adoravo quella sensazione ma decisi di tornare alla baita per evitare di ammalarmi e perdermi il meglio della gita.

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Oggi avremmo avuto cura delle creature magiche di montagna, dovevamo imparare tutto sulle creature di questo posto.
Per andare alla lezione per fortuna non fummo obbligati ad indossare le solite divise ordinarie che indossavamo ad Hogwarts, perciò io mi vestiti così:

Abiti semplici, caldi e comodi ma allo stesso tempo alla moda, dopo pranzo la temperatura cominciò ad alzarsi lievemente giusto in tempo per le lezioni all'aperto

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Abiti semplici, caldi e comodi ma allo stesso tempo alla moda, dopo pranzo la temperatura cominciò ad alzarsi lievemente giusto in tempo per le lezioni all'aperto.

-fine lezione-

Terminate le lezioni si fecero circa le 16.30 ma nessuno aveva la minima voglia di tornare a casa, perciò decidemmo di giocare a nascondino nel bosco innevato, molti si nascosero alla perfezione mentre altri... Posso dire che non sanno proprio giocare.
Dopo diversi turni arrivò il mio, quindi mi voltai verso un albero ed i cominciai 1...2...3... Fino a 30, quando mi voltai per iniziare a cercare rimasi intrappolata tra il tronco di quest'ultimo ed un muscolo grande petto e solo dopo circa 10 secondi mi resi contro a chi apparteneva...

D: MALFOY!!! Levati!!
Dissi col cuore pulsante, lui riusciva a sentirlo perfettamente per colpa della distanza inesistente tra di noi.

M: non penso che lo farò!
Disse con tono altezzoso e divertito.
M: non penso che ti dispiaccia sento quanto sei agitata!
Disse facendo riferimento al mio battito cardiaco.

Lo fissai dritto negli occhi, nei suoi cupi occhi di ghiaccio capaci di ipotizzare qualunque ragazza desidera... Eccetto me, ovviamente non mi feci ingannare dal suo perfido sguardo in cui leggevo malvagità, meraviglia e desiderio, è da sempre che cerca di abbindolarmi, pensavo gli fosse passata ma evidentemente no.

D: vuoi stare qui tutto il pomeriggio?!

M: offerta interessante... Mmm potrei farci un pensierino, tanto a nessuno importa di te, nessuno si accorgerebbe della tua sparizione improvvisa perché tu non sei nessuno!
Sussurrò lentamente nel mio orecchio sinistro schiacciando i sempre più contro l'albero.

In quel momento qualcosa scattò in me, sentivo come se fossi sospesa nel vuoto assoluto e percepivo qualcosa scorrere nelle vene, incanalai la mia concentrazione su queste sensazioni particolarmente insolite, chiusi gli occhi lasciando il mondo esterno a sé stesso concentrandomi su quello che mi stava capitando, sentivo suoni che nessuno poteva minimamente immaginare la loro esistenza.

Aquisii la capacità di connettermi con qualunque cosa fosse presente accanto a me, poi decisi di aprire gli occhi e minacciare solamente con lo sguardo il ragazzo di fronte a me, ma quando lo feci mi ritrovai circondata da ogni ragazzo e professore del quinto anno messi in semicerchio, Malfoy si era allontanato fortunatamente per lui, tempo di osservare ed inquadrare ogni persona difronte a me e scappai dilegua domi tra gli alberi del bosco confondendo i con la nebbia calata nel mentre.

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Mentre camminavo ininterrottamente cercando una via d'uscita dal bosco intravidi il lontananza una figura nera avanzare nella mia direzione, non riuscivo a scovare la sua identità per colpa della nebbia che nel frattempo si fece ancora più fitta, dopo alcuni passi capisci finalmente di chi si trattasse.

D: Padre!!
Gridai piena di gioia nel vederlo, gli corsi in contro per abbracciarlo ma...

V: Avada Kedavra!
Passò una luce ferde che accecó i miei occhi passandogli attraverso facendomi provare un dolore lacerante che terminò quando mi risvegliai.

X: È sveglia!!
Disse una voce a me familiare, non aprii ancora gli occhi però iniziai a muovermi per riprendere conoscenza,
in seguito arrivarono altre persone che iniziarono a parlare, tutte voci che riconoscevo ma non sapevo di chi poi giunse il momento ed aprii gli occhi, quando lo feci vidi tutti i miei amici attorno a me ed io sdraiata sul divano della baita di fronte l camino con addosso una coperta colorata.

Vidi tutti con una faccia meravigliata

D: che succede ragazzi?
Anzi, cos'è successo?
Chiesi perplessa

He: ti abbiamo trovata nel bosco nascosta dentro un albero priva di sensi, abbiamo chiamato i professori e ci hanno raccomandato di portarti qui per farti riposare, nel mentre dicevi parole strane, non capivamo molto dato che bisbigliavi.

D: ma perché mi guardate così?

R: perché tutto quello che ti è successo è strano ma non quanto i tuoi occhi!
Rispose Ron.

In tutta fretta mi alzai dal divano leggermente barcollante per colpa dei giramento di testa, andai di fronte allo specchio più vicino e vidi i miei occhi verdi!
Verdi come il fascio di luce che li ha attraversati, più verdi di uno smeraldo, ancora più ipnotizzato di quelli di Malfoy, ma io gli occhi non li ho verdi, dovrei averceli marroni, allora perché sono di questo colore?

In tutta fretta mi alzai dal divano leggermente barcollante per colpa dei giramento di testa, andai di fronte allo specchio più vicino e vidi i miei occhi verdi! Verdi come il fascio di luce che li ha attraversati, più verdi di uno smeraldo, ancor...

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LA FIRMA DI UN DEMONE // LA Figlia Di VoldemortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora