• eleven

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COSA È PIÙ FORTE
DI UN CUORE UMANO
CHE VIENE SEMPRE FRANTUMATO
MA CHE ANCORA VIVE

"Devi ammettere che il Puddlemere United ha preso a calci in culo i Ballycastle Bats", un piccolo sorriso stuzzicò le labbra di James, che sembrava profondamente concentrato sul suo gelato alla vaniglia, con grande divertimento di Alexis

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"Devi ammettere che il Puddlemere United ha preso a calci in culo i Ballycastle Bats", un piccolo sorriso stuzzicò le labbra di James, che sembrava profondamente concentrato sul suo gelato alla vaniglia, con grande divertimento di Alexis.

"Sì, dopo quel brutto imbroglio!" Reagì con un cipiglio, prendendo un boccone del suo, aromatizzato al cioccolato, per gentile concessione degli elfi domestici che li accolsero nelle cucine quel mercoledì sera.

"Il Quidditch è un gioco duro! Lascia perdere, Riddle!"

"Okay," prese un cucchiaio del suo dessert e gli sorrise diabolicamente, "Lo farò se mi dici perché eri geloso di Remus."

"Non ero geloso di Remus," disse, ma i suoi occhi avevano una punta di panico e un colore cremisi stava cominciando a farsi strada sulle sue guance.

"Oh, davvero? Allora perché ci hai ignorato entrambi per tutta la mattina?" Inclinò la testa, fingendo curiosità, ben consapevole della risposta. Era ancora divertita da quanto James si fosse messo sulla difensiva quando l'aveva trovata addormentata tra le braccia di Remus nella sala comune dopo il loro piccolo cuore a cuore.

"Non ero per niente–Ok, forse lo ero." Abbassò lo sguardo nel fragile tentativo di nascondere le sue guance accese. "Ma non ero geloso! Solo un po' seccato."

Alzò gli occhi al cielo alla sua confessione, "Ci siamo addormentati".

"Abbracciati?"

"Lo senti questo odore?" Si chinò, sventolando la mano vicino al viso come se cercasse di annusare un particolare aroma. "Ah, gelosia."

James ridacchiò, divertito dai suoi imbrogli. La fissò per un paio di secondi in un atto completamente involontario, leccandosi le labbra mentre si curvavano in un sottile sorriso. "Hai del cioccolato proprio...lì," usò il pollice per asciugarle l'angolo della bocca, trattenendo il respiro per tutto il tempo. Alexis non poté fare a meno di fissarlo, godendosi la sua vicinanza. Anche per qualcuno che di solito era indifferente all'aspetto, doveva ammettere che il ragazzo era proprio il punto di vista. "Mi stai fissando."

Lei ridacchiò, appoggiandosi allo schienale. "Non posso farne a meno!"

"Anch'io ho qualcosa in faccia?" Usò la manica per pulirsi la bocca.

"No. Hai gli occhi ambra."

"Suppongo di si." Un timido sorriso apparve sulle sue labbra mentre, ancora una volta, era reso un pasticcio arrossato dalle sue parole.

Lei sorrise, "sono i più carini che abbia mai visto."

"C'è un punto rilevante in questo?" Il suo sguardo si spostò ovunque tranne che su di lei mentre lottava per mantenere la calma.

𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐃𝐃𝐋𝐄, 𝑗𝑎𝑚𝑒𝑠 𝑝𝑜𝑡𝑡𝑒𝑟Where stories live. Discover now