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... Ho fermato il tempo...

Era nella mia mente? Del resto era tutto immobile, pietrificato nulla era in movimento tranne io e lui, di fronte a me a guardarmi stupefatto non riuscendo a dare una spiegazione a ciò che è appena accaduto ed io nemmeno, pareva surreale, percepivo che il colore dei miei occhi era cambiato nuovamente ma qualcosa non andava, Silente ha detto che ciò succedeva solo quando riaffiorano ricordi del passato ma in questo momento non è accaduto.

I: cosa s-significa tutto questo?
Si avvicinò a me.

D: n-non ne h-ho assolutamente idea... Tutto tace si sente solo il rumore del mio cuore che batte all'impazzata.
D: e se non riuscissi a far tornare tutto come prima?!
E se rimanessimo bloccati per sempre?!

Andando nel panico non riuscii a capire più nulla, non riuscivo a smettere d'incolparmi né stare zitta un secondo quindi ci penso Itan, si avvicinò a me e prese il mio viso nelle sue mani baciandomi intensamente, finalmente lasciai trasparire ogni emozione che tevo nascosta per lui ed uscirono le fatitiche parole...

D: ti amo...

Appena le pronunciai egli mi guardò appoggiato le nostre fonti l'una contro l'altra facendo sfiorare i nostri nasi tra loro, un grande sorriso comparve sul suo viso da perfetto

I: non sai per quanto tempo ho aspettato che tu lo dicessi...
È continuò a baciarci sempre più a fondo dimenticandoci di quel che stava succedendo, ogni emozione siusciva a contrastare ogni mio dolore, sembra un quadro perfetto con il tramonto che fa luce su ogni cosa, i nostri occhi brillano come non mai e li capii che ritornarono normali i miei, il mio quore batteva ancora, si, ma per l'amore.

Iniziammo a sentire gli svariati suoni della natura circondarsi quindi tornammo più calmi che mai e senza pensarci due volte tornammo al castello

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Iniziammo a sentire gli svariati suoni della natura circondarsi quindi tornammo più calmi che mai e senza pensarci due volte tornammo al castello...

Arrivati all'entrata non c'era anima viva, il coprifuoco era già iniziato ed i prefetti stavano già girovagando per il castello in cerca di vittime da beccare quindi con le mie grandi abilità ci feci smaterializzare in un angolo della sala comune per non farci vedere dato che la scuola vietava di farlo.

Mi prese per mano tirando i con sé verso i dormitori maschili ma una voce ci interruppe...

X: dov'eravate?

Chiaramente la riconobbi subito, sarebbe impossibile non riuscirci, chiaramente era quel cretino di Malfoy.

D: non sono affari tuoi, vattene!
Dissi continuando a seguire Itan.

M: perché non venite a giocare ad obbligo o verità?

Entrambi accettammo sapendo che rifiutando non sarebbe finita bene per nessuno, quindi tornammo indietro andandoci a sedere sui divani di velluto vere posti di fronte al camino, i giocatori presenti erano: Malfoy, Pensy, Tiger, Goyle, Itan e me, il solito gruppo, peccato non ci siano pure i grifondoro, Hermione mi ha riferito che ha fatto molta amicizia con Pensy nell'ultimo mese di scuola, il che mi fece molto piacere.

P: iniziamo!

M: comincio io: Diana obbligo o verità?
Era palesemente ovvio che avrebbe scelto me.

D: mmmh scelgo verità!
Solitamente sono una che adora le sfide ma leggendo la mente di quel pervertito mi convenne scegliere verità.

M: bene vediamo...
Disse deluso.
M: hai già fatto sesso?

D: no e qualunque commento farà i me ne fregheró, meglio essere vergine che un donnaiolo come te a soli 15 anni!

Dopo la mia avveazione il mio sguardo scivolò su Itan e appresi la sua eccitazione sapendo che lui sarebbe stato il primo per me.
Sta mattina è stato molto stronzo ma poi si è comportato così dolcemente che resistergli fu quasi impossibile per me.

D: ora tocca a me... Pensy! Obbligo o verità?

P: scelgo obbligo!

D: ok bene... Limona Blaise!
Sapevo che gli piaceva ma aveva bisogno di un piccolo aiuto da parte mia.
Andarono avanti per 3/4 minuti per poi smettere finalmente, entrambi avevano il fiatone e penso che questo regalo sia stato gradito da loro.
Mancarono pochi turni ed il giro finì avevano fatto qualcosa almeno tutti una volta, per fornuna a me è andata bene sia con gli obblighi che con le verità ma poi arrivò il turno di Itan

I: ragazzi io sono un po' stanco, vado a dormire.
Si alzò per andare in direzione dei dormitori.

*Itan*

Mi sono stancato di giocare ma di certo di sonno non ne avevo affatto perciò decisi di farmi una doccia per ripulirmi dall'emozione provatie quello stesso giorno.
Una volta uscito dal bagno con solo l'asciugamano in vita mi misi i boxer, i pantaloni della tuta e basta deto che morivo di caldo; continuavo a sentire casino giù in sala comune e con grande sforzo cercavo di ignorarlo ma fu una lotta interminabile, ogni volta che sentivo la voce di Diana il mio quore pulsava, c'era agitazione nell'aria e non riuscivo più a con tenermi quindi spalancati la porta dirigendo i nuovamente in sla comune dove ancora tutti stavano giocando ad obbligo o verità, lei era seduta vicino a Draco che rosica a dalla tentazione, rimasi pericolosamente prostrato vedendolo avvolgere il braccio sullo schienale del divano dietro la schiena della MIA ragazza, ella troppo impegnata a giocare non se ne accorse quindi gli interruppi io.

I: hey ragazzi!

M: ben tornato dal mondo dei sogni, che sei venuto a fare?
Domandò stringendola più a sè.

I: a reclamare la mia ragazza, ho bisogno di parlarle.
Le porsi la mano e afferrando mi seguii nel mio dormitorio, una volta entrati entrambi chiusi la porta a chiave facendoglielo notare.

*Diana*

Entrammo in camera sua ed egli chiuse la porta a chiave ed una volta assicurato che la porta fosse serrata mi schiacció contro essa con tutto il suo corpo, sentivo ogni suo pensiero, ogni millimetro del suo corpo ed ognisuo respiro finire sulle mie labbra divise dalle sue con la distanza di pochi millimetri, le mie mani erano lungo la porta mentre le sue bloccavano i lati delle mie spalle impedendomi di scappare, cominciò a baciarmi prima lentamente poi più bisognoso, infilati le dita tra i suoi capelli biondi assaporando ogni parte di lui, mi sollevò portandomi sul suo letto a baldacchino con delle tende verdi ai lati.
Dopo lunghi baci cominciò a scendere sul collo assaporando la mia carne bollente, mi sfilò la felpa e la maglietta facendomi rimanere in reggiseno, lui era già a petto nudo quindi non feci nemmeno la fatica di levargliela, mi slacció il bottone dei jeans ed aprì lentamente la cerniera facendoli finire a terra, mi sdraiati e lui sopra di me, ritornammo a baciarci in modo insaziabile, l'adrenalina che scorreva nel mio corpo era troppo ed il bisogno di sfogarla era alle stelle.

I: sei pronta?
Domandò tra un bacio e l'altro.

D: si... Fammi tua...

LA FIRMA DI UN DEMONE // LA Figlia Di VoldemortWhere stories live. Discover now